CAPITOLO 26

2.3K 72 1
                                    

      
ICE*
Sento caldo, molto caldo cerco di muovermi ma non ci riesco perché un braccio cinge la mia vita…..
Apro lentamente gli occhi  mi guardo intorno e non riconosco questa camera, ha le pareti tutte bianche con solo una parete blu notte, ha un arredamento minimale bianco e blu….

Sposto lo sguardo sul braccio che cinge la mia vita, risalendo vedo una braccio possente riconosco subito Victor…..

Sta ancora dormendo cerco di muovermi ma non ci riesco

non so ancora per quanto riuscirò a reggere questa situazione…. Forse dovrei abbandonare i miei ricordi…. Forse dovrei abbandonarmi completamente a te Victor, forse dovrei farmi amare da te, forse sarebbe meglio per la mia salute mentale, forse se non ti odiassi tanto riuscirei ad amarti… non so cosa fare, non posso fuggire, non posso tornare alla la mia vita, questa vita che mi ritrovo ora non mi sta bene, non sono una bambola, FORSE RIUSCIREI AD AMARTI VICTOR?.... FORSE….. O' CAZZ…. NON MI AVRAI MAI PREFERIREI MORIRE…”

Accarezzo il braccio di Victor, riesco a voltarmi verso di lui, quando dorme non sembra essere uno psicopatico… gli accarezzo il ciuffo nero che ricade sulla sua fronte, di colpo apre gli occhi, mi guarda, mi scruta ed infine mi sorride…

<< buon giorno dormiglione..>> gli dico in modo dolce
<< buon giorno a te mia bambolina, come ti senti? Mi hai fatto preoccupare oggi>>

oggi? Ma che ore sono...”

Noto che Victor non indossa il pigiama è vestito come quando mi è venuto a prendere in quella topaia, però con la sola differenza che non indossa più la camicia

<< oggi?  Ma che ore sono per quanto ho dormito?>>

<< sei svenuta per delle ore, il medico ti ha fatto delle flebo e mi ha raccomandato di farti prendere degli integratori alimentari>>

<< ho capito… nel mio beauty ci sono gli integratori che  prendo abitualmente, mi sei stato accanto tutto questo tempo grazie>>

Mi posa un casto bacio sulla fronte
<< farei di tutto per non perderti, sei la mia ragione di vita, mi sono sentito molto in colpa, non ti ho fatto spiegare, ho creduto il peggio, non trovandosi sono andato in tilt>>

“ è meglio che faccio un po' la ruffiana

<< non fa niente… volevo ringraziarti>>
<< per cosa Alex?>> dice sorpreso
<< grazie per avermi  procurato una biblioteca intera con tutti testi in italiano, credevo che essendo in Russia non avrei potuto più leggere visto che non conosco la lingua, ma tu hai pensato a tutto, sapendo che amo leggere mi hai attrezzato un intera biblioteca, grazie mille Victor>>

Mi guarda, ma è come se stesse mettendo a fuoco le mie parole nel suo cervello, poi si illumina … mi sorride

<< di niente bambolina è stata la prima cosa che ho fatto installare in questa casa cinque anni fa… la nostra casa… mi ci è voluto un po' per trovare tutti quei libri in italiano, qui in Russia è molto difficile>>

“ hai abboccato….. Hai creduto davvero che fossi così stupida da credere che siamo in Russia e che tu hai cercato libri in italiano per me, mi hai dato conferma che siamo ancora in Italia, per Fortuna

Non lo faccio finire di parlare che lo abbraccio e le nostre bocche sono talmente vicine che prendo coraggio e faccio unire le nostre bocche, un bacio, uno solo semplice, casto un bacio a stampo…
I suoi occhi esprimono felicità, mi stacco e gli faccio una carezza sul volto, lui mi sorride e mi abbraccia di nuovo…

   Ice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora