sedicesimo capitolo

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Isaac's pov
Jessica dovrebbe passare del tempo con quel cretino per poi portarlo a casa sta sera in modo che noi possiamo aiutarlo con la luna piena.
"COSA?!" urlo io
"Isaac é necessario, non possiamo lasciarlo libero." dice Scott
"Tu hai fatto il danno, sono cazzi tuoi ora." urlo
"Isaac smettila, non succederà nulla. Aiuterò mio fratello come lui fa sempre con me, e anche con te quindi cerca di collaborare." dice Jessica calma
Salgo di sopra e cerco di calmarmi prima di dire qualche altra cavolata. Dopo un po' di tempo rifletto e capisco di dover chiedere scusa a Scott perciò busso alla sua stanza e lui mi dice di entrare.
"Scusa, ho detto delle cavolate prima." dico sedendomi accanto a lui
"Sì infatti." scherza Scott
"Non sei arrabbiato?" chiedo
"No, capisco la tua gelosia ma devi fidarti di lei."
"Io mi fido di lei ma non di lui.'' sospiro "Ho il continuo terrore di perderla, non so come faccia ad amarmi." ammetto
Scott mi guarda dritto negli occhi "Isaac smettila di autocommiserarti, sei un ottimo ragazzo. Hai tutto quello che una donna desidera e lei ti ama più di qualsiasi altra cosa proprio perché sei tu." dice Scott e le sue parole mi fanno forza.
"Grazie." dico e poi decidiamo di fare qualcosa insieme, anche con Jessica. Optiamo per il cinema. Ma prima devo parlarle quindi vado nella sua stanza e la trovo rannicchiata in un angolo del letto.
"Ehi piccola tutto okay? So di essere stato un cretino prima." dico avvicinandomi a lei
"Ho sentito tutto, devi smetterla di essere così." la guardo strano "Nel senso che devi imparare a volerti bene, sei fantastico perché credi di non essere abbastanza?" aggiunge
"Beh nessuno mi ha mai insegnato ad amarmi, sono cresciuto con mio padre che mi ripeteva quanto gli facessi schifo per poi fare cose da psicopatico."
Jessica alza finalmente il viso e vedo i suoi occhi rossi come i miei.
"Ti va di parlarne, così potrai finalmente voltare pagina?"
"Forse sarebbe utile." ammetto
Mi fa segno di sedermi e mi abbraccia mentre io gli racconto dei miei incubi, delle violenze subite da mio padre, della mia paura di stare negli spazi chiusi ed altro... Alla fine lei mi asciuga le lacrime e dice "Ora promettimi che ti rispetterai di più, sei una persona fantastica." dice lei
"Te lo prometto."
"Ora che mi hai detto tutto ti amo ancora di più." dice e rimaniamo abbracciati per un po'
"Ah ho detto a Scott che andavamo al cinema con lui sta sera." dico io
"Allora prepariamoci." dice felice, sono contento che sia felice nonostante tutto.
Mi godo lo spettacolo mentre lei si cambia: mette dei jeans neri e una felpa arancione. "Ti consiglio di portare un giubbotto." dico
"Si, lo farò." dice e va a prendere uno dei miei che le sta benissimo, come tutto. Rido "Quindi condividiamo anche l'armadio ora?"
"Potremmo, mi piacciono le tue robe." dice lei
"E a me piace come ti stanno." rispondo, lei mi bacia e va a chiamare Scott che arriva subito dopo. La serata passata tranquilla al contrario della giornata che ci aspetta domani.

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