« Hai intenzione di rimanere per un po'?» Domandò Eliott, infilando le mani nelle tasche dei jeans e dondolandosi sui talloni.
Il corvino ci sperava. Seppure dovessero rimanere in silenzio, gli stava bene tenerlo lì. Poter sentire il suo profumo, guardare i suoi occhi e vederlo muoversi.
Lucas annuì, sistemandosi la maglia sui fianchi e prendendo uno sgabello. Si accomodò, poggiando la testa sulla mano ed utilizzando quella opposta per sfiorare le setole dei pennelli.
Gli era mancato quel posto. Gli era mancato Eliott, in realtà. Ma quello era sbagliato. Doveva togliersi dalla mente quegli occhi cerulei.
Ma era così difficile.
Non era un film d'amore, non avrebbe lasciato la sua ragazza per uno come Lucas. E non c'era neanche motivo di sperarci.
Ma quel profumo che gli sfiorava le narici ogni volta che gli era vicino, non poteva proprio dimenticarlo.
Non aveva mai sentito nulla di simile. Era un profumo diverso, che non aveva mai sentito prima. L'aveva amato sin dall'inizio.
« Ho intenzione di partecipare ad una mostra, in Norvegia. » A rompere il silenzio fu il più alto. Risvegliò Lucas dai suoi pensieri, che si mise composto e lo guardò.
Non era mai stato ad una mostra. Non gli era mai interessato. Ma in quel momento, era curioso di sapere.
« Una mostra? Del tipo che.. Vai lì e guardi le opere d'arte? »
« Si, insomma. Ma io porterò i miei dipinti. » Disse Eliott, voltandosi a guardare il castano.
Lucas sorrise. Era così fiero di lui. Finalmente aveva deciso di lasciare quel bugicattolo e farsi vedere dal mondo.
« Mi sembra una buona idea, comunque. » Aggiunse il più piccolo, con un sorriso smagliante.
Eliott lo ricambiò, avvicinandosi a lui, fino a poter sfiorare le ginocchia altrui.
Ed eccolo, il profumo familiare che invase le narici del castano. Egli chiuse gli occhi per un momento, dimenticandosi di aver promesso a se stesso di non cascarci ancora.
Ma Eliott gliela stava rendendo difficile. Difatti poggiò una mano sulla sua guancia, accarezzandola con cautela.
« Forse non dovresti. » Mormorò il più basso, mantenendo gli occhi chiusi. Non era la cosa che avrebbe voluto dire, ma era sicuramente la cosa giusta da dire.
Eliott ritirò la mano, e di questo Lucas non sapeva se essere grato o meno. Ma per evitare una situazione simile, ancora una volta e per quanto gli facesse male, prese il suo zaino e guardò il corvino.
« Ci vediamo. » Furono le ultime parole. Poi lasciò lo studio di Eliott.
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colors || eliott + lucas
Fanfic«fermo così.» mormorò, il corvino. «sarà il mio più grande capolavoro.» continuò. [ N. B: per MIA scelta personale, ho deciso di omettere il disturbo di personalità di Eliott, in quanto argomento fin troppo delicato. Ho paura di non riuscire a tratt...