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bea.maggini : buongiorno Fede, ecco io mio numero +39 3390961671 . Mi sono ricordata ahaha.

Questa fu la notifica che fece svegliare del tutto Federico che si precipitò a copiare ed incollare il numero in un contatto che salvò come 'Beatrice' non sapendo che emoji affiancarci.

Federico: ciao Bea! Questo è il mio numero. Fede.

Bea: Oh ciao, devi dirmi che emoji affiancare al tuo contatto perché non no ho idea, sai ho questa fissa ahah.

Fede: ⚽️⚽️ oppure 🤘🏼💥
Comunque per me vale la stessa cosa.

Bea: Preferisco 🤘🏼💥 perché il pallone sembra un po' posso. Però voglio sapere il perché degli altri simboli.

Fede: Quando ne avrò l'occasione certamente. Tu che emoji preferisci?

Bea: 🧩

Fede🤘🏼💥:perché?

Bea🧩: troppo lungo da spiegare, comunque mi sono accorta che ieri hai dimenticato la tua giacca a casa mia. Oggi non vado all'università, se hai tempo passa a prenderla.

Fede🤘🏼💥: ok, hai già fatto colazione?

Bea🧩: No, perché?

Fede🤘🏼💥: se vuoi sei invitata da me così mi porti la giacca e parliamo.

Bea🧩: volentieri, solo che sono in condizioni pietose quindi dovrai aspettare almeno mezz'ora.

Fede🤘🏼💥: non ti preoccupare, fai con calma, il mister ci ha lasciato libero oggi

Bea🧩: perfetto, a dopo allora.

Fede🤘🏼💥: a dopo.

"Ed ora che cosa mi metto?" Si auto domandò la ragazza davanti al suo armadio abbastanza ordinato dato che non era arrivata da molto tempo.

Optò poi per un jeans aderente di colore nero con qualche piccolo strappo e metterci sopra un maglioncino a manica larga sui toni del bordeaux. Si mise poi ai piedi i suoi anfibi Dottor Martins.

Per concludere andò in bagno a sciogliere le trecce della sera precedente e mise un filo di mascara per mettere ancora più in evidenza i suoi occhi.

Era pronta.

Prese il cappotto da mettersi e ci infilò nelle tasche il telefono con qualche soldo poi prese la giacca di Federico e si incamminò.

Certo che doveva essere proprio buono il profumo che usava lui. Per quasi tutto il tragitto la ragazza continuava ad annusare il capo di abbigliamento.

"Permesso." Entrò nella casa di Federico, era la seconda volta che veniva.

"Ciao." La accolse lui con un piccolo abbraccio e poi appoggiò il suo cappotto nell'appendiabiti all'entrata.

"Questa è tua." Gli porse poi la giacca. "Comunque ha un buon profumo." Disse poi.

"Lo so, sai, me lo ha consigliato Paulo." "Digli da parte mia che ha buon gusto allora." Affermò.

"Certo, sai lui, non sembra, ma è un vero esperto di queste cose, ne ha consigliato uno a tutti." "Ah si? Anche a Ronaldo che ha la sua linea personale?" Scoppiarono a ridere.

"Dai, andiamo in cucina che ho fame." Disse per poi fare strada alla ragazza all'interno della grande casa.

Davanti a lei trovò una cucina molto grande con delle tecnologie ultra moderne ma con le ante in legno, probabilmente pregiatissimo, poi io piano era tutto di marmo nero.

|𝓪𝓵𝔀𝓪𝔂𝓼  𝓻𝓮𝓶𝓮𝓶𝓫𝓮𝓻  𝓾𝓼  𝓽𝓱𝓲𝓼  𝔀𝓪𝔂| -federico bernardeschi-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora