''Ciao Bea!'' Non le lasciò neanche il tempo di parlare che subito andò ad abbracciarla. ''Ma ciao, oddio ma non hai freddo con solo un piumino.'' Disse Beatrice.''Ma va! Sempre a preoccuparti tu, piuttosto, le crêpes?'' Iniziò Samanta. ''E tu sempre al cibo pensi, vieni devo solo cuocerle, l'impasto è già pronto.'' Andarono entrambe verso la cucina.
Era incredibile che le era bastata solo una giornata di chiacchiere in biblioteca, dove tra l'altro anche vietate, per legare così.
Samanta non aveva tanti amici, forse era per il suo carattere un po' diverso dal solito. Molto simile a quello di Beatrice, quel carattere che ti faceva dire le cose in faccia alle persone per come stavano e di certo con zero bugie e magari a qualcuno può dare fastidio.
Certo, però bisognava dire che Beatrice a volte con le persone che non conosceva o aveva appena conosciuto non era di certo così trasparente come Samanta.
Aveva però intuito questo carattere ed aveva sicuramente voglia di conoscerlo, alla fine con Samanta si trovava molto bene.
"Mh, cazzo che buona, neanche il mio coinquilino cucina così bene." Disse la bionda con la bocca ancora piena.
"Cosa! Hai un coinquilino e non me lo hai detto!" Esordì Beatrice stupita.
"Si ma nulla di serio, è come se fossimo solo conoscenti. Lui ha la sua stanza ed io ho la mia. L'unica cosa che ci accomuna è il cibo." La tranquillizzò.
"Mhh, è carino?" Domandò Bea per pizzicare la bionda sulla questione.
"Sinceramente ho visto e avuto di meglio, però non ci lamentiamo." Disse Samanta.
"E tu a ragazzi come sei messa?" Toccò un punto dolente per Beatrice, non sapeva se era pronta a parlarne ma c'era quel qualcosa dentro di lei che diceva che di Samanta ci si poteva fidare.
"Beh, non è un argomento facile..." Iniziò. "No tranquilla se non vuoi parlarne, non voglio farti stare male, sappi che se hai bisogno ci sono." Gli disse l'ormai amica.
"Grazie." Si limitò a dire Beatrice.
Le crêpes se le erano godute, alla fine si erano divertite di più senza uscire.
Si erano messe a guardare un film, Beatrice propose addirittura di metterlo in inglese ma Samanta non ne aveva la benché minima voglia anche se le avrebbe fatto sicuramente bene.
Era da qualche minuto che Netflix si era bloccato, cosa insolita, dato che funzionava tutto, Wi-Fi compreso.
"No, che palle, mo che si fa? Volevo vedere come finiva" "Tranquilla anche io, ma sarà la solita storia d'amore del cazzo; lui o lei tradisce, litigano, fanno pace, qualcuno muore, e poi torna tutto come prima." La convinse Samanta.
"Già hai ragione, se la vita vera fosse così, che monotonia del cazzo!" Disse Beatrice per convincere più sé stessa.
"Comunque se il Wi-Fi funziona nessuno ci vieta di fare qualche scherzo telefonico o roba del genere" Propose Samanta.
"Ok, da oggi ne ho la conferma, tu sei propri pazza, guarda che oggi ti rintracciano subito, non è come quando c'avevamo dieci anni." Cercò di farla ragionare Beatrice ma con scarsi risultati.
"Ma zia che ti pensi, mica chiamiamo la polizia eh. Tipo un qualche amichetto di vecchia data incontrato in un locale o una pizzeria." Cercò di convincerla Samanta.
"Cazzo, manco fossimo delle sedicenni, comunque ci sto, mi hai fatto venire voglia. Ah, si chiama con il tuo telefono eh!" Disse la fiorentina.
"Va bene, però tu mi dai i numeri dai tuoi contatti e mi consigli qualcosa da dire." Chiarì Samanta.
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|𝓪𝓵𝔀𝓪𝔂𝓼 𝓻𝓮𝓶𝓮𝓶𝓫𝓮𝓻 𝓾𝓼 𝓽𝓱𝓲𝓼 𝔀𝓪𝔂| -federico bernardeschi-
RomantiekCome sarà ritrovarsi soli, in una nuova città, senza conoscere nessuno? Sarà proprio scappando dall' amore che si cascherà di nuovo in questo sentimento, meraviglioso per alcuni ed infernale per altri.