Capitolo 14
Louis’ POV
A/N: Attenzione! Volevo avvisarvi che mancano solamente tre capitoli più epilogo alla fine di questa storia. Vorrei continuare a tradurre le storie di quest’autrice perché le reputo magnifiche, ma se voi avete qualche richiesta o una storia che vi preme leggere sono aperta a tutto. Fatemi sapere, ora vi lascio al capitolo ;)
Sbattei la porta del bagno. Non potevo credere a quello che avevo detto a Harry. Beh, il bacio era stato disgustoso, ma immagino molta della mia rabbia fosse riconducibile alla gelosia. Non era facile, sapete? Essere arrabbiati con colui di cui eri innamorato.
Sospirai rumorosamente, stavo per entrare in un cubicolo quando sentii un piagnucolio.
«P-perché gli ho fatto questo? Come ho potuto? Non ricambierà mai i miei s-sentimenti, soprattutto n-non dopo ciò che ho fatto.»
Sapevo a chi apparteneva quella voce e dire che fossi shoccato di sentirlo piangere era dire poco. Non sapevo nemmeno fosse in grado di mostrare delle emozioni…
Non sapevo cosa avrei dovuto fare. Avrei dovuto dire qualcosa? O andarmene, o avrei semplicemente dovuto entrare in uno dei cubicoli e piangere anche io?
Indugiai sul posto, riflettendo.
«C-chi c’è?» singhiozzò Zayn.
Presi un respiro profondo. «Sono io, Louis.»
La porta alla mia destra si aprì e i miei occhi si spalancarono a quella vista. Zayn era seduto sul gabinetto, le ginocchia premute contro il petto e gli occhi rossi per il pianto.
«Ciao», sussurrò contro le ginocchia.
Sembrava così innocente che avrei voluto ridere, ma sapevo non fosse il momento più adatto, quindi decisi di lasciar perdere. Non l’avevo mai visto in quello stato prima.
«Ciao», borbottai.
«Dio, mi dispiace così tanto, Louis. Non riesco nemmeno a spiegarti quanto sono dispiaciuto. In questi anni…sono stato talmente cattivo con te! Non posso credere di averti praticamente quasi ucciso tutte quelle volte e se Harry non mi avesse fermato, non so quanto in là mi sarei spinto» scosse la testa, le lacrime scorrevano lungo le sue guance.
Mi avvicinai a lui ed iniziai a carezzargli la schiena, rassicurandolo. Non chiedetemi perché lo feci, non lo sapevo neanche io.
«È solo che non capisco perché l’hai fatto. Harry…», feci una smorfia pronunciando quel nome. «…mi ha detto che lo facevi per sentirti più vicino a me e perché eri spaventato, ma qualcosa mi dice che non era l’unica spiegazione.»
Lui alzò gli occhi, guardandomi e annuì. «Hai ragione, immagino fossi geloso. Ogni giorno, vedevo come squadravi Harry. Sapevo fossi innamorato di lui e quello mi faceva arrabbiare. Volevo che tu ricambiassi i miei sentimenti, che amassi me, non il mio migliore amico!», disse disperato.
Continuai a carezzargli la schiena. «Mi spiace, Zayn», mormorai.
Lui scosse la testa, sorridendo. «Non dovresti dispiacerti. Non hai fatto niente di sbagliato. Lo ammetto, Harry è un bel ragazzo, ma tu…tu sei semplicemente perfetto.»
Scossi la testa, arrossendo. «Sono lontano dall’essere perfetto, Zayn. Sono un emarginato e non riesco neanche a toccare un pallone da calcio senza cadere.»
Lui ridacchiò. «Non tutti possono essere bravi a calcio.»
«Beh, ma resto comunque un emarginato. Non riesco a credere come voi popolari sappiate chi io sia», borbottai.
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Invisible [Italian Translation]
FanfictionLouis era da sempre stato un emarginato. Ora che era liceo, provava dei sentimenti per Harry Styles, il ragazzo più popolare della scuola, capitano della squadra di calcio e che aveva tutte le ragazze ai suoi piedi. Harry, d’altra parte, non aveva m...