CAPITOLO 8.

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«Non si puliscono così i pennelli.» Eliott ridacchiò, raggiungendo il castano, che seduto su uno sgabello tentava di rimuovere la pittura dai pennelli.

Il corvino si posizionò dietro di lui e poggiò le mani su quelle del castano. Lucas a momenti aveva un attacco di cuore.

«Guarda, ti faccio vedere.» Le agili dita di Eliott gli sfilarono il pennello dalle mani e, con un movimento lento e costante, ne pulì le setole, rimuovendo completamente la pittura

«Devi ancora insegnarmi tante cose, Eliott.» Mormorò, rosso in viso. Eliott era a pochi passi da lui, gli stava praticamente incollato. E questo lo metteva in imbarazzo.

Lucas non si girò. Neanche quando il corvino lo lasciò alle sue faccende, per tornare a sistemare le tele.

Si rese conto di star trattenendo il respiro, perché quando Eliott si allontanò, buttò fuori un sospiro pesante.

Non capiva se fosse dispiaciuto o sollevato, del fatto che l'avesse lasciato lì, nel suo angolo di silenzio, a fare ciò che gli era stato chiesto di fare.

Eliott era così misterioso. Poche erano le volte che raccontava di se. Per la maggior parte, erano cose buffe e simpatiche. A Lucas sarebbe piaciuto conoscerlo di più. Ma sapeva di star chiedendo troppo. Infondo, neanche si conoscevano da così tanto tempo.

«Allora, io ho finito. Ci vediamo domani?» Domandò, con un sorriso, il più basso. Eliott si limitò ad annuire e ricambiare il sorriso, dandogli il permesso di lasciare la bottega.

***

«Manon, hai visto la mia maglia? Da quando hai messo i tuoi vestiti nel mio armadio, non so più dove siano finiti i miei.» Borbottò Lucas, rovistando in una delle ante del mobile.

Non ricevette risposta. Ma per fortuna trovò l'indumento e lo indossò, lasciando la camera e, dopo qualche minuto, anche l'appartamento.

Yann lo stava aspettando fuori casa sua, a braccia conserte e con lo sguardo rivolto verso la strada, dove le macchine non si preoccupavano di viaggiare a velocità forse un po' troppo elevata.

«Era ora, Lulu!» Esclamò il ragazzo di colore, dandogli una pacca sulla spalla. «I ragazzi ci aspettano al bar. Ci aspetta una bella ramanzina. Sai che ad Arthur piace la puntualità.»

Lucas ridacchiò, incamminandosi con l'amico verso il bar. Ma a metà strada, qualcosa attirò la sua attenzione. E non fece in tempo a rendersene conto, perché una mano si poggiò sulla sua spalla.

«Hey, Lucas!»

colors || eliott + lucasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora