Cosa? Come diavolo è possibile?
Mi riavvicino alla mela , e questa volta , in un lampo , la afferro.
Gli angoli della mia bocca si alzano in un piccolo sorriso.
Ho una fame che divorerei qualunque cosa.Mi alzo delicatamente , sensa creare alcun rumore; Alzo lo sguardo, davanti a me ci sono 3 strade: una a destra, una al centro ed una a sinistra.
Nella mia testa sorgono molti dubbi.
E adesso quale scelgo?Mi avvicino alle tre strade a passo lento, guardandole attentamente.
Sono tre viali , uguali all'apparenza, completamente sommersi da alberi di qualunque tipo.
Il fondo non si vede, sembrano vie infinite , che non portano a nessuna destinazione, che continuano come in lup.Guardo per terra, per vedere il terreno più agevole.
E qualche passo davanti ai miei piedi lo vedo.
Un bigliettino piegato in quattro.Se prima ero stranita ora lo sono di più.
Lo afferro , con la mano tremante, come se da questo bigliettino trovato in mezzo al bosco , determinasse la mia vita.
Inizio ad aprirlo , piano , piano.
Rigiro l'ultima piegatura, ed inizio a leggere.
Non capisco.
Non è possibile.
Come fa a sapere che sono qui?
Chi è che sa che sono qui?Mille domande affiorano nella mia testa. Sento la testa scoppiare , troppe domande, zero risposte.
Inizio a seguire il bigliettino , o meglio, la sua indicazione .
Non so che fine farò , ma non ho altra scelta , non saprei lo stesso dove andare.'Se a casa vuoi arrivare.
A destra devi andare.
Se la morte vuoi attirare.
A sinistra devi andare.
Se sempre vuoi camminare .
Dritto devi andare.'******
*****
Una settimana dopo
L'ultima campanella è suonata, ed io insieme ad altri studenti, sto per uscire da questo inferno chiamato scuola.
Lo so, è banale chiamare la scuola inferno, tutti la chiamano così, ed è altrettanto banale il modo in cui io abbia passato queste ultime giornate.Sono troppo monotona per i miei gusti. Non lo sono mai stata.
Allungo la mano verso la maniglia della porta che divide la libertà dalla scuola, ma un'altra mano mi precede.
" scusa non era mia intenzione spaventarti"
Mi volto, un ragazzo molto carino con gli'occhi sul grigio e dei capelli biondi troppo e dico , troppo chiari .
"Tranquillo non mi hai spaventato"Vado per andarmene ma il mio polso viene afferrato, mi scaraventa contro il muro del corridoio senza preoccuparsi dalla mia schiena dolorante.
"Non vai da nessuna parte dolcezza"
"Che cazzo vuoi!?" Rispondo acida
Il suo sguardo maligno si posa sui miei occhi , probabilmente rossi ora per la rabbia .
Mi sono gia abbasata alle botte di mio padre , non mi abbassero anche ai suoi luridi comandi."Devi solo stare tranquilla, e non incazzarti"
Ok .tra due secondi questo e morto.
"Ok, biondo ossigenato, se non ti levi adesso dalla mia vista , iniziero sul serio ad incazzarmi, e fidati, che se mi incazzo , finisci male , ma molto male"Sto stronzo, inizia a ridere , ma proprio di gusto.
Ok signori e signori , diamo inizio all'inferno.Afferro i suoi capelli biondo cenere con la mano destra, piazzo la mia gamba davanti alle sue e sporgendo la mano che si trova sui capelli dello stronzo, verso il muro , cade.
La sua testa va a scontrarsi con il muro , cade in preda al dolore
"Stronza questa me la paghi"
Si lamenta con una mano sulla fronte che perde sangue."Impari a metterti contro di me ossigenato del cazzo"
***
Forse qualcosa dentro di me sta cambiando, forse è solo la mia immaginazione , o forse e la pura verità.
Mi sento diversa, mi sento più forte.
Nessuno riuscirà mai e poi mai a scolpirmi.
Sono cambiata parecchio in questi giorni, non sto parlando molto con qualcuno e se parlo litigo solo.Non ho più visto Esteban e Cameron prova di tanto in tanto a scusarsi, ma lo liquido molto facilmente.
Mio padre è sempre più ubriaco e molte volte violento. Non so fino a quanto durerà questa fase spero poco perchè non mi piace affatto.La mia situazione al momento non è delle migliori, non credo che lo diventerà, oramai non ci spero più tanto, ho perso tutte le mie speranze.
Mi rimanee solo me stessa, devo essere forte , così che neanche una debolezza si invaghisca di me.
Mai.Molte persone non riesco a tenere tutto dentro, forse mia madre non riusciva a tenersi tutto dentro, qualunque cosa si tenesse dentro , era fortissima.
Oggi voglio andare a trovarla e da un po' che non ci vado.
****
Sono nella strada che porta al cimitero.
Un brivido di freddo attraversa la mia schiena e mi stringo nella mia ferlpa nera , un po' più grande rispetto la mia taglia normale."Hey ciao , è da tanto che non ti vedevo Rachele!?"
Spazio Tsukiko
Eccoci con un nuovo capitolo
Questo è un capitolo di passaggio ma nei prossimi ci saranno un po' di colpi di scena.
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Il mio riflesso nei tuoi occhi...EstebanFrigerio
Fanfic[COMPLETA] Rachele una giovane studentessa di seconda liceo vive una vita piuttosto compliacata dopo la morte di sua madre. il padre, sempre fuori casa, non calcola più la figlia e a tutto ciò si aggiunge lui... il nuovo arrivato a scuola Esteban, ...