Beatrice

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Passarono settimane ma non trovai mio fratello. Ero preoccupata.
Continuavo a pensate che forse lo avevano preso anche lui.

Non potevo far altro che andare a sud.

Dopo ore di viaggio, cominciai a sentire un po' di fame.
Mi fermai accantò ad un albero e scesi dal cavallo. Cominciai ad arrampicarmi sull'albero. Ad un certo punto caddi e sbattei la testa. Il cavallo si spavento e fuggì via.

- no aspetta - urlai ma l'animale era ormai lontano.

Mi alzai lentamente e mi accarezzai la testa. Tolsi le foglie che avevo addosso.

- ti sei persa? - sentii.

Alzai lo testa e vidi un uomo su un cavallo. L'uomo aveva i capelli scuri e una carnagione olivastra. Indossa dei vestiti gialli e marroni. Non avevo mai visto un uomo del genere, probabilmente era straniero.

- dovrei chiederlo a lei. Lei non è di qui, giusto? -

L'uomo rise e disse :

- mi hai scoperto. Provengo dal regno del sud e sono qui per affarri. E tu non sembri una ragazza che appartiene alla natura. Ti sei persa, non è vero? -

- sì. - dissi. - stavo cercando mio fratello a sud ma il mio cavallo è scappato -

- sei fortunata, sto proprio andando a sud anch'io -

- non eri qui per affari? -

Scese dal cavallo e si avvicinò a me.

- ho finito gli affari. -

Mi porse la mano e la presi senza esitare.
Salimmo sul cavallo e andammo a sud del regno.

Durante il tragitto non parlammo molto. Mi chiedeva solo se avevo fame o qualcosa del genere.

Dopo un paio d'ore ci trovavamo in un posto dove non c'erano alberi. Era una spiaggia. La sabbia era gialla e morbida e davanti a noi c'era il mare. Il mare che separava la zona di mezzo dal regno del sud.
Nel mare c'era una nave e delle persone dentro. Sulla spiaggia c'era uomo non tanto lontano da noi.

Mi aveva portata più lontana di quanto volevo.

- questo non è il porto dove le ho chiesto di portarmi. È troppo lontano. E... -

Prima che potessi finire mi diede uno schiaffo così forte da farmi cadere a terra.
Mi prese per il braccio e mi trascinò verso la nave. Cercai di liberarmi ma non funzionò.
Con l'altra mano trascinò il cavallo.
L'uomo sulla spiaggia prese il cavallo, sorrise e se ne ando via.

Non capivo cosa stesse succedendo.
Quando raggiungemmo la nave, entrammo e mi portò in una grande stanza a sottocoperta. Nella stanza c'erano tante persone. Erano tutti incatenati alla barca con una catena attaccata alla caviglia.
L'uomo mi trascinò verso una delle catene e me la mise alla caviglia.
Uscì subito dalla atanza lasciandomi lì con loro.

Ero spaventata e non sapevo cosa fare. Le persone nella stanza indossavano vestiti sporchi e puzzavano. Alla mia sinistra c'era una donna di mezz'età che stava fissando il vuoto.

- dove ci portano? - le domandai ma non mi rispose.

- devo sapere dove ci portano - le dissi impaziente.

Come prima, non mi rispose.

- è così da giorni. Se non sbattesse le palpebre avrei pensato che fosse morta - ripose una anziana signora alla mia destra.

Mi voltai verso di lei e le chiesi :

- dove ci stanno portando? -

- a sud. Nel regno del sud -

- perchè? -

La donna sbuffò e guardo il pavimento.

- siamo degli schiavi. Quel uomo ci ha rapiti e ci vuole vendere come schiavi nel regno del sud -

Dopo quello non disse più nulla.

ETHOS ∽ L'abisso Dei 4 Regni {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora