Capitolo 3
Venerdì
«Ma potrebbero anche vietarci di entrare. Tu sai che siamo emarginati, vero?» provai a convincere Niall che andare alla festa era una pessima idea, ma era irremovibile. Era sicurissimo che ci avrebbero fatti entrare e che avremmo passato il miglior tempo della nostra vita.
In quel momento stavamo camminando verso la nostra ultima lezione, Ed. Fisica. Il mio cuore palpitava solo a pensiero di vedere presto Harry.
«Certo che lo so, ma ci hanno mai presi di mira?»
Mi morsi il labbro inferiore. Volevo dirgli la verità, che in effetti sì, ci prendevano di mira…o almeno me. Zayn era l’unico che lo faceva quando era da solo e di normale non lo era, quindi non succedeva spesso ma era comunque così.
«No», mentii.
«Cosa potrebbe accadere allora?», chiese Niall guardandomi con occhi interrogativi.
Mi fermai e lo fissai negli occhi. «La domanda è, cosa potrebbe non succedere?! Potrebbero sbatterci fuori e ridere di noi.»
Alzò gli occhi al cielo.
«Niall, sono serio! Non voglio essere umiliato di fronte all’intera scuola!»
Mi poggiò le mani sulle spalle. «Non succederà, fidati di me.»
Sospirai.«Spero tu abbia ragione, o altrimenti sei morto, okay?»
Annuì. «Okay.»
Facemmo la strada verso lo spogliatoio, svestendoci e indossando le tute al posto dei vestiti abituali. Harry non era ancora arrivato quando entrammo in palestra e cercai di nascondere il mio disappunto, ma ero abbastanza sicuro che Niall l’avesse notato, perché un sorriso si formò sulle sue labbra e mi diede una gomitata mentre stava cercando di non ridere.
Gli lanciai un’occhiataccia e raggiunsi gli altri ragazzi della nostra classe.
Alla fine, quando mancava solo un minuto prima che iniziasse la lezione, Harry e Ben arrivarono. Corsero verso di noi e guardarono Mrs Martin con un sorriso sfacciato.
«Non siamo in ritardo, vero?» Ben fece l’occhiolino.
Mrs Martin li fulminò e soffiò nel fischietto. «Oggi giocheremo a badminton, ma prima farete quattro giri della stanza di corsa. Andate!»
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Giocammo in coppia. In doppi, per essere più corretti. Ero stato fortunato ad essere capitato in coppia con Hannah. Nessuno di noi era bravo negli sport, quindi non l’avrei delusa quando avrei mancato il volano con la mia racchetta praticamente ogni volta.
La sola cosa fastidiosa di Hannah era che era troppo appiccicosa, ma solo per quanto riguardava il sottoscritto. Eravamo stati insieme tre anni fa, prima che mi rendessi conto di essere gay e pazzamente innamorato di Harry. Era distrutta quando avevamo rotto. Sì, ma erano tre anni fa. Voglio dire, e andiamo! Dovrebbe essere andata avanti molto tempo fa.
«Louis, per favore esci con me. Mi piaci ancora e so che anche tu provi qualcosa per me.» Mi tenne il braccio, strattonandolo.
Sospirai pesantemente. «Hannah. Tu sai che sono gay, vero?»
Vedendo che non accennava a rispondere, continuai. «Mi dispiace, ma non sono più innamorato di te. Dovresti andare avanti e trovare un bravo ragazzo che ti ami. Ancora meglio se ne trovi uno etero.» Mi morsi il labbro inferiore. Mi sembrava di star parlando ad una bambina di tre anni…
Mi fulminò con lo sguardo e lasciò andare il mio braccio, prima di andare via.
Provai a trattenere le risate che stavano minacciando di uscire dalle mie labbra, ma era veramente dura riuscirci. Era unica nel suo genere, lo giuro.
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Invisible [Italian Translation]
FanfictionLouis era da sempre stato un emarginato. Ora che era liceo, provava dei sentimenti per Harry Styles, il ragazzo più popolare della scuola, capitano della squadra di calcio e che aveva tutte le ragazze ai suoi piedi. Harry, d’altra parte, non aveva m...