Erano passati 46 giorni da quando Harry aveva visto e percepito un contatto o un odore che non fosse quello dell'Alpha; 46 giorni da quando aveva sentito per l'ultima volta la voce della sua mamma; 46 giorni da quando era stato rapito e rinchiuso in una cantina umida e fredda.
Erano passati 46 giorni e ancora adesso niente di quello gli poteva sembrare reale.L'Omega aveva passato i primi sei giorni immerso nel più completo e crudo terrore. Non sapeva quanto aveva pianto e pregato sottovoce per colpa della paura, che l'aveva portato a immaginare mille scenari diversi ma con lo stesso inizio dove l'Alpha scendeva giù nella cantina dov'era rinchiuso per far di lui tutto ciò che voleva. Perché, pur essendo un piccolo Omega indifeso, Harry sapeva come poteva e com'era cattivo il mondo per una creaturina come lui.
Per sei lunghi giorni, ogni volta che sentiva l'Alpha scendere le vecchie e gracchianti scale non poteva fare a meno di pensare che quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe sentito e, inevitabilmente, scoppiava a piangere sotto gli occhi del rapitore, non riuscendo a gestire le emozioni.«Puoi smetterla di piangere come un bambino, sai?» gli aveva detto l'Alpha, all'alba del settimo giorno. Harry ricordava perfettamente che era sceso per portargli una coperta di lana calda e soffice. «Non sono sicuro che tu l'abbia capito, Harry, quindi te lo dirò un'altra volta e sarà l'ultima: non sono stato pagato per farti del male, okay? Mi hanno pagato per rapirti e tenerti rinchiuso qui fino al nuovo ordine, ma non ti farò mai del male.»
«Sei molto prezioso per lui» aveva detto l'Alpha dopo un po', riferendosi alla persona che l'aveva pagato per rapirlo. «Non credo che mi pagherà mai per farti del male, quindi smettila di piangere e togliti dalla mente tutte quelle stronzate che ti sei immaginato fino ad adesso.»"N-non è possibile... T-tu mi farai del male!" aveva pensato il riccio, annuendo terrorizzato. Si era ripromesso che non avrebbe mai creduto alle sue parole, perché sapeva - o almeno credeva di sapere - che non poteva fidarsi di uno come lui. "F-Finisce sempre così!"
Tuttavia, dovette proprio ricredersi il giorno stesso in cui l'Alpha scese da lui con una confezione di sciroppo dolce alla fragola tra le mani per curare la terribile tosse che aveva preso.«È per la tosse, sia secca che grassa.» aveva detto l'Alpha mentre metteva il cucchiaino saturo di sciroppo nella bocca dell'Omega. «Non posso fare molto per il raffreddore, piccolo. Ma per la tosse c'è una cura e questa è la migliore.»
Inizialmente Harry aveva pensato che fosse veleno o un qualche tipo di calmante ma non appena aveva assaporato lo sciroppo si era reso conto che era lo stesso che sua madre era solita dargli quando prendeva una tosse pesa come quella. "Perché mi sta curando?" si era chiesto mentre l'Alpha lo imboccava nuovamente. "Non ci guadagna niente a farmi stare meglio.."
E quella non era stata la prima volta: nell'arco di tre settimane, Harry aveva preso la tosse quattro volte e aveva avuto la febbre due volte. Entrambi sapevano che la colpa era del luogo in cui Harry era rinchiuso: la cantina era troppo umida e fredda per l'Omega ma l'Alpha non gli avrebbe mai permesso di stare in un altro piano. Così, tutte le volte che Harry si era ammalato, l'Alpha aveva pensato a curarlo con le migliori cure mediche che aveva a disposizione e con coperte di lana calde e soffici.
«M-mi dispiace di aver pensato che m-mi avresti avv-avvelenato..» mormorò l'Omega il 21esimo giorno, quando l'Alpha era sceso da lui per coprirlo con una coperta calda. «M-ma perché l-lo fai? T-ti ha p-pagato anche per q-questo?»
«Non devo darti risposte, Harry.» aveva risposto l'Alpha con tono secco. «Ma sappi solo che non mi ha pagato per tenerti in salute.»
Un'altra cosa di cui Harry dovette ricredersi fu che niente di tutto quello che si era immaginato durante le crisi di pianto era mai successo nell'arco di 46 giorni. L'Alpha scendeva da lui dalle 3 alle 5 volte al giorno per dargli da mangiare, pulirlo e cambiarlo, dargli qualcosa che gli facesse passare il tempo - come un libro, dei ferri da calza o semplicemente ago e filo e un pezzo di stoffa - e, più raramente, gli aveva permesso di fare una piccola camminata per sgranchire le gambe. Tuttavia Harry non poteva camminare tutti i giorni: aveva notato che l'Alpha glielo permetteva ogni due giorni per circa 10 minuti, così da non far intorpidire le sue gambine. Naturalmente l'Alpha non gli permetteva di camminare libero: teneva i suoi polsi e le sue caviglie legate con della corda spessa e dura, stretta a sua volta a un anello di metallo appeso al soffitto, ad un'altezza alla quale Harry non sarebbe mai riuscito ad arrivare.
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Young And Beautiful - Larry Stylinson
FanfictionHarry Styles, un piccolo Omega che crede di poter spaccare il mondo, scompare improvvisamente dalla tranquilla cittadina di Sleepy Hollow. Un rapimento che in pochi mesi diventerà internazionale. Louis Tomlinson, un Alpha ripudiato dal suo branco c...