Una bambina e un bambino corrono in un parco.
« Aspettami!» grida il bambino.
La bambina si mette a ridere quando il bambino la raggiunge.
« Sono più veloce! Sono più veloce!» dice la bambina.
« Dai T/n, facciamo un altra gara.»
« Ok, Yoongi. Ma tanto ti supero ancora.»Mi sveglio col sorriso sulle labbra. È da giorni che non sogno altro. È l'ultimo ricordo che ho di Yoongi. E ora sto per rivederlo. Guardo fuori dal finestrino e vedo Seoul sotto di me. Difficile immaginarsi che ora vivrò qui.
A proposito, io mi chiamo T/n T/c, ho diciassette anni e vengo Da Daegu.
Yoongi è, o meglio era, il mio amico d'infanzia. Si è trasferito da Daegu a Seoul quando entrambi avevamo tre anni. È da allora non l'ho più rivisto. In più sono stata all'estero con mio padre per dieci anni. Lui è a capo di un industria piuttosto importante, e doveva spostarsi per lavoro in Italia, perché è da lì che mio padre viene. Siamo tornati due anni fa, e poi mia madre ha deciso di accettare un lavoro a Seoul, e dato che io e papà non volevamo lasciarla sola, abbiamo deciso di trasferirci tutti insieme. Oggi vedrò per la prima volta la mia nuova casa. L'ho già vista in foto, e sembra abbastanza grande. Ma la cosa di cui sono più felice è che potrò finalmente rivedere Yoongi. Anche se potevo già farlo prima, non riuscivo mai a capire come trovarlo. Dopotutto avevo cinque anni. E dopo il trasferimento in Italia mi sono scoraggiata. Ma ora sono decisa e sicura che lo troverò. So che quando lo vedrò lo riconoscerò subito. O almeno lo spero...Mezz'ora dopo sono in piedi vicino a mia mamma fuori dall'aeroporto. Aspettiamo il tassista. Quando arriva carica la mia valigia in auto e partiamo.
« Tesoro, sei contenta di vivere qui?» mi chiede mamma.
« Certo che sì. Non vedo l'ora di visitare la nuova casa e di andare a trovare Yoongi.» dico entusiasta.
« Oh certo. Ma temo che prima dovrai trovare il suo indirizzo.»La macchina si ferma davanti una casa. Una grande casa. È molto più grande di come lo sembrava sulle foto. È una villa!
« Benvenute nella nostra nuova casa.» dice mio padre accogliendoci a braccia aperte. Dopo averci fatto un giro della villetta, vado in camera mia. È molto spaziosa, con un grande letto, un bagno, un divano con una tele (un po' esagerato, forse), una scrivania e alcuni altri mobili. Per terra ci sono diversi scatoloni. Vado verso uno di loro dove ho scritto sopra con un pennarello "Fragile! Non aprire!"
Lo apro e tiro fuori le cose per me più importanti. Il mio diario, un album di foto di famiglia, uno scrigno con dei gioielli, una lettera che mi ha scritto la mia migliore amica in Italia, una foto di me e Yoongi (da piccoli) e un piccolo pupazzetto di un gatto che mi ha regalato lui. Queste cose mi sono mancate così tanto, anche se le ho abbandonate solo per due mesi. Inizio a sistemare le cose che ho tirato fuori e poi continuo con gli altri scatoloni. Quando ho finalmente finito, mi siedo sul divano col computer e apro il browser di ricerca.
Digito "Min Yoongi"
Ci sono molti risultati. La maggior parte parla dell'industria del padre di Yoongi, che è molto grande, anche se molto più piccola di quella di papà. L'unico articolo che mi aiuta è uno che dice che il padre di Yoongi ha sponsorizzato la scuola di suo figlio. E quel figlio frequenta una scuola privata, che fortunatamente è la stessa scuola che frequenterò io. Boom. Ora non ho più bisogno di cercare l'indirizzo di Yoongi. Dopodomani lo vedrò a scuola.
Mia mamma mi ha detto che se voglio posso iniziare le lezioni una settimana dopo il nostro arrivo, per riuscire ad abituarmi un po'. Ma ora non ci penso neanche. Sono così felice che corro subito al piano di sotto e lo dico a mia mamma. Lei sembra un po' annoiata che non parlo d'altro che di Yoongi, ma comunque sembra contenta, so che temeva che ci sarei rimasta male se non l'avessi trovato.Mi trovo davanti alla mia nuova scuola. Se la mia casa era molto grande, questa scuola è enorme. Quando entro dalla porta, so già che mi perderò, malgrado ho già ottenuto gli orari.
« Ehi, tu!» dice una voce dietro di me.
