1 | la proposta

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Sono tranquillo sul mio divano a guardare il mio show preferito: Junior Masterchef.

*sulla TV*
Alessandro Borghese: questa torta...mi piasce, voto nove
Bambino: grazie signor Borghese!!

"Oh sì! Sono il miglior giudice del mondo! Peccato che sia finito Masterchef..."
Sto pensando quando il telefono squilla, così lo prendo e vedo chi è.
Numero sconosciuto, c'è scritto. Rispondo sospettoso:- Pronto, chi è?
- Salve, lei è il signor Borghese?
- Si, sono io. Chi siete?
- Siamo di Sky. Vorremmo farle una proposta per un nuovo programma di cucina. - "Finalmente qualcosa da fare!"
- Interessante...mi parli di più di questo programma.
- Certamente. Lei dovrebbe trovare quattro ristoranti e trovare il migliore tra essi. I ristoratori verranno con lei: il primo vi accoglierà nel suo ristorante e lei e gli altri voteranno location, menù, servizio e conto. I punti andranno da 0 a 10. Lei voterà per ultimo così da poter confermare o cambiare la situazione. Così sarà fatto per ognuno dei 4 ristoranti. Chi totalizzerà più punti sarà il ristorante vincente. Questo è in breve il nuovo programma: 4 ristoranti. Le interessa?
*Alessandro Borghese si risveglia*:- Come scusi? Mi interessa sisì va bene - dico sbadigliando.
- Perfetto, ha capito vero? Ci vediamo nello studio di Sky a Modena il 23 alle 20:00!
- D'accordo, grazie.
- Arrivederci.

Metto giù la telefonata e mi rendo conto che non avevo ascoltato nulla perché mi ero addormentato. Certo, vedere tutto Junior Masterchef in due giorni era un po' eccessivo, ma nessuno avrebbe mai immaginato che mi ero chiuso in casa, con le tapparelle abbassate e la TV accesa tre giorni consecutivi. La casa era un disordine immenso e sul divano c'erano patatine, briciole di panini e bottiglie di bibite e alcolici vuote. E in più, ero in mutande. Corsi subito in camera alla velocità di un bradipo morente ed aprii l'armadio: tutti i miei vestiti super stilosi erano al loro posto, fortunatamente. In effetti, non avevo indossato nulla ultimamente, a parte le mie solite paia di mutande che avevo addosso da due giorni, se non più.

Prendo i miei pantaloni neri raffinatissimi comprati da una bancarella con lo sconto cinquanta per cento a causa di un buco e me li metto. Perfetti. O ancora. Il momento di allacciarli rende tutto complicato. Non si chiudono più. Quand'era l'ultima volta che li ho messi? Ah sì, a ventitré anni! Chissà perché ora che ne ho appena quaranta non mi vanno...con la cintura riesco a chiuderli, ma vanno un po' stretti. Pazienza, non ho tempo per cose del genere. Trovo la mia bella camicia rossa fatta su misura da un albanese (senza offesa ovviamente :D) in cantina e la tiro fuori dallo scatolone in cui stava. Nell' armadio ovviamente. Tutto è riposto in scatoloni, a loro volta riposti nell'armadio. Bella com'era due anni fa. Me la metto, e devo dire mi sta benissimo! Trovo anche una giacca grigia comprata da Rolex. Già, da Rolex. Ce l'aveva il commesso, ed era fantastica. Dato che ero Alessandro Borghese gli chiesi se me la vendeva e alla fine l'ho obbligato, regalandogli cinquemila euro mentre gridava e piangeva:- LA MIA GIACCA DA VENTIMILA EUROOO! NOO! PERCHÉ A ME...
Insomma, gli avevo fatto un favore. Per una semplice giacca gli avevo dato cinquemila euro. Prendo anche la mia sciarpa a motivo scozzese creata a mano da mia madre dalla gonna rubata a un tizio che suonava la cornamusa, nel caso facesse freddino ad aprile, e mi avvio fuori casa. Devo farmi fare delle foto con il mio outfit, così chiamo il mio fotografo, che appena arriva mi dice:- Meglio farle un altro giorno le foto, oggi non è vestito al meglio...
- Ma mi sono vestito divinamente oggi!
- Va bene, va bene, se insisti, facciamo le foto. Aspetta che Gertrude ti trucchi.
Gertrude mi trucca e trova un posto ideale per uno scatto: luce perfetta a 60 gradi, sfondo eccezionale, e
- AOO SONO IO L'ESPERTA QUI - grida Gertrude. Le stavo rubando la telecronaca.
Finalmente il fotografo scatta la foto: perfetta!

Finalmente il fotografo scatta la foto: perfetta!

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Sono fantastico. Davvero. Arriva la mia auto, perché il 23 è proprio oggi! Devo andare agli studi televisivi a Modena, e dato che attualmente sono in Calabria, avrò un po' di strada da fare. Entro in macchina e faccio per sedermi, ma i pantaloni strettissimi non aiutano. Cerco di nascondere il mio problemino e mi siedo sentendomi esplodere.
L'autista mi dice:- Si prepari signor Borghese, sarà un viaggio di due giorni.
- Ma...i miei...ve...stiti? - rispondo stranamente perché i pantaloni stringono troppo.
- È tutto già preparato nel bagagliaio! - replica allegro il conducente.
La mia guardia del corpo mi chiede:- Alessandro, ma stai bene?
- S...si. - dico quasi non respirando, quando per sbaglio inspiro, e sento finalmente i pantaloni più larghi. Il bottone è finito in testa all'autista, facendolo svenire. L'auto inizia ad andare fuori strada, e tutti suonano il clacson. La mia guardia, seduta dietro con me inizia ad impazzire e cerca di tenere il volante, ma dimentica di sganciare la cintura, e vola all'indietro bucando il sedile. Anche lui è fuori gioco. Resto io. Mi slaccio la cintura di sicurezza, ma non avendo più i bottoni sui pantaloni, cadono. Non ho tempo per sistemarli, perciò salto ai posti davanti e cerco di guidare dal sedile passeggero, in mutande. Non che abbia passato le mie ultime 48 ore diversamente, ma dettagli.

Angolo autore:
ciao :D spero che questa "storia" vi piaccia, o almeno finora
se volete scoprire quello che succederà dovrete aspettare un po' MUHAHAHA
ma se questo libro lo vedrete nel 2078 non dovrete aspettare :D
sto delirando lol
vabbè se volete scoprire cosa accadrà in auto (e ai pantaloni di Alessandro Borghese) non vi resta che aggiungere il libro alla biblioteca per avere le notifiche.

ALESSANDRO BORGHESE | 4 ristorantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora