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Entro in casa e subito mi pervade un calore accogliente,
Mi sento finalmente a casa.

Credo  che mi faccia bene
Non so cosa di preciso
Ma so che qualcosa qui dentro mi fa stare bene.

Sento il peso che avevo sulle spalle diminuire ora che Esteban sa la mia storia, mi ha ascoltato senza mai fermarmi se non per chiedere spiegazioni.

"Cosa vuoi mangiare?"
La sua voce mi interrompe.
Che cosa voglio mangiare?
Ho fame, ma cosa voglio mangiare?
Il mio intestino brontola e questo mi fa capire che se non faccio colazione ora rischio di collassare.

"Faccio io?"
"Si" rispondo alla domanda con tono sconfitto.

Non mi so neanche decidere sulla colazione.

***

Guardo Esteban che mi prepara la colazione.
È girato di schiena e riesco a vedere perfettamente i suoi muscoli lavorare, si muovono coordinati.
E come se stessero danzando.
Un ritmo lento ed eccitante.

Ok stop.
Distolgono lo sguardo ma vengo interrotta.
"Ho finito"

Vedo arrivare sul tavolino davanti al divano un piattino con sopra una meraviglia.PANE E NUTELLA.

"Grazie mille Este"
Mi compare sul viso un sorriso tenero quasi invisibile.
Non so se lui abbia notato la mia espressione cambiare, spero di si.

"Ho visto che mi guardavi prima"
Quasi mi strozzo
"N-non è vero"
Sto balbettando
"Rachele sappiamo entrambi che mi hai guardato tutto il tempo"
"Pensala come vuoi"

Non ho ancora alzato lo sguardo su di lui.
Si sta mettendo davanti a me in piedi sul divano.
Mi sento in imbarazzo.

Sento il caldo  he inizia ad invadere il mio corpo e credo di star diventando un peperone.

"Rachele"
"Mh?"
Ha il tono di voce basso quasi sussurrato
Mi piace questa voce.

"Guardami"
Non è rude o imperativo l'ha detto in un modo così calmo
Alzo lo sguardo ed incontro quelle meravigliose perle nere.
Emettono una luce diversa.

"Si?"
Parlo piano come se avessi paura di rovinare il momento,
Ho paura
Ho paura dell'effetto che provoca al mio cuore
Quello sguardo
È una cosa assurda.

"Rachele scusa, ma..."
Parla piano. lo  sento così poco.
"Vorrei... fare una cosa"
Si avvicina al mio viso con cautela.

Ha paura
Lo leggo nei suoi occhi
Ha paura di toccarmi
Ha paura di ferirmi
Ha paura di fare le cose sbagliate
Ha paura di quello che posso dire
Ha paura di come posso reagire
Forse pensa che io scappi
Ma non ha capito proprio nulla,
La sua paura è talmente esagerata che non ha pensato minimamente se anche io, avessi le stesse paure.

"Cosa?"
Non stacco lo sguardo
Il suo cade sulle mie labbra
Io mio cade sulle sue
E tanto vicino forse troppo vicino ma,non voglio preoccuparmi delle conseguenze.

"Posso?"
Questa parola esce come un sussurro dalle sue labbra troppo vicine alle mie.
Ma la domanda è:
Posso davvero rifiutare?
Credo che la risposta sia negativa

Faccio combaciare le nostre labbra.

Niente di volgare niente di meccanico semplicemente un bacio.
Che ha racchiuso la risposta alla domanda.

Il mio riflesso nei tuoi occhi...EstebanFrigerioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora