6 | angelo muore.

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La mattina mi sveglio e per sicurezza, prima di alzarmi, metto i pantaloni.
Vado alla finestra e la apro, contento che ci sia un bel sole.
Cammino fino alla poltrona dove dorme Angelo, ma noto che non c'è. Sarà sceso a fare colazione forse. Prendo il mio fidato buddy e lo chiamo, ma mi rendo conto che il telefono di Angelo è sul mobile dove lo aveva lasciato la notte scorsa. In preda al panico scendo le scale fino alla reception, dove però non trovo nessuno. A quel punto inizio a chiamarlo ad alta voce, ma nulla.
Dopo qualche secondo però sento la voce del mio autista:- Alè sei tu? Aiutami!
Cosa sta succedendo? Seguo la sua voce ed entro nella stanza dove avevo visto il divano bello. Angelo è lì in un angolo, legato su una sedia.
Chi l'ha catturato deve essere proprio stupido, non gli ha messo il nastro adesivo sulla bocca!
Cerco di liberarlo, ma in quel momento qualcosa mi colpisce alla testa e vedo tutto nero.

Inizio a vedere una luce sfuocata. Sbatto le palpebre e dopo un po' mi rendo conto di essere in una stanza quasi completamente buia. L'unica luce che c'è proviene da una parte di tapparelle rotte.
"Almeno non siamo sotto terra come in ogni fanfiction cliché!" penso. Un momento, perché sono qui?
AH LA BOTTA IN TESTA
Ma chi è stato?
Non sono legato, quindi vado ad aprire le tapparelle e mi rendo conto di essere nella stessa stanza di prima. Apro la porta con calma e vado a mangiare.
Nella sala da pranzo c'è un sacco di cibo. Prendo due brioche, un cappuccino, una spremuta, tre waffles e due toast senza glutine per rimanere in forma (rotonda). A quel punto mi rendo conto di aver dimenticato qualcosa...OH NO! C'È IL GELATO! Vado subito a prenderne un po'.
Strano però...manca ancora qualcosa...no, il cioccolato l'ho messo, la panna pure. Ma allora cosa manca? ANGELO!
Ma dov'è finito?
Corro subito nella sala dove ero prima, rimpiangendo di non aver mangiato, anche perché il giorno prima il pranzo era saltato. Se Angelo sarà vivo, lo mangerò. Solo un pezzetto però, altrimenti muore, e io non saprei come arrivare agli studi televisivi.
Nella stanza vedo Angelo in un angolo che dorme. Lo trascino via, intento a portarlo nella nostra camera, ma poi mi ricordo di una cosa. La stanza è al quinto piano. E non c'è l'ascensore. Inizio a trascinare il suo corpo sembrando un assassino e dopo circa tre giorni di trascinamento arriviamo al quinto piano. Poi per sbaglio lo lascio cadere.

A few days later... (da leggere con la vocina che c'è in Spongebob)

Arrivato in camera lo appoggio delicatamente sulla poltrona lanciandolo come fosse un frisbee. Il letto è mio.
Strano che dopo così tanto tempo e un volo di cinque metri non si sia svegliato. Poi mi rendo conto che ho il colloquio. Tra tre ore.
Prendo a calci Angelo, che però non si sveglia. Lo lancio nella vasca da bagno con l'acqua bollente, ma niente.
A mali estremi, estremi rimedi.
Inizio a cucinare la mia famosissima zuppa di zucca.
Due occhi si aprono di scatto. La pelle pallida
- Si ok ma questo non è un horror taci narratore.
*Narratore si nasconde in un angolino*
Insomma, Angelo si sveglia:- Mi...hanno iniettato...qualcooo
La continuazione? Ah boh sembra sia morto. Sarà la zuppa.
ASPETTA
Iniettato qualcosa? Ma se a me sembra morto e basta.
Per essere sicuri che resti sveglio gli cospargo la maglietta di zuppa.
Entriamo in macchina e Angelo si mette al volante, mentre io mi siedo dietro con un'enorme pentola di zuppa di zucca. Non chiedetemi come abbia cucinato della zuppa in camera da letto.
In quaranta minuti arriviamo agli studi. Tra mezz'ora ho il colloquio e sono in ansia. Speriamo che il mio fascino colpisca, anche se non penso, dato che ho fatto una figura di merda davanti a tutti. Quando siamo arrivati la zuppa è finita, perché dovevo tenere sveglio Angelo e tenere in energie me. Okok l'ho mangiata quasi tutta io. Quando mancano venti minuti scopro di essere in pigiama. Eh si, con tutto quello che ho avuto da fare, mi sono dimenticato di cambiarmi.
- ANGELOOOOO AIUTAMI
- AO che c'è
- Sono in pigiama!
- È VERO! - dice il mio autista accorgendosi anche lui adesso del mio outfit - però puoi... - non finisce la frase che cade a terra. E la zuppa è finita. Non ho idea di cosa fare, perciò apro il bagagliaio e trovo una borsa con all'interno ciò che sembrano vestiti. Apro la borsa, e dentro ci sono davvero dei vestiti.
I primi che pesco sono di Angelo, che pur essendo più alto e muscoloso di me, ha tre taglie in meno. Non riuscirei mai a mettermeli. Gli unici altri vestiti che ci sono non mi piacciono per niente.
Quando manca ormai meno di un quarto d'ora decido di metterli, perché non c'è altra soluzione.
Date il benvenuto ad Alessandro Borg- Alessandra Borghese.







Spazio autore
bene il titolo vi ha fatto cagare sotto penso
boh non so voi ma io Angelo lo adoro AHAHAHAH ma mi fanno morire entrambi
perché sto dando opinioni su robaccia che ho scritto io? BOH.
se vi piace lasciate una stellina, se vi fa schifo lasciate una stellina, se è ok lasciate una stellina, se volete il continuo lasciate una stel- AHAHAHAH nessuno legge qui sto solo cercando di allungare il capitolo :')

ALESSANDRO BORGHESE | 4 ristorantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora