8: Quattro mesi e mezzo

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< Harry. >

< L-lasciami stare! > scoppiò a piangere l'Omega. < N-no! >

< Harry, falla finita. >

< N-no! >

< Che pazienza... > sospirò stanco l'Alpha quando il piccolo Omega mugolò come risposta. < Ascoltami Harry, perché non voglio ripeterlo: Prendi questa pillola o dovrò dartela con la forza. Come ieri, ricordi? Vuoi che finisca come ieri, piccolo? >

Harry scosse più volte al pensiero: non voleva che il suo rapitore gli aprisse nuovamente la bocca per infilargli con forza la pasticca in gola. Era stato doloroso e brutto, soprattutto perché l'Omega non voleva assumere quella pasticca ogni dannato giorno che Dio metteva in terra. 
La stessa pillola amara che era costretto a prendere ogni giorno da un mese, tutte le mattine e tutte le sere. E sì, forse il riccio l'avrebbe presa più volentieri se avesse avuto un sapore migliore
o se William gli avesse detto almeno una volta a cosa servisse. Non l'aveva mai presa prima d'ora e poteva metterci la mano sul fuoco: un sapore così amaro era impossibile da dimenticare. < N-no, p-per favore. >

< Ti darò la caramella se la prenderai, e potrai decidere tu il gusto. > acconsentì l'Alpha, accarezzando i capelli ricci del piccolo Omega dagli occhi verdi. < E ti darò anche il bicchiere d'acqua ma, per favore, prendi questa cazzo di pasticca. >

< P-posso prendere la caramella alla fragola? > sussurrò il ragazzino, asciugandosi le lacrime che la bandana nera che copriva i suoi occhi non poteva assorbire. < M-mi piacciono più delle altre.. >

< Ma certo, Harry. Ora prendi la pasticca, però. >

Ci volle qualche secondo prima che Harry potesse avere il coraggio di farlo ma non appena la ingoiò con un bel bicchiere pieno d'acqua, si ritrovò fra le mani la solita e famigliare caramella alla fragola ricoperta di zucchero. Il suo sorriso, quando la mise in bocca, diceva tutto: aveva sempre adorato quelle caramelle e se fosse stato per lui, ne avrebbe mangiata una dietro l'altra. Ed era solo grazie a queste caramelle che l'Omega si costringeva a ingerire quella pillola due volte al giorno. 

Tuttavia, quella piccola pillola di zucchero non era l'unico dolcificante che Harry aveva ricevuto continuamente in quei giorni: all'Omega adesso era permesso vivere nell'abitazione 24 h su 24 ed era da un mese che non vedeva più la cantina; dormiva in un letto, grande e morbido; mangiava ad un tavolo, e non su un divano; e, dopo quattro mesi e mezzo, aveva visto per la prima volta il tramonto dalla finestra della cucina. E cavolo se era stato bellissimo per quel piccolo Omega che non vedeva il cielo da più di 120 giorni. Era stata quasi... una rivelazione o un regalo da parte di William, che gli aveva permesso di togliere quella benda per 12 ore al giorno. 
Subito dopo, si era messo ad esplorare la casa in cui era stato rinchiuso: era una casa di montagna - e questo poteva dirlo anche dalle montagne che si affacciavano alle finestre - ed era tanto grande quanto carina. 
Tuttavia, il motivo di tutti quei piccoli cambiamenti non era mai stato spiegato dall'Alpha e Harry, oltretutto, non gliel'aveva mai chiesto. 

O meglio... Harry aveva cercato di evitare ogni argomento quasi drasticamente. Aveva lo strano e terrificante presentimento, che se solo avesse aperto bocca su qualcosa, si sarebbe fatto uscire quel mondo e quest'altro. Per l'appunto, ancora non aveva detto niente a William di quel che aveva sentito quella notte, della malattia e di suo padre. Già, suo padre...
Come poteva un uomo come lui - SUO PADRE - rientrare nel suo rapimento? Conosceva i rapitori? Aveva ricevuto lui il riscatto? Aveva... 
No, l'Omega non voleva pensarci. Non voleva permettere alla sua mente di vagare a quei ricordi soffocanti; non voleva permettersi di pensare che fosse stato suo padre a organizzare tutto quello
a organizzare il suo rapimento. 
No. Non poteva essere possibile... 

< Harry? >

< Uhm? > 

< Tutto bene, tesoro? > 

L'Omega annui e assaporò la caramella, gustandone il buon sapore di fragole.  < S-sì, William. Sono solo... un po' stanco. Per quanto altro dovrò prendere la pasticca? >

< Quando inizierai a sentirti meglio, tesoro. E spero per te che sia il prima possibile. >

// Vi è piaciuto lo scherzo? Era solo per attirare la vostra attenzione, così che "la storia" sarebbe potuta ripartire con abbastanza views da non farmi pensare veramente di cancellarla. ;)
Lov u bitches

Young And Beautiful  - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora