Smile

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A mezzogiorno come aveva detto l'infermiera qualcuno è venuto a portarmi il pranzo.

Un'altra infermiera più vecchia dell'altra è entrata con un carrello di metallo di quelli che si vedono anche negli hotel di lusso quando ti portano il servizio in camera.

Solo che al posto di svariati piatti pieni di cibo delizioso su quel carrello vi era un vassoio con un semplice piatto di minestra. Solo a vederla mi sento male. Penso che non fosse uno dei miei piatti preferiti prima dell'incidente.

L'incidente. Da quando mi sono svegliata nessuno me ne vuole parlare.

Anche il medico ieri è stato molto vago quando mi ha domandato se ricordassi cosa fosse successo.

Ricordo molto bene come è accaduto. Quella luce accecante, i freni che stridevano, il rumore assordante al momento dell'impatto. È come se fossi lì.

Non ricordo però con chi ero, o dove fossi diretta, o magari se stavo tornando da un luogo preciso.

Non ricordo l'essenziale. I dettagli importanti.

È come se ci fosse una nube nera tutt'intorno alla mia mente.

L'infermiera che noto dal cartellino sul camice chiamarsi Molly si avvicina al letto spingendo il carrello.

Prende il vassoio e lo appoggia sulle mie gambe.

Oltre alla minestra c'è anche un bicchiere d'acqua, vicino ci sono due pastiglie strane.

'Come stai?' mi chiede. Il suo tono è gentile, un sorriso abbozzato sul suo viso segnato dagli anni.

E come al medico ieri non so dare una risposta nemmeno a lei. Non so come sto veramente. Non ne ho proprio idea.

Vede che studio le pastiglie. 'Mettile in bocca e poi mandale giù con l'acqua' dice ora più seria.

Vorrei tanto sapere a cosa servono ma, so che come l'altra infermiera di stamattina probabilmente non me lo direbbe quindi me ne sto in silenzio e faccio come mi dice.

Le metto in bocca e mando giù con un sorso d'acqua.

'Devo proprio mangiarla?' dico poi guardando il contenuto verdastro del piatto davanti a me.

Probabilmente deve avermi vista arricciare il naso perché sorride.

Dice 'certo, altrimenti non guarirai'

Perché continuano tutti a ripetere che devo fare questo o quello per guarire? Come se delle pastiglie o una minestra potessero farmi tornare la memoria.

'Torno più tardi a riprendere il piatto, e voglio trovarlo vuoto' il suo tono è scherzoso ma so che è un ordine.

Me ne sto li per un po' ad osservare quella cosa, la giro con il cucchiaio ma niente.

La voglia di mangiarla proprio non mi viene. Ormai si sarà anche raffreddata e ora sarà ancora più inaffrontabile.

Poi la porta si apre.

'Ehi' e improvvisamente non mi interessa più, perché il sorriso che ho davanti ora sarebbe in grado di farmi scordare qualsiasi cosa.

'Ehi' ripeto ricambiando il sorriso.

Remember Me | Luke Hemmings (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora