Capitolo 1

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Louis’ POV

Sbattei l’anta dell’armadietto, chiudendolo e girai leggermente la testa a sinistra. Portai gli occhi al cielo vedendo le mani di Harry sulle guance di una biondina, il suo corpo spinto contro quello di lei, che era praticamente incollata all’armadietto, un ampio sorriso aleggiava sulle sue labbra.

Ero sempre stato bravo ad ignorare i miei sentimenti per Harry, ma non potevo fare a meno di sospirare ogni volta che lo vedevo con una ragazza.

Mi girai, incamminandomi verso la classe di inglese. Harry avrebbe mai avuto abbastanza tempo per notarmi?

Aveva tutte le ragazze della scuola ai suoi piedi. Poteva scegliere chiunque volesse, tutte lo amavano, inclusi alcuni dei ragazzi. E non solo.

Era il capitano della squadra di calcio e il miglior giocatore, anche essendo solo il portiere. Ma seppur avrebbe potuto avere tutte le ragazze, non era il tipo da cambiarne una ogni notte…okay, forse ne aveva avute più di ogni altro ragazzo. Di solito le “frequentava” per circa un mese prima di realizzare che non erano ciò che cercava e passava alla successiva.

Tra l’altro lui non era né gay, né bisessuale. Era fin troppo etero, non avrei mai potuto averlo. Ma non potevo fare a meno di immaginare come sarebbe stato se fosse stato davvero interessato a me, se avesse saputo chi ero.

C’era un altro problema, un’altra ragione per cui non sarei mai potuto piacere a Harry, visto che era il ragazzo più popolare della scuola. Io ero un emarginato. Uno dei “nerd”, e non avevo molti amici.

Ma nessuno di questi motivi mi impediva di essere innamorato di lui. Lo ero stato per tre anni, fin da quando ne avevamo quindici e i suoi capelli avevano iniziato ad arricciarsi. Andavo di nascosto ad ogni suo allenamento e no, per favore, non pensate sia uno stalker, ero giusto un po’…ossessionato.

In questi anni avevo visto Harry trasformarsi da bravo in ottimo giocatore e, in qualche modo, ero orgoglioso di lui. Non pensate che sia strano, perché non lo sono, okay…?

Per quanto Harry avesse avuto tantissime ragazze in questi anni, non cambiavo idea. Una volta innamoratomi di lui, non ero potuto tornare indietro. Ero in una situazione di stallo e probabilmente ci sarei stato per sempre. Avevo imparato ad ignorare i miei sentimenti, anche se, come dicevo prima, a volte non era semplice. Ma dopo tre anni di pratica, ero diventato piuttosto bravo.

Avevo solo due lezioni con lui e una di queste era educazione fisica, il che mi rendeva piuttosto felice. Avevo la possibilità di vedere i suoi addominali perfetti, il busto, il petto, i suoi quattro capezzoli…eheh. La seconda era matematica. Adoravo il cipiglio che indossava ogni volta che si concentrava su un problema e amavo la ruga che gli si formava tra le sopracciglia anche quando non era a matematica.

Mi lasciai cadere sulla sedia, rivolgendo tutta la mia attenzione a Mrs Smith, che stava scrivendo qualcosa alla lavagna.

Quando la campanella stava per suonare, qualcuno si mise seduto sulla sedia accanto alla mia. Girai la testa, solo per vedere che si trattava di Niall, il mio migliore amico.

«Ciao Niall, come mai in ritardo? Di solito non sei mai in ritardo.»

Sbatté i libri sul banco. «Ho p-perso lo scuola bus e ho d-dovuto correre fin qui», ansimò con il suo accento irlandese.

Sorrisi, scuotendo la testa e rivolsi di nuovo l’attenzione a Mrs Smith.

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Dopo la lezione di Inglese, andai al mio armadietto per posare i libri. Sapevo molto bene che l’ora successiva avrei avuto matematica e non vedevo l’ora di ammirare di nuovo lo splendido viso di Harry. Guardai verso il suo armadietto e lo vidi di nuovo lì davanti con la stessa bionda, solo che stavolta si stavano mangiando la faccia a vicenda. Deglutii a quella vista, facendo quasi cadere la penna che stavo tenendo e mi girai di nuovo verso il mio armadietto, chiudendo forte gli occhi.

Invisible [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora