T/n's pov
Mona è in piedi e mi sta guardando, io sono rannicchiata sotto a un lavandino. Singhiozzo, mi fa male tutto, soprattutto il mio fianco, perché prima quando Yun-ah mi ha spinta per terra ho sbattuto contro lo spigolo del lavandino.
« Spero che ti sia da lezione, e che te lo ricorderai per sempre.» dice Mona con un sorrisetto poco rassicurante.
« Tu sei solo un verme, un piccolo verme, e non ti avvicinerai più a lui!»
Aggiunge, e io non so che fare. E se mi picchiano ancora? Potrebbero esserci dei danni permanenti. E poi fa tutto così male.
« E sappi che se proverai anche solo minimamente a farlo sapere a un maestro o i tuoi genitori, allora racconteremo loro la bella storia che mi sono inventata.» aggiunge dopoo un poio di secondi di silenzio.
« Dirò che ti sei ingelosita perché ho flirtato con Kookie, e che volevi aggredirci, ma che poi sei caduta quando ti ho spinta via per difendermi. E che non l'abbiano detto a nessuno perché mi spaventavi. Bella idea, no?»
Poco dopo sento che tutte escono. Cerco di alzarmi in piedi, o almeno di mettermi seduta, ma sento subito male al fianco, così sto rannicchiata lì dove sono. Poi noto il mio telefono a pochi centimetri da me è che la chiamata è ancora in corso.
« Aiuto.» dico con un fil di voce, e poi vedo il nome sul display. Yoongi.
« T/n. Dì dove sei, ti stiamo cercando!» mi risponde la sua voce. Riesco a dirgli con voce tremante che sono nei bagni delle ragazze del secondo piano. Due minuti dopo...o almeno sembrano due minuti...la porta si spalanca. Non riesco a vedere la persona se non giro la testa, e penso se dovrei provare ancora ad alzarmi, ma tutte le mie riflessioni fuori luogo vengono interrotte da qualcuno che mi solleva dolcemente.
« Yoongi?» sussurro, sperando che mi abbia sentita.
« Shh, tranquilla, ora ti porto in infermeria.» risponde Yoongi.
« No.» dico un po' più forte « Non posso. Mona si è...inventata una storia...e probabilmente i maestri crederebbero a lei. Anche...se gli allievi sanno com'è, i prof la ritengono...un angioletto.» dico e Yoongi risponde:
« Ma hai bisogno di aiuto.»
« E se la portassimo a casa tua?» propone Hoseok, che si è aggiunto poco fa.
« Non c'è nessuno.»
« Sì è vero. Per te sarebbe ok T/n?» chiede Yoongi.
Annuisco e Loi mi mette per terra in piedi, forse perché non riusciva più a portarmi, o forse perché se qualcuno ci vedesse così si farebbe qualche domanda.
Mi aiutano ad uscire dalla scuola sostenendomi con le loro braccia. Al piano terra incontriamo gli altri, e Jin subito corre a prendere la sua auto.
Avete mai provato ad entrare in otto in una macchina normale? È piuttosto difficile. Uno sul sedile del conducente, due su quello del passeggero, tre sui sedili dietro e due nel baule. Anche se sembra impossibile, ce la facciamo. Arrivati davanti a casa di Yoongi mi fanno uscire dall'auto cercando di non farmi male. Infine Taehyung mi porta in braccio fino in camera mia di Yoongi e mi sistema sul letto.
« Aspettate...quello è sangue, dice Jimin indicando il fianco. Ora sono in panico, c'è persino del sangue e non va affatto bene. I ragazzi mi disinfettano la ferita, poi me la bendano, in modo che possa fare la doccia senza che mi faccia più male di quanto ne sento adesso. Dieci minuti dopo esco dal bagno con addosso una felpa e dei pantaloni del training di Yoongi.
« Va meglio?» chiede Namjoon.
« Sì, abbastanza.» dico e mi trascino di nuovo in camera. Ora noto quanto tutta la casa è grande. Già la mia è molto grande ma questa sarà quasi il doppio. I ragazzi dopo un po' decidono di andare a casa e di lasciarmi da Yoongi per un po', prima che possa andare a casa mia, ma prima mi tolgono le bende e mi mettono un cerotto grande, la ferita è più piccola di quanto sembra.
« Ahm, cosa vuoi fare?» chiede Yoongi dopo un po'.
« Non lo so.» dico. Tutta questa situazione è imbarazzante, anche perché Yoongi ha capito che è per quella foto che sono stata picchiata.
« Che ne dici di ridurre la tensione? Facciamo un gioco: io racconto una cosa imbarazzante della mia vita, poi tu. Chi dice quella più imbarazzante vince.»
Non so se è una buona idea, ma posso pur sempre dire le cose poco imbarazzanti e far vincere lui.
« Ok. Inizio io. Da piccola..ero innamorata di Doraemon!»
« Come?!» dice Yoongi con un sorriso stupito. Mi fa piuttosto ridere.
« Sì, ho persino organizzato un matrimonio! Con nessuno, ovviamente, ma shhh.» dico e ci mettiamo a ridere.
« Non me lo aspettavo, davvero. Ma ora tocca a me! Vediamo un po'...ecco, quando avevo quattordici anni volevo a tutti i costi tingermi i capelli. Mia madre ha detto che era ok, ma me li tingeva lei. Ho detto ok, e che volevo il grigio, e l'ho anche anticipato ai miei amici, ma mia madre ha comprato la tinta rosa perché il grigio secondo lei era "triste e noioso".»
Adesso tocca a me ridere.
« Non sei serio vero?» faccio fatica ad immaginarmelo coi capelli rosa, ma infine Yoongi mi mostra una foto che gli ha scattato la madre.
È buffo, ma contemporaneamente super cute.
« E dovetti tenermi quel colore per più di un mese. È stato orribile.» dice chiudendo gli occhi e ricordandosi senza dubbio il seguito della storia.
« Tocca ancora a me, quindi...
Una volta il ciclo mi è venuto in classe. Ti prego non indagare, non voglio neanche ricordarmelo.» dico con una smorfia.
« Ah ok.» dice Yoongi per tutta risposta, vedo che è leggermente imbarazzato.
« Io da piccolo avevo un'amica immaginaria e ho creduto fino alla sua esistenza fino a che mi sono trasferito a Seoul.»
Mi immobilizzo. E se fosse quel che penso?
« A-aspetta, hai detto amica immaginaria?»Due capitoli in pochissimi giorni...amatemi!
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Ciao~♥️
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I don't know who I am (Suga x reader)
FanfictionT/n, una diciassettenne di Daegu si trasferisce a Seul dove spera di incontrare un suo amico d'infanzia che si è trasferito quando entrambi avevano tre anni. Dopo non essere riuscita a trovare il suo indirizzo scopre che lui frequenta il suo stesso...