Quel giorno, Harry sarebbe stato seriamente capace di dormire fino a mezzogiorno. La sera prima, il signorino, aveva fatto le ore piccole a parlare con l'Alpha delle loro cose - quale il motivo per il quale Harry si trovava lì e come mai William avesse scelto di intraprendere un lavoro come quello. In realtà, William gli aveva semplicemente detto che se si trovava lì non era per colpa sua e che tutto quello che stava succedendo era dettato dalla persona stessa che aveva organizzato quel piano; e poi era passato a parlare di sé, spiegandogli come mai nella vita avesse deciso di fare il rapitore seriale e non so, il panettiere o il ciabattino? Beh, la decisione di fare quel tipo di lavoro non era stata affatto semplice per William ma questo aveva insistito dicendo che la paga era buona e che aveva iniziato a lavorare solo perché aveva bisogno di ripagare i debiti del padre. Tuttavia non aveva aggiunto altro.. o meglio, Harry non ricordava se William avesse detto altro perché l'Omega si era addormentato, cadendo nel mondo dei sogni come un sacchetto di patate. E si era risvegliato la mattina dopo, con la luce accecante delle 9.30 ad illuminargli il volto.
«Mhm...» Harry mugolò infastidito e si guardò intorno, abbastanza stordito dal brusco risveglio. "Dove mi trovo...?" si chiese e un secondo dopo si rispose da solo: naturalmente, si trovava nella sua stanza, nel suo bel lettuccio. O meglio, la stanza che William gli aveva dato - perché quella stanza era tutto tranne che sua, a dire il vero. "Dio, le tende..." L'Omega sospirò stanco e si coprì il volto con la coperta, cercando riparo dalla terribile luce del mattino. Si sentiva stanco, privo di energie, e si sentiva uno stupido per non aver chiuso le tende la sera prima. Anzi.. a ripensarsi, Harry si rese conto che la sera prima non aveva fatto altro che appisolarsi sul divano, con la tazza colma di latte tra le mani. Ma allora com'era arrivato lì?
Harry fece per spostarsi, quando si rese conto che accanto a lui giaceva un corpo. L'Omega si voltò appena, intravedendo un braccio tatuato con quello che era un uccellino e fece un sospiro di sollievo. Quello era sicuramente il braccio di William e Harry lo sapeva perché prima d'ora gli aveva già visto quel tipo di tatuaggio addosso. Harry sapeva pure che William ne aveva molti, di tatuaggi, ma non gli aveva mai detto dove o in che zona erano maggiormente concentrati. A Harry non dispiacevano, a dire il vero. Alcuni erano più belli, altri meno, ma appartenevano a William e lui non poteva criticarli; non sapeva la loro storia, non sapeva il perché l'Alpha se li fosse fatti e non aveva diritto di criticare.
Harry fece un sospiro di sollievo e prese il braccio di William, abbracciandolo a sé strettamente. Adorava svegliarsi con lui accanto ed era quasi come un sollievo per Harry, come una sorta di rassicurazione. Sicuramente, pensò, era stato William a metterlo a letto la sera prima. Come era avvenuto nelle sere precedenti. Ormai era diventata una loro piccola abitudine e per quanto Harry sapeva di non doversi far condizionare, questo gli faceva capire che in fondo William non era male come persona; che non era quel tipo di persona cattiva che Harry aveva pensato che fosse; che forse era molto meglio di come si era presentato inizialmente. Tuttavia, William era anche quello che l'aveva rapito e questo Harry non l'aveva dimenticato - preferiva, in realtà, trascurarlo ed evitare di pensarci.
"Perché hai un'odore così buono, William..?" Harry si strinse contro il braccio dell'Alpha, portando le gambe al petto, mentre ispirava l'odore quasi confortante e buono dell'uomo. Harry non avrebbe saputo descriverlo, ma la pelle di William quella mattina aveva veramente un buon odore. Un odore che prima d'ora Harry non gli aveva mai sentito addosso. E per quanto si sforzasse, non riusciva a descriverlo: poteva solo dire che era buono, forte, piacevole e.. confortante? Harry non sapeva davvero spiegarlo, ma ad ogni respiro gli sembrava di stare sempre meglio, di sentirsi meno stanco e più leggero.
O meglio, lo sarebbe stato se non un improvviso mal di pancia l'avesse colpito in quel esatto momento, facendolo mugolare di dolore."Ahi.." pensò l'Omega, portando una mano al basso ventre e accarezzandolo piano. "E questo mal di pancia..? Da dove viene?" Harry fece una piccola smorfia. A pensarci, non aveva nemmeno fame e non poteva essere un problema di digestione, o ne avrebbe sofferto la notte stessa. Harry strinse maggiormente le gambe al petto, cercando di trarne sollievo. "Cavolo, che male.."
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Young And Beautiful - Larry Stylinson
FanfictionHarry Styles, un piccolo Omega che crede di poter spaccare il mondo, scompare improvvisamente dalla tranquilla cittadina di Sleepy Hollow. Un rapimento che in pochi mesi diventerà internazionale. Louis Tomlinson, un Alpha ripudiato dal suo branco c...