CAPITOLO 20

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TONY*

Questa notte ho dormito con Alex, ormai sono quattro notti che dormo da lei, tra due giorni iniziano le gare e lei è visibilmente tesa, ogni notte la cullo tra le mie braccia finché non si addormenta… però il suo sonno non è dei migliori, si muove continuamente, avvolte farfuglia frasi incomprensibili.

Mi si stringe il cuore a vederla così, lei è una donna forte ma allo stesso tempo molto fragile come il cristallo

Stamattina ho pensato di farla distrarre un po', infatti ho organizzato una braciata sul monte Taburno con tutti i nostri amici.

<< sveglia dormigliona>> le sussurro all’orecchio mentre le faccio i grattini sulla schiena…
<< mmm… sono sveglia>> dice assonnata

Le accarezzo il viso ed apre gli occhi, scruta l’ora che segna le sveglia sul comodino
Guardo i suoi occhi sono bellissimi anzi lei è bellissima anche appena sveglia e senza trucco.

<< alzati dormigliona che è pronto il caffè>>
<< ma sono le otto del mattino, potevo dormire ancora un po'>> dice alzandosi e mette un broncetto

La bacio

<< togli il broncio leonessa oggi ho organizzato una braciata con tutto il gruppo>> lei mi abbraccia  e il broncio scompare dando posto ad un bellissimo sorriso

<< che belloooo, grazie, ma devo preparare alcune cose prima>>
<< cosa devi preparare, ho pensato a tutto io, ho già prenotato la carne dal macellaio, le bibite le porta tuo fratello, non manca nulla!>>

<< non credo proprio devo preparare qualcosa da stuzzicare poi devo preparare la borsa e dentro devo metterci le carte napoletane ed il pallone per giocare tutti insieme >>
<< va bene, però sbrigati che tra poco partiamo>>

<< farò presto promesso, però andiamo con la mia auto voglio guidare>>

Dopo quarantacinque minuti siamo in viaggio e con noi ci sono Riky e Genny e dopo le immancabili canzoni di Max Pezzali arriviamo a destinazione.

Alex ha portato anche dei teli su cui stenderci infatti lei già si è distesa al sole togliendosi le scarpe

<< Ice hai portato le carte? Io mi sono dimenticate di metterle in borsa>> dice Mery stendendosi accanto a lei
<< ovviamente tesoro sono nella borsa>>
<< guarda che nella borsa non ci sono>>
<<scava che trovi>>
<< ti dico che non ci sono qui dentro, uffi... volevo giocare a sette e mezzo>>
<< impossibile>> risponde Alex, mi guarda sorridendo e dice
<< amò  le carte le ho prese vero?>>
<< si, mi hai tartassato la testa perché non le dimenticassi sul tavolo da pranzo>>
<< allora saranno cadute in macchina, gentilmente puoi andarle a recuperarle>> dice facendomi gli occhioni da cerviatta
<< va bene, non potrei mai dirti di no se mi guardi con quel espressione da cerbiatta, torno subito>>.

Mi alzo, prendo le chiavi dell’auto e sblocco le sicure, guardo tra i sedili posteriori ma niente, guardi sotto il sedile del passeggero ma non le trovo

dove siete finite?”

Infine  infilo la mano sotto il sedile del guidatore ed inizio a cercare le carte a tastoni, tocco qualcosa  e vicino ad esso trovo le carte, le estraggo

<< vi ho trovate piccole bastarde>> esclamo soddisfatto

La mia attenzione viene catturata però dall’oggetto che ho toccato prima lo estraggo ed è la scatola che contiene il regalo che ha fatto Cristian ad Alex

   Ice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora