14- DOLORE

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POV HANEUL

Aprì gli occhi guardandomi intorno e riconoscendo la classe in cui Tao mi aveva portato.

Tao- Ti sei svegliata eh-

Io- che ore sono?-

Tao- Tra poco suona l'ultima campanella, che ne dici di incamminarci?-

Io annuì senza dire altro, lentamente mi alzai barcollante da Tao e lui in fretta si alzò da terra e mi circondò il busto con un braccio  mentre con l'altro prese i nostri zaini e se li mise in spalla, poi con calma ci incamminò verso l'uscita della scuola e appena suonò la campanella uscimmo anche noi.

Sentì una botta alla spalla e grazie a Tao che mi prese e rafforzò la presa sul mio busto ci girammo notando Sally che teneva la mano a Lin Chong che mi guardava con dispiacere.

Sally mi guardò con finta preoccupazione.

Sally- Oh dio! Scusami... ma non ti avevo proprio vista!-

Tao la guardò male.

Tao- Sparisci barbie! Se non vi spiace.-

Tao prese a camminare mentre io guardavo l'asfalto che mi passava sotto i piedi che a mala appena alzavo. Sentì Sally urlare arrabbiata ma non mi interessò.

Non avevo la forza di dire o fare qualcosa, volevo solo cadere nelle tenebre e non svegliarmi più.

Tao mi accompagnò fino a casa e una volta arrivata salì direttamente in camera mia chiudendomi all'interno, mi appoggiai alla porta scivolando lungo essa per finire seduta a terra, portai le ginocchia al petto stringendole con le braccia mentre speravo che quel dolore sparisse.

Nuovamente le lacrime solcavano le mie guance sfuocandomi la vista.

Mi alzai da terra e mi avvicinai alla scrivania osservando i fogli che erano poggiati ad essa e buttai tutto a terra, caddero penne, fogli, libri. Tutto cadde al suono.

La stessa cosa successe al comodino, la sveglia cadde seguita dalla lampada.

Sentivo il cuore esser strappato a pezzi ma nonostante questo continuò a far male.

Aprì la porta della mia camera  e corsi giù per le scale aprendo poi la porta dell'entrata, uscì fregandomene della porta e corsi.

Corsi finche le gambe me lo permisero.

Corsi finche caddi  stremata al suolo.

Sbattei violentemente il braccio destro e il viso.

Rimasi a terra per non so quanto.

Sentivo i polmoni bruciare, le gambe formicolare dal dolore, mentre sentivo il cuore pesante.

Il dolore mi stava lacerando dall'interno non lasciandomi in pace nemmeno un secondo.

Portai una mano sul viso coprendomi gli occhi mentre della urla disperate lasciavano le mie labbra e rechieggiavano  nel fitto del bosco.

Sentivo il braccio destro far male e formicolare ma speravo che quel dolore fisico superasse quello mentale ma non fu così.

Il dolore mi stava mangiando viva.

Mi alzai lentamente da terra e lentamente camminai fino ad arrivare a casa, appena entrai mia madre mi corse incontro stringendomi in un abbraccia ma si staccò subito quando sentì un mio lamento di dolore, abbassò lo sguardo e lo puntò  sul mio braccia tenuto dalla mano sana.

Sgranò gli occhi.

Mamma- Andiamo in ospedale, Subito.-

Non risposi e non mi mossi.

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