Non si aspettava affatto di incrociarlo per strada. Lucas pensava che il corvino si rintanasse solo ed esclusivamente nella sua bottega.
E invece eccoli lì, proprio dinanzi a lui, a sorridere ampiamente e con un braccio intrecciato a quello della ragazza che portava accanto.
Era la stessa che Lucas aveva visto in bottega. Ma non riusciva proprio a ricordarsene il nome. Insomma, era fatto così.
«Come mai da queste parti?» ebbe il coraggio di domandare il più basso, deglutendo e cercando di mantenere un colorito che si potesse ritenere almeno normale.
Di solito avvampava e trovava un modo per liquidarsi e lasciar cadere la conversazione. Ma, per un motivo a lui sconosciuto (o forse no), voleva continuare quella conversazione. E per un momento aveva dimenticato che Yann stesse al suo fianco.
E che Arthur gli avrebbe fatto la famosa ramanzina.
«Portavo Madame a prendere qualcosa da bere. Apolline è stanca ri restare in casa per ore intere.» Esclamò, Eliott, infilando la mano libera nella folta chioma scura, per darle una sistemata.
«Beh, lo stesso anche io. I miei amici, beh loro mi aspettano. Ci vediamo domani.» Mormorò Lucas, improvvisamente a bocca asciutta.
Il castano si voltò e riprese a camminare assieme al suo compagno, affondando con violenza i denti nel labbro inferiore.
Yann si era accorto che qualcosa fosse successo. Ma non parlò. Preferiva lasciare che fosse Lucas a parlargliene.
* * *
«Deve piacerti proprio tanto questo lavoro, Lucas.» Era Basile a parlare.
No, non è il lavoro.
«Finalmente hai alzato il culo da quel divano.» Aggiunse, con una risatina.
Sapessi quanto mi piace.
«Che poi, lasciatelo dire. Eliott quanto è inquietante.» Intervenì, Yann.
Affascinante, lo definirei.
«Almeno sappiamo che ti piace dipingere.» Arthur, questa volta, decise di dire la sua.
No, è lui che mi piace.
Lucas sapeva bene chi fosse lui. Ma non l'avrebbe mai ammesso a voce alta. Neanche voleva accettarlo.
Non si era mai interrogato sul suo orientamento sessuale. Ma questo per lui non era un problema. Insomma, sapeva di avere amici di larghe vedute. E la madre. Beh, alla madre importava vederlo felice.
«Sì, mi ci trovo bene. Lui è molto bravo, paziente. Insomma, mi sta insegnando ancora le basi. Ma almeno, non sono più un nullafacente!» Esclamò.
E alla fine era vero. Eliott era bravo, paziente.
Bello. Tremendamente bello.
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colors || eliott + lucas
Fanfiction«fermo così.» mormorò, il corvino. «sarà il mio più grande capolavoro.» continuò. [ N. B: per MIA scelta personale, ho deciso di omettere il disturbo di personalità di Eliott, in quanto argomento fin troppo delicato. Ho paura di non riuscire a tratt...