Mi giro e mi trovo davanti quattro ragazze. Quella che ha parlato è quella più alla moda delle quattro, in più ha i colpi di sole rosa nei capelli scuri, e gli occhi sono di un azzurro innaturale, tanto che deve portare le lenti a contatto. Le tre ragazze dietro di lei saltano meno all'occhio. Una ha due treccine con le punte bionde, una ha i capelli sciolti e gli occhiali e l'ultima ha la frangetta.
Immagino subito che è una di quelle troiette con il suo gruppetto.
« Sei quella nuova, vero?» dice, e senza attendere una risposta continua:
« Io sono Mona, e loro sono Cristy, Seulgi e Ellie.»
Fa un gesto a caso dietro di se, come se non sapesse distinguere le sue amiche.
« Tu invece come ti chiami?» aggiunge.
« T/n T/c.» rispondo. Non mi va affatto di dire "piacere".
« Bene, T/n. Io sono la ragazza più popolare di questa scuola, quindi se lo vuoi essere anche tu ti conviene essere mia amica.»
« Ah, si?» chiedo.
« Sì. E se vuoi essere mia amica devi solo seguire tre regole.»
« Cioè?»
« Allora, visto che sono la leader del gruppo (pausa drammatica) ti conviene seguire alla lettera queste regole» dice Mona.
« Prima regola: non contraddirmi, se vuoi farmi notare una cosa stai attenta a come la dici. Se dovesse succederti di litigare con me sei Tu quella che si deve scusare. Se esci dal gruppo ti fai una nemica. Tutto chiaro fino a qui?»
« Ehm, sì?» rispondo insicura. So già adesso che non voglio entrare in quel gruppo, ma forse le altre regole non sono così ridicole.
Mona continua:
« Seconda regola: non provare a non coinvolgermi nelle tue azioni che hanno a che fare con il gruppo, a parte se si tratta di una festa a sorpresa o qualcosa di simile.»
« Ok, e la terza regola?»
Questa persona mi sta facendo sempre più schifo.
« Terza regola: stai lontana dai Bts.»
« Lontana da chi scusa?» chiedo.
« I Bts. Non hai letto la pagina della scuola?»
Si mette a ridere e prosegue.
« Sono i sette ragazzi più popolari della scuola. La band scolastica, per la precisione.»
Mi sto stufando. Vorrei andare a cercare Yoongi.
« E perché dovrei stargli lontana?»
« Beh semplice.» dice Mona. « Loro sono MIEI!»
« Scusa, ma se sono sette puoi stare solo con uno di loro.» le faccio notare.
« Ehm, regola numero uno. Ma ti perdono perché non sei ancora nel gruppo. Comunque, è molto difficile farsi notare da loro, ma alcune di quelle sfigate ci riescono. Quindi voglio essere sicura di poter stare con almeno uno di loro.» dice la ragazza passandosi una mano tra i capelli.
« Ok, e come si chiamano questi ragazzi, così posso stargli lontano?»
Lo dico in un tono sarcastico.
Ma Mona non sembra accorgersene. Semplicemente inizia a parlare.
« Allora, si chiamano Seokjin, Namjoon, Hoseok, Yoongi, Jimin, Jungkook e Taehyung. Sono tutti bellissimi.» dice. Forse mi sbaglio, ma sembra che ha sbavato.
« Aspetta, qual è il quarto nome che hai detto?»
A queste parole il suo sorrisetto scompare.
« Yoongi? Ah, lui è il mio preferito. Solo che è così chiuso... Perché?«
« Non ha importanza, ho capito male.»
Perché l'ho detto? Dopotutto non mi interessa fare parte di quel gruppetto. Non voglio essere come Cristy, Seulgi e Ellie, che farebbero di tutto per essere popolari, persino essere agli ordini di quella vipera. E se il Yoongi della band scolastica è il mio Yoongi, allora mi rifiuto di stargli lontana.
« Allora, che ne dici? Ragazze popolari o sfigati? Dai, vieni, più siamo meglio è.»
« Grazie dell'offerta, ma non mi serve una troietta come amica che quando dice "noi" intende dire "io e le mie schiave".»
Mona mi fulmina con lo sguardo e le sue guance arrossiscono mente le ragazze dietro di lei ridacchiano.
« Ma...ma come osi?»
« Chi osa ottiene. Ciao ciao, e salutami i Bts. Ah, è vero, è difficile farsi notare»
Ora mi sento un sacco figa, non mi accorgo nemmeno che Mona mi urla dietro «Avrà delle conseguenze!» mentre mi allontano.Ciao a tutti e rieccomi. Ecco il primo capitolo della storia. Ci ho messo tutto il mio impegno e spero con tutto il mio cuore che vi piace. I purple U💜
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I don't know who I am (Suga x reader)
FanfictionT/n, una diciassettenne di Daegu si trasferisce a Seul dove spera di incontrare un suo amico d'infanzia che si è trasferito quando entrambi avevano tre anni. Dopo non essere riuscita a trovare il suo indirizzo scopre che lui frequenta il suo stesso...