Ice

CAPITOLO 30

                       
ICE*

Sono passate ormai alcune ore da quando sono in casa di mio fratello, lui dovrebbe aver ricevuto la notifica dal sistema di sicurezza che lo avvertiva della mia presenza in casa…

“ devo solo aspettare e sperare che Victor non venga qui”

Dopo una doccia rilassante mangio qualcosa, sono esausta, sto per accendermi una sigaretta ma un rumore , quel rumore mi distrae, ho appena sentito il rumore di ruote che striano l’asfalto, subito apro la tenda e vedo l’auto di Victor

“ merda”

Prendo le sigarette e l’accendino dal tavolo controllo che non ci sia niente fuori posto e mi dirigono verso la grande libreria, ha più i meno 200 libri ma subito ne individuo uno in alto a sinistra lo prendo e noto con piacere che è il libro che stavo cercando, lo apro …

All’interno ha un piccolo doppio fondo ,lo apro e subito estraggono il dispositivo di riconoscimento ad impronta digitale poggio il mio indice e richiuso tutto , metto al proprio posto il libro e appena che ho poggiato il libro la libreria scatta , si sposta di 20 centimetri, mi intrufolo dietro aprendo una porta sul quale c’è un altro dispositivo immettono il codice di sicurezza e sento la libreria richiudersi

“ sono al sicuro…. Non mi prenderai stronzo!”

Accendo le luci e subito si accende un monitor che permette di vedere all’interno della casa, mi accomodo e mi accendo la sigaretta dopo poco osservo sul monitor che Victor fa irruzione in casa, i suoi uomini perlustrano l’intero ambiente , vedo Victor arrabbiarsi ed io me la rido alla grande è come se stessi vedendo un film…..

Victor inizia a scaraventare oggetti, rompe qualsiasi  cosa, si avvicina pericolosamente alla libreria vedo che getta molti libri a terra, ma dopo poco se ne vanno…

“ potrebbero tornare  è meglio se resto cui nascosta, devo aspettare solo che venga Salvatore “

Gironzolo per la stanza, guardo con attenzione la partita di sonniferi che ha mio fratello, cerco qualche arma ed infine la trovo! Non è proprio una vera arma, ma una pistola che spara sonniferi, senza indugiare ne controllo la funzionabilità, la carico e la ripongo sotto al cuscino della brandina qui presente.

Fumo un’altra sigaretta e mi butto a peso morto sulla brandina, cosi cado nelle braccia di Morfeo……

        Due ore dopo……

Sento due braccia possenti stringermi, parole che non riesco a capire dato che sono ancora frastornata, di colpo ricordo dove sono e subito impugnò la pistola sotto al cuscino e spalancò gli occhi…..

<< Tony, Salvatore sono così contenta di rivedervi>> quasi urlo mentre abbraccio Tony
<< leonessa, non sai quanto ti abbiamo cercata, mi sei mancata, da adesso non ti accadrà più nulla di male>>

Mi alzo dal letto ed abbraccio mio fratello

<< hai questa scorta>> esclamò indicando la grande balla di sonniferi
<< hey sono o non sono il numero uno in questo settore>> dice ridendo Salvatore
<< come stai? Cosa ti ha fatto quel bastardo>> dice arrabbiato Tony
<< non è il momento dei racconti, dovremmo andarcene da qui, lui potrebbe tornare>>

Non termino la frase che udiamo uno sparo riavvicinato, guardiamo verso la porta che mio fratello e Tony hanno lasciato aperta ed intravediamo una sagoma….

Un altro sparo

<< bene, bene guarda un po’ chi abbiamo qui, non vi conviene fare giochetti con me , Alex ormai hai imparato a  conoscermi e sai che non scherzo>> la voce di Victor tuona nella stanza….

Guardo mio fratello negli occhi sperando che lui capisca il messaggio

<< Victor, verro con te, ma lascia stare loro>> dico con tono molto serio

<< Hahahaha che tu verrai con me è poco ma sicuro, ma adesso mi divertito con loro due>> esclama caricando la pistola