Si ricomincia.
Nuovo giorno.
La sveglia suona come ogni mattina.
Mi alzo dal letto come uno zombie , e poggio i piedi per terra.
Il pavimento è gelido , non so se odiare o amare questa senzazione.Non vi è mai capitato di non saper scegliere?
Di sapere, ma di far finta di non sapere?Io non saprei scegliere,
Non saprei dire se questa sensazione mi piace o no.
Comunque la mattina continua.Esco di casa e mi dirigo alla fermata, che stranamente sembra deserta.
Camminando ammiro tutto quello che mi circonda , case , chioschi e giardini , guardo le persone
Alcune sorridono altre sembra stiano pensando , o magari sono solo stanche come me.Mi incuriosisce sapere che anche loro hanno una storia da scoprire, se io potessi ascolterei tutte le loro storie , partendo dal loro passato, fino ad oggi.
Vorrei solo sapere se adesso sono felici , o se combattono con loro stessi.
Incrocio lo sguardo con un ragazzo, in un parco, con delle cuffie a coprigli le orecchie.
Continua a fissarmi ed io non mollo la presa sul suo sguardo,
sembra come se volesse scoprirmi con lo sguardo.Arrivo alla fermata proprio mentre il pullman sta arrivando.
Che culo
E sì.
Metto le cuffiette ed entro.Guardo le persone all'interno dell'autobus che alla fine sono sempre le stesse,
E mi siedo al solito posto.
Non riesco a togliermi dalla mente la faccia di quel ragazzo.
Così dura ma allo stesso tempo rassicurante, chissà a cosa pensava guardandomi.****
Arrivo a scuola in anticipo, strano ma vero.
"Hey"
Cameron spunta da dietro di me e mi stringe forte in un abbraccio.
"Ciao Cameron"
Lo saluto con poca voglia, daltronde sono le 8 del mattino , che felicità dovrei esprimere.La campanella suona ed io come almeno 1500 studenti ci incamminiamo verso l'entrata di questo carcere minorile chiamato scuola.
Entro in classe, questa mattina ho fisica,
Due ore...
Che palle.
Mai fu usata parola migliore per descrivere le tue giornate.
Coscienza del cazzo.Mi siedo all'utimo banco vicino alla finestra sperando che nessuno si sieda vicino a me, ma a quanto pare lassù mi odiano.
Frigerio in tutta la sua voglia di vivere si siede vicino a me senza ne salutare ne chiedere il parmesso.
"Frigerio il posto è occupato!"
Mento.
"Da chi?"
"Da jimmy"
Invento un nome, che fa pure schifo.
"Ma non abbiamo nessuno in classe che si chiami jimmy e anche se fosse sarà costretto a spostarsi , non leggo in suo nome sul banco"
Mi giro incazzata e guardo fuori dalla finestra.
In realtà sono un po' divertita dal suo comportamemto , ma non lo ammetto.*****
"Allora ragazzi, dato che tra 3 settimane ho intenzione di fare le medie per in primo quadrimestre e a tutti manca almeno un voto, ho deciso di fare un lavoro a coppie"Tanti mormorii si espandono nella classe, tutti negativi ovviamente
" ognuno di voi starà con il proprio compagno di banco, il lavoro è da consegnare e presentare tra 2 settimane , ognuno di voi scelga un capitolo del libro fatto fino ad adesso ed esponetelo con presentazione power point"
"Domande?"Nessuno risponde.
"Potrei cambiare compagna?"
Il moro prende parola e solo ora...realizzo.
Cazzo, sono in coppia con lui.
"Si ha ragione possiamo cambiare?"
Lo incoraggio"Assolutamente no"
"Ma-"
"No punto. Alla prossima ragazzi buona giornata"
La campanella suona.
Ed io sono più incazzata che mai,
Di sicuro dovrò fare tutto io, ma non lo permetterò."Frigerio alle 16 a casa mia non fare tardi" con questa frase esco dalla classe per dirigermi in palestra...mi sono già rotta il cazzo.
****
Scusate il ritardo spero di aggiornare presto
Tsukiko
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Il mio riflesso nei tuoi occhi...EstebanFrigerio
Hayran Kurgu[COMPLETA] Rachele una giovane studentessa di seconda liceo vive una vita piuttosto compliacata dopo la morte di sua madre. il padre, sempre fuori casa, non calcola più la figlia e a tutto ciò si aggiunge lui... il nuovo arrivato a scuola Esteban, ...