"Hope! Vieni subito qui". Urla mia madre dall'altra parte della casa. Che avrò mai combinato questa volta? Forse si è accorta che mancano un bel po' di dolci giù in cantina, anche se spero vivamente di no."Arrivo" le rispondo a mia volta scendendo le scale e facendo attenzione a non schiacciare Alaska , il mio gatto.
Come non detto, il mio piede va a contatto con qualcosa di veramente morbido facendomi scivolare e infine cadere giù per le scale.
"La solita idiota" mi deride mio fratello maggiore Cameron, mentre si sistema il suo ciuffo ribelle.
"Smettila di ridere Cameron e aiutami""Va bene va bene ma non guardami così" mi risponde ridendo.
"per caso vuoi che ti ricordi quello che hai fatto ad Alaska la scorsa settimana?" Gli ricordo mentre mi massaggio il mio povero fondoschiena."Non è colpa mia se quel gatto è stupido".
Solo a ricordare l'accaduto di una settimana fa mi viene da ridere.
Cameron, aveva appena finito di vestirsi per andare ad una delle sue solite feste, e nostra madre gli aveva chiesto gentilmente di mettere tutti i vestiti a lavare nella lavatrice. Dato che era di fretta non ha controllato se ci fosse Alaska dentro, non so per quale motivo quel gatto, ormai obeso utilizzi la lavatrice come una seconda casa, quindi ha buttato il bucato all'interno, soffocando la povera palla di pelo, e infine l'ha accesa.
Ovviamente vi starete chiedendo come quel gatto sia ancora vivo.
Sono scesa in lavanderia per controllare se Cameron avesse fatto bene il suo lavoro, ma ad un certo punto ho iniziato a sentire la lavatrice miagolare ma dato che quest'ultime non miagolano ho capito quello che mio fratello aveva appena combinato.Quel gatto devono farlo santo!
"Hope!" intanto mia madre continua a chiamarmi.
"arrivo, un secondo".
Ma prima di andare scompiglio tutti i capelli di mio fratello e scappo.
Appena varco la soglia della cucina incontro gli occhi di mia madre, un grigio scuro, segno che è davvero arrabbiata.
Questa volta l'ho combinata grossa, e non penso siano i dolci scomparsi.
"Dove sono le chiavi della mia macchina? Le sto cercando da un quarto d'ora e a quanto ricordo sei stata tu l'ultima ad usarla". Mi minaccia con un mestolo.
Okay bene, non posso mica dirle che mi sono cadute nel tombino davanti a casa.
"Le avrò lasciate di sopra , ora te le porto" le dico la prima cosa che mi passa per la testa, per poi uscire fuori dalla cucina.Corro al piano di sopra, e inizio a cercare nei cassetti la doppia copia di quelle chiavi sperando che mia madre non si accorga di nulla.
Dopo svariati minuti le trovo nel cassetto dei calzini , e se ve lo starete chiedendo, no, non so cosa ci facciano lì.Ritorno giù, le lancio le chiavi, che prende al volo e infine mi butto sul divano prendendo Alaska tra le braccia.
Inizio a cercare qualcosa di interessante in televisione, e alla fine la trovo! Un interessantissimo documentario sulle foche, era l'unica cosa guardabile."Cameron!" Inizio a chiamare mio fratello.
Dopo svariate urla, scende.
"Che vuoi" mi chiede con il viso assonnato.
"Mi potresti fare un po' di compagnia, che questo documentario è noioso" Gli chiedo con nonchalance.
"Ad una condizione" stranamente non mi ha tirato qualcosa in faccia.
"Quale?" Domando.
"Mi devi fare i grattini" e ti pareva!"Cosa? Per caso ti stai trasformando in un gatto?" Lo prendo in giro, e subito dopo si butta sul divano con la delicatezza di un bisonte.
Cameron è il tipo di fratello che tutti vorrebbero.
C'è sempre stato per me, sia nei momenti felici sia nei momenti bui. mi consola, mi sta accanto anche quando la mia voglia di vivere è pari a zero, e infine è iperprotettivo nei miei confronti e lo è sempre stato fin da piccolo.
Ha gli occhi di un grigio chiaro come i miei , che abbiamo preso da nostra madre, mentre i capelli, di un castano chiaro da nostro padre.
Io a differenza loro li ho marroni come l'autunno, ereditati da mia madre.Cameron ha ventidue anni e solo due anni fa ha iniziato a lavorare nella stessa azienda dei nostri genitori, invece io ne ho venti e dopo quest'estate comincerò a frequentare la Blue Water High, ovvero l'accademia per surf, il mio sogno nel cassetto.
Mio fratello esteticamente è un bel ragazzo, alto più o meno un metro e ottanta, io invece dono più bassa di lui di qualche centimetro, insomma, non sono né alta né bassa, una via di mezzo.Siamo nati a San Francisco e cresciuti qui a Oceanside, una città situata nella Contea di San Diego, in California, ormai conosco tutte le sue strade a memoria.
Disse colei che perse la via di ritorno solo poche settimane fa
È stato solo un triste e semplice equivoco.
Tu lo chiami 'un semplice equivoco' io lo chiamo 'non avere il senso dell'orientamento'
Mentre sono concentrata a dialogare con la mia coscienza, non mi accorgo che ormai Cameron sta dormendo beatamente sulle mie cosce, e intanto della della saliva sta tranquillamente colando dalla sua bocca, quindi mi sbrigo a tirare dalla tasca del mio pigiama a pois un fazzoletto per poi pulirmi la coscia dall'evasione di quel liquido.
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Spazio autrice
Buongiornoo, è la prima volta che scrivo seriamente qui su Wattpad. Avevo si e no tredici anni quando conobbi quest'applicazione, iniziai a scrivere un libro senza serietà, era solo un passatempo.
Ora invece vorrei impegnarmi a continuare questa storia.❤
Byeee♥♥
-Sarah
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my storm [#Wattys2019]
AkčníHope Parker, capelli lunghi bruni e degli occhi grigi come la luna; Per vent'anni è stata circondata da persone che le nascondono tante brutte verità. Scoprirà presto cose che non avrebbe mai voluto che fossere parte della sua vita, ma si sa, nessun...