Epilogo
Louis’ POV
Io e Harry stavamo ormai insieme da quasi tre mesi. Si avvicinava la fine della stagione e la finale di calcio era dietro l’angolo. Avevano vinto ogni partita durante l’anno, quindi non ero nervoso. Ma, la squadra contro cui avrebbero giocato era diventata davvero forte. L’ultima volta che si erano incontrati, era finita 1-0 per la nostra squadra. L’altra era davvero forte in difesa, ma Harry non aveva lasciato segnare neanche un goal dalla partita in cui ero arrivato tardi, quindi avrebbero avuto problemi. Da quando mi aveva spiegato che ero io la ragione per cui era un bravo portiere, senza alcun dubbio, ero andato ad ogni partita e allenamento. Non che non lo avessi mai fatto prima…
Comunque, potevo dire che Harry fosse leggermente nervoso. Aveva visto il miglioramento dell’altra squadra, e non era sicurissimo che avrebbero vinto. Continuai a rassicurarlo, perché non una squadra era riuscita a segnargli un goal per mesi. Annuì e prese un respiro profondo, ma il nervosismo non lo abbandonò.
Oggi era il giorno della finale, ed ero davvero emozionato di andare a vedere il mio ragazzo giocare a calcio per l’ultima volta in questa stagione. Oh, quanto amavo poter chiamare Harry il mio ragazzo. Non passava un giorno senza che pensassi a quanto fossi fortunato ad averlo. Rendeva le mie giornate migliori solamente stando accanto a me.
Al momento ero a casa di Harry, seduto sul suo letto mentre lui andava avanti e indietro per la stanza, mangiandosi le unghie.
«E se non vincessimo, Lou? Non abbiamo mai perso una partita da quando ho iniziato a giocare», disse.
Mi alzai dal letto e gli poggiai le mani sulle spalle, facendolo fermare. «Haz, andrà tutto bene. Non ti preoccupare. Sarò lì a guardarti. Calmati ora.»
Fece un respiro profondo e chiuse gli occhi. «Prometti di essere lì?» sussurrò.
«Harry, guardami.» Lui aprì gli occhi. «Dimmi un’unica volta in cui ho perso un tuo allenamento o una partita?» sorrisi.
Sospirò. «Hai ragione, è solo…sono molto nervoso, okay?»
«Lo so che lo sei, ma stai tranquillo, allora tutto andrà bene» lo rassicurai avvicinandomi per far incontrare le nostre labbra.
Lui sorrise nel bacio, spingendomi più vicino al suo corpo, poggiando le mani sui miei fianchi. Gli lasciai andare le spalle e incastrai le dita tra i suoi ricci invece. All’inizio il bacio era dolce e passionale, ma si scaldò appena Harry mi morse il labbro inferiore.
Boccheggiai, aprendo la bocca leggermente così che la sua lingua riuscisse a scivolarci dentro. Le nostre lingue danzarono insieme. Le mani di Harry si mossero fino a dietro le mie cosce. Recepii al volo il messaggio e saltai avvolgendogli le gambe attorno alla vita. Unii le caviglie dietro la sua schiena, spingendomi ancora di più contro di lui.
Emisi un gemito appena sentii le sue mani stringermi il sedere. Mi spinse contro il muro, avvicinandosi il più possibile al mio corpo. Gli massaggiai la testa, cosa che lo fece gemere rumorosamente.
Improvvisamente la porta si spalancò.
Io e Harry ci allontanammo rapidamente, e lui mi lasciò scendere con i piedi a terra prima che ci voltassimo per vedere chi ci avesse interrotto.
«Oh, scusate se…dovrei andarmene…» borbottò Anne, iniziando a chiudere la porta dietro di sé.
«Aspetta, mamma! Cosa volevi?» chiese Harry passandosi la mano dietro la nuca.
Lei esitò per un momento, prima di girarsi verso di noi. «Beh, non è importante, solo…dovresti andare al campo. La partita inizia tra un’ora.»
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Invisible [Italian Translation]
FanfictionLouis era da sempre stato un emarginato. Ora che era liceo, provava dei sentimenti per Harry Styles, il ragazzo più popolare della scuola, capitano della squadra di calcio e che aveva tutte le ragazze ai suoi piedi. Harry, d’altra parte, non aveva m...