Capitolo 6

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Capitolo 6

Louis’ POV

Come mi svegliai, sentii un dolore costante alla guancia sinistra. Sollevai la mano per toccarla e con mia sorpresa, quella era coperta con una benda. Aggrottai le sopracciglia e pensai a cosa era successo la notte scorsa…Festa…Niall e Liam…Zayn…Pugni…Calci…Harry…Aspetta. Harry! Avevamo avuto la nostra prima conversazione la scorsa notte! Poi Zayn mi aveva picchiato e Harry si era preso cura di me…

Aspetta, come ero arrivato nel mio letto? L’ultima cosa che riuscivo a ricordare era che mi ero addormentato sul gabinetto, mentre Harry mi medicava le ferite. Quindi come ero finito lì? A meno che qualcuno non avesse chiamato un taxi e mi avesse portato a casa…

Hmm, doveva essere così, perché non c’erano altre opzioni. Ma chi mi aveva portato? Dubitavo fosse stato Niall, era fin troppo impegnato con Liam. Quindi era rimasta solo una persona e quella persona era Harry. gli importava davvero tanto di me da aiutarmi ad arrivare a casa? Se fosse stato così, sarebbe stata la più perfetta, bella e dolce persona che avessi mai conosciuto. Il mio stomaco svolazzava al pensiero.

Certo che lo è, non lo sapevi già? Nel profondo so che lo sapevi.

Quelle parole mi fecero sorridere. Forse avevo sempre saputo che era una persona meravigliosa?

Uscii dal letto e scesi le scale, andando in salotto.

«Looooooouuuiiiiis» gridarono due bambine e vennero correndo verso di me.

Sorrisi vedendo Daisy e Phoebe e mi chinai per abbracciarle entrambe. Erano gemelle e le più piccole delle mie quattro sorelle.

«Buongiorno, ragazze. Dormito bene?»

Amavo tutte le mie sorelle allo stesso modo, anche se non ne dimostravo più molto a Lottie e Fizzy. Probabilmente mi avrebbero picchiato se avessi provato ad abbracciarle come abbracciavo Daisy e Phoebe…

Daisy annuì con il sorriso sulle labbra, ma Phoebe aggrottò le sopracciglia e stabilì un contatto visivo con me.

«Cosa succede, Phoebe? Hai avuto un incubo?», domandai interessato.

Lei scosse la testa. «No, ma la t-tua guancia, Lou. Cosa è successo?» La mia mano la raggiunse istintivamente, prima che capissi a cosa si riferiva.

I miei occhi si spalancarono e corsi nel bagno. Come avevo potuto dimenticare? Cosa sarebbe successo se mia madre avesse visto la benda? Non poteva venir a sapere che ero stato picchiato o avrebbe dato di matto, lo giuro.

Appena mi ritrovai davanti allo specchio, tirai via la benda, c’era una grossa ferita sulla guancia sinistra. Boccheggiai vedendo il mio riflesso. In nessun modo sarei potuto uscire con qualcosa del genere.

Cercai del trucco nei cassetti e gli armadietti, e no, non ero una ragazza, ma era necessario. Avevo bisogno di coprirla, era orribile.

Come trovai del fondotinta, ne spalmai un po’ sul livido. Quando decisi che poteva andare bene, uscii dal bagno e raggiunsi di nuovo le mie sorelle che erano ancora in salotto.

«Non è successo niente alla mia guancia, stavo solo…Niall pensava sarebbe stato divertente spaventarvi dal momento che era la mia prima festa. Avrei tolto la benda appena sveglio se me ne fossi ricordato», mentii. Non volevo addossare la colpa su Niall perché lui era assolutamente innocente, ma non riuscii a pensare a nient’altro.

«Oh, allora lo colpirò in faccia quando verrà qui la prossima volta, perché non è per niente divertente» si accigliò Phoebe.

Ridacchiai pacatamente. «Fallo se vuoi.» Sapevo che Niall non si sarebbe offeso, quindi perché non stare dalla sua parte?

Invisible [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora