Capitolo 3

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Perché ho detto quella frase ? Ancora non lo so veramente. Voglio dimenticarmi di tutto e di tutti okey. Ma se morirò loro vinceranno, sapranno che sono il debole che hanno sempre sostenuto. No, non gliela darò vinta, vincerò questi Hunger Games. Devo vincerli.

Ci portano nel municipio per le visite prima della partenza. Aspetto 5,10,15 minuti ma niente. Come pensavo nessuno verrà a trovarmi, ma appena penso questo la porta si apre. Il pacificatore annuncia che abbiamo 5 minuti. Dietro di lui compare Annie.

Dovrei essere felice, felice di stringerla, felice di baciarla, ma so di averla tradita e abbandonata a se stessa. Così le dico nell'orecchio "vincerò".

Lei come risposta si allontana, cosa ho fatto ? Spero non si metta a piangere, non voglio rovinare quel sorriso. Ma non piange. Tira fuori dalla tasca una collana a forma di tridente e me la mette al collo, e dice " si Fin tu vincerai " e mi bacia. So cosa è in realtà questa collana. Non sono dei semplici fili di reti da pesca. Sono fili di reti da pesca d'oro, quelli che mio nonno mi regaló insieme al tridente. Non posso far altro che piangere di gioia e gettarmi tra le sue braccia. " Sarò con te nell'arena,soffriró con te, ma alla fine vinceremo insieme" . Vorrei stare li tutta la mia vita, ma alla fine il pacificatore che la aveva portata me la leva. Ci portano al treno e li per la prima volta vedo Nicolet Eavans, questa ragazza dai capelli biondi. Ma le somiglianze con me finiscono qui. Lei ha paura, non sa a cosa andiamo incontro se non a morte certa. "Ehi" abbozzo un inizio di conversazione dopo appena cinque minuti di viaggio, che non va a buon fine, lei si alza e se ne ve nel suo vagone lasciando me accanto a Mags. "Non preoccuparti figliolo, capirà che è meglio star in momenti come questi non appena andrà a dormire ". Ha una voce così sicura di se così bella, così materna. In quell'istante penso ai miei genitori, cosa stanno facendo ora ? E cosa pensano di me ? Dopo stamattina a colazione non lungo più visti, forse si sono già dimenticati di me. Meglio così decido.

E me ne vado un camera mia.

Aspetto la cena, e non appena è pronta Luxuria viene a chiamare me e Nicolet. Chissà se si è resa contro che anche io potrei morire tra meno di una settimana e si degnerà di parlarmi. La cena scorre tranquilla, nessuno accenna ancora alla parola Capitol City o cose simili. Forse meglio stiamo di testa più possibilità avremo di vincere.

Passata la cena vado a letto. Devo riposare. Non lo avessi mai detto. La mia notte è piena di incubi, e in ognuno di questi Annie muore.

Hunger Games : la quiete prima della tempestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora