Cause

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Zayn ed Ellen si recarono in seguito all'accaduto sotto l'ombra della chioma di un albero.

Lei posava gli occhi stanchi sul terreno umido, aspettando il ricomponimento della voce del ragazzo troppo scossa e roca per esprimersi.

Distaccò lo sguardo da quel marrone scuro che le colmava la vista, voltandosi per la prima volta dopo minuti alla sua sinistra.

Zayn poté avvertire due occhi sul suo viso scarnato. Sbuffò.

-Zayn.- espresse non trovando altre parole adeguate al momento. Cercò la mano del ragazzo afferrandola e stringendola. Osservava le vene in risalto sulla pelle olivastra, che la attiravano parecchio. Aveva un debole per quelle mani, le guardava ogni volta come se in esse trovasse la sua forza.

Passarono altri minuti in silenzio, poi gli strinse la mano con più forza. -Se vuoi, puoi parlare e spiegarmi le tue perplessità.- abbassò lo sguardo incerta, con la sensazione che le sue parole sarebbero potute risultare fastidiose e inadeguate.

Ritirò tale pensiero quando il ragazzo le sorrise in risposta.

-Nulla.- disse semplice.

-Niall?- chiese lei, insistendo.

-Se n'è andato per la stessa causa per la quale è scappato.- spiegò cauto, come se fosse un concetto elementare da comprendere.

-Spiegati meglio.- replicò contrariata. -Perfavore.- aggiunse in modo da correggere il fare seccato.

-È scappato perché suo fratello psicopatico lo picchiava. È andato via perché suo fratello psicopatico è guarito in seguito a terapie.- spiegò molto velocemente. -Non è di questo che voglio parlare, Ellen.-

La ragazza si voltò verso di lui, ammirando sorpresa il ghigno divertito sul volto del ragazzo, quando lei si aspettava un'espressione stufa.

-Baciami.- ordinò come un capriccio di un bambino viziato.

-Perché dovrei?- sbuffò. L'orgoglio era davvero mostruoso: la portava a resistere a qualcosa che, nel profondo, desiderava ardentemente.

Il capo del ragazzo si fiondò a pochi millimetri dal viso pallido di lei. Non poté però centrare il suo bersagio, quando la ragazza spinse la testa indietro.

Sfiorò quindi con le labbra carnose il collo della sua preda, passandovi sopra prima con un tocco leggero, poi premendo con foga su di esso.

La ragazza spinse la spalla del ragazzo con un colpo insistente, quando sentì la pelle arricciarsi in pelle d'oca in ogni minimo angolo.

-Se mi credi sfogo dei tuoi piaceri, ti sbagli di grosso, Malik.- si alzò spolverando la stoffa dei jeans coincidente al suo sedere, e fece per andarsene.

I suoi passi erano svelti e risoluti, fino a quando inciampò nelle sue stesse gambe nel momento in cui Zayn la tirò per il braccio.

Caddero sulla terra fresca con sottofondo la risata divertita del moro come quella di un bambino al parco-giochi.

Acchiuffò la ragazza legandole la vita stringendola tra le sue braccia, trattenendola mentre si divincolava.

-Non ti uso per sfogare i miei piaceri.- sussurrò tanto vicino da far ribbrividire la ragazza per una seconda volta. -Solo che sei dannatamente bella. Non posso trattenermi alle tipe come te.-

Ridacchiò, mentre la ragazza continuava a divincolarsi. -Sei testarda.-

-Non è vero!- replicò la ragazza mentre si agitava. Zayn ridacchiò nuovamente.

-Ribelle.- le stampò un bacio sulla tempia.

-Ti comporti cosí tanto da dura, quando poi dentro sei miele.- le lasciò un bacio di sfuggita sulla fronte.

-Lasciami.- ruggí lei rilassando i muscoli, rassegnata ai tentativi falliti di liberarsi.

Il ragazzo, tenendola ancora per la vita, la stese su di lui poggiandole il capo sul suo addome.

-Dammi un bacio e ti lascio.-

-Sei testardo quanto me, Jawaad.-

-So che lo vuoi.-

-No.-

-Sì.-

-Insisti pure, fallirai miseramente.-

-So che un bacio lo desideri quanto me.- i lineamenti del ragazzo non perdevano nemmeno un attimo il ghigno in cui erano mutati.

-Non è affatto vero.- mentì. Lasciò però trasparire un accenno di incoerenza alle sue parole quando afferrò il mento del ragazzo tra due dita e affondò le proprie labbra sulle sue.

Il tempo sembrava non scorrere per l'indeterminata durata di quel bacio.

-Hai tradito la tua testardaggine, Len.- la prese in giro bonariamente mentre si passava un dito sul labbro inferiore.

-Non è vero.- scherzò ridendo sottomessa.

-Rieccocci.- ghignò, poi si fece serio. -Len.-

-Ellen.- lo corresse.

-Len.- la ignorò sovrastandola. -Dobbiamo andarcene da qui, da questa montagna. Non è più un posto sicuro.- sussurrò guardandosi intorno. -Ci attarderemo qui solo per una o due settimane, scegliendo con cura la prossima meta. Non voglio rischiare danni, stavolta. Adesso che sento di doverti tenere al sicuro.- parlava in modo fitto mentre la ragazza lo osservava noncurante, scorrendo sulle sue parole senza trovarne un senso. Aspettava solo che terminasse.

-Okay, ma per il momento baciami.-

Le loro labbra si scontrarono nuovamente, le loro lingue si incontravano. Si pungevano coi denti a vicenda. A tempo indeterminato, come fosse l'unica cosa che avesse importanza. Sovrastavano oceani di problemi con quattro mani e con due paia di labbra.

SWEETNESS

Che dolci che sono i nostri protagonisti.

Non trovate?

Mi è piaciuto molto scrivere questo capitolo, davvero.

Spero che lo gradiate anche voi come l'ho gradito io.

Cosa vi aspettate dai prossimi capitoli?

Rispondete, ci tengo.

Vi faccio anche una domanda personale: una vostra dote? Un qualcosa che vi piace particolarmente fare?

Beh, io amo scrivere, spero di pubblicare un libro in futuro, è uno dei miei sogni.

Adesso vado, rega, grazie di tutto.

Alla prossima.

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Wanted || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora