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"Ragazzi, benvenuti! Entrate pure." Fu la prima cosa che disse Rosa appena li vide.

"Buongiorno Rosa, innanzitutto grazie per l'invito." Aveva detto la ragazza.
"Non c'è di che, sei la mia vicina, voglio conoscerti meglio e spero anche tu."

"Certamente. Cos'è questo buon profumino?" Aveva odorato Beatrice, non le sembrava per nulla male.

"Secondo me è il tuo famoso arrosto, con le patate al forno, ormai lo conosco a memoria." Era la prima cosa che aveva detto Federico.

"Esatto, non ti sbagli, forza sedetevi che vado a togliere le patate dal forno poi mangiamo."

Mentre era in cucina Beatrice e Federico non parlavano, lei stava osservando i particolari della casa, che seppur abbastanza piccola era ordinata e piena di ricordi molto importanti per la signora.

"Vedrai, dopo una volta che mangi qui non riuscirai a smettere."
Una risata spuntò dalla bocca di Beatrice.

"Ecco qua, Beatrice spero ti piacerà." Fece l'ingresso Rosa dalla cucina con la teglia dell'arrosto e le patate.

"Beh, io direi di assaggiarlo."
E Federico, da bravo ragazzo che era, o forse solo per farsi un po' vedere prese l'iniziativa di tagliare il tutto.

"Oh, ma che bravo ragazzo, peccato che quando siamo solo io e te non lo fai mai!" Ed ecco che Rosa aveva già cominciato con le sue battutine.

"Mi andava, poi ho fame quindi meglio sbrigarsi." Federico aveva già la risposta pronta e appena finì di servirsi il piatto cominciò subito a mangiare.

Per qualche minuto non spiccò parola nella stanza.

"Cavolo, è veramente buono, forse ha ragione Federico." Disse Beatrice.
"Riguardo a cosa?" Chiese la signora che prima si trovava in cucina e non aveva sentito il discorso.

"Che dopo una volta che mangia qui non smette più." Disse lui.

"Ehi, ho detto forse!" Ricordò.
"Ma si, a me serve un po' di compagnia ogni tanto, mi fa solo piacere. Ormai i miei figli hanno messo su famiglia e li vedo raramente." Disse dispiaciuta.

"Ma come? E i nipotini?"
"Sono i miei angioletti, ma Napoli è lontano da qua e li vedo quando la scuola da' la vacanza."

"Stai tranquilla, manca poco a Carnevale e daranno qualche giorno." La tranquillizzò Beatrice.

"Certo, ma ora basta parlare di questo, piuttosto, Olivia come sta?" Chiese riferita a Federico.

"Bene, mi manca molto. Ma tra poco, non più di un paio di settimane, dovrebbe venire." Aveva detto, pensandola. Con occhi veramente innamorati.

"Mi fa molto piacere, sai che quando viene un saluto glielo voglio fare eh."
"Certamente, ne sarà più che contenta." Concluse Federico.

Beatrice che stava seguendo il discorso aveva pensato ad una possibile fidanzata, magari rimasta a Firenze o nella zona.

"Chi è Olivia?" Chiese.
"È la mia nipotina, sta a Carrara con mia sorella e suo marito. Qui a Torino si sono un po' tutti innamorati di lei." Spiegò Federico.

"Oh, capisco, beh sarà veramente carina se tutti si sono innamorati di lei." Disse con un sorriso non sapendo cosa altro dire.

"Dai Beatrice ammettilo, avevi pensato fosse la sua fidanzata eh?" Chiese Rosa mettendo in imbarazzo Federico ma non Beatrice.

"In realtà si, ma non ci vedo nulla di male alla fine, ci sono motivi per cui non potrebbe avercela? Non credo." Rispose orgogliosamente ma senza mostrarlo.

|𝓪𝓵𝔀𝓪𝔂𝓼  𝓻𝓮𝓶𝓮𝓶𝓫𝓮𝓻  𝓾𝓼  𝓽𝓱𝓲𝓼  𝔀𝓪𝔂| -federico bernardeschi-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora