« Sa dottoressa, credo di avere un problema. Da qualche settimana a questa parte ho iniziato a soffrire di allucinazioni. Non so bene in quali momenti della giornata o secondo quale principio, ma temo di essere sulla buona via per distaccarmi completamente dalla realtà. »
« Cosa vede di preciso? »
« In realtà non è nulla che possa spiegare, semplicemente perché inconscio. So solo che ogni è come se non ci fossi. È sempre più frequente e molta gente me lo fa notare facendomi preoccupare. Secondo lei è grave? Dovrei forse staccare un po' la spina? Non so, magari partire per qualche giorno. »
« Capita a tutti di trovarsi smarriti Signorina. L'estraniamento è una patologia molto diffusa al giorno d'oggi. Spesso dipende da un eccessivo carico di stress, altre volte è la conseguenza dell'eccessiva solitudine. L'unica cosa che le posso consigliare è di non perdere di vista le relazioni sociali ed evitare le sue amate passeggiate al parco. Sono benefiche solo se somministrate con cura e alternate a momenti in compagnia. Sta continuando a seguire il corso che le avevo suggerito? »
«Tutti i martedì e i giovedì. È molto faticoso. »
« Ottimo, la stanchezza è un magnifico rimedio contro i pensieri cattivi. »
Crazy he calls me
Billy Holiday
Il sole sta cominciando a tramontare e mentre percorro le scale che mi condurranno fino a Place Pigalle osservo il ricambio umano tra la gente che vive il giorno e gli animali da notte. Volti stanchi si mescolano a occhi vispi e toni di voce che superano il decibel della normale conversazione. Le sensazioni descritte sui vari blog di viaggio sono all'altezza delle mie aspettative.
La prima meta del mio percorso sarà il Sacre Coeur. Vista mozzafiato e architettura maestosa a parte, questo edificio rappresenta una sfida fallita in passato che devo assolutamente vincere. Mi trovavo in gita di quarta liceo e in occasione dell'ascensione fino alla basilica, ricordo di essermi lamentata tantissimo con le mie compagne per la miriade di scale che avremmo dovuto affrontare prima di raggiungere la meta.
Mi diverte ripensare all' immaturità dei sedici anni. Non è poi passato molto tempo da allora, eppure sono successe davvero moltissime cose. Non sono mai stata una ragazza particolarmente impulsiva o pericolosa, quanto impulsivamente polemica e pericolosamente suscettibile. E in quel periodo queste caratteristiche divertivano i miei compagni di classe perché le mie critiche risuonavano come uno zelo di sarcasmo e nulla più e il mio volto – più che esprimere il massimo del mio disappunto – risultava buffo.
La morale di questo racconto è che non ero stata capace di dedicare il tempo necessario alla bellezza che mi circondava e sono debitrice a quest'edificio di un momento di contemplazione maggiore o migliore.
Come sono belle queste stradine piene di negozietti tipici senza considerare quanti saranno tipici i loro proprietari. Quasi quasi faccio una piccola pausa aperitivo.
C'è questo bistrot, si chiama Le divain Japonais e il nome suona alquanto familiare. A pensarci, sono da sempre stata una fan sfegatata di Toulouse Lautrec. Non so perché ma quest'omino schivo e geniale ha da sempre suscitato un fascino ammaliatore in me.
Le divain Japponais è una delle opere che più rappresentano lo stile dell'artista. Una donna ritratta di schiena, risponde al nome di Jane Avril e siede su un divano. Con assoluta certezza, quest'opera è stata realizzata tra queste strade un centinaio di anni fa. Immagini di quel fermento annebbiano la mia mente e mi catapultano direttamente sulla scena dell'opera. Io sono quella seduta appena al di fuori dalla prospettiva dell'artista e mi godo in silenzio il fervore di quel momento oggi impresso su ogni insegna, diventato popolare su tutte le latte di caffè edizione limitata o sulle innumerevoli stampe che trovi all'Ikea. Chissà se tutte le persone che le comprano sanno che qualcuno, tanti anni prima della sua nascita aveva deciso di immortalare quel momento con una fotografia in olio su tela.
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Euforia Contemplativa
Ficción General"Era una sera come tante altre. E come ogni sera stavo per ripetere la solita routine: ti lavi, ti strucchi, passi in rassegna le ultime foto postate su Instagram e imposti la sveglia per il giorno dopo. Quando sarai nuovamente costretta ad affronta...