Capitolo 28

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Sono passati due giorni da quando ho convinto Tae a farsi curare.
Ora lo sto accompagnando in ospedale.
Abbiamo fatto la sua valigia ed ora abbiamo quasi raggiunto la nostra destinazione.
Arriviamo e scendiamo.
Andiamo a chiedere informazioni ad una signora, che ci risponde in modo gentile di andare al 5° piano, stanza 1117.
I bambini li abbiamo già accompagnati a scuola, ma per ora non gli ho detto che Tae sta andando a farsi ricoverare, per loro sarebbe un duro colpo, lo adorano.
Arriviamo al piano giusto ed entriamo nella camera, dove ci aspetta un dottore.
«Buongiorno ragazzi» ci saluta cordialmente appena entrati.
Taehyung un pò timido, si fa più stretto a me e risponde quasi sussurrando:
«Buongiorno»
«Tu devi essere Taehyung giusto? E lei il signor Jeon»
«Oh si esatto» rispondo io.
«Signor Jeon, potremmo uscire un attimo a parlare in privato? Tu Taehyung, disfai la tua valiggia nel frattempo ok?» dice il dottore.
Usciamo dalla stanza e lui inizia a parlare.
«Signor Jeon, Taehyun quì starà benissimo, sarà circondato da persone con i suoi stessi problemi e penso che questo lo aiuterà, in primis per capire di avere in problema, qui lo aiuteremo a riprendere a mangiare, ci saranno sedute psicologiche e progetti di gruppo, avrà una compagna di stanza, Lalisa Manoban, è una ragazza straniera, se non ricordo male della Tailandia, è davvero dolce, penso potrebbero andare d'accordo, certo, non che sia difficile andare d'accordo con lei. E comunque anche Taehyung non mi sembra un tipo molto difficile» dice lui.
«Oh, no, per niente, Taehyung è dolcissimo ed ha un cuore d'oro» rispondo io.
«Meglio così, non avranno motivi di litigare.»
«Quali sono gli orari per poter venire a visitarlo?» gli chiedo io.
«Dalle 8:00 a mezzogiorno e dalle 14:00 alle 19:00, tranne quando hanno sedute o progetti, se lei ha un rapporto di parentela stretto con il ragazzo, le sarà permesso di passare la notte qui a controllarlo, se si sente più tranquillo.» dice il dottore gentilmente.
«Devo avere la firma di un suo genitore o di qualcuno che si occupa di lui, a cui riferir tuto, non posso dire qualunque cosa a chiunque» dice lui.
«Oh, bhe, io sono il suo fidanzato, vive con me, i suoi genitori vivono a Daegu. La mia firma va bene?»
«Oh certo signor Jeon» mi dice lui.
«Mi chiami anche Jungkook, non si preoccupi» dico.
«Ok, Jungkook» risponde lui.
Ad un tratto la porta vicina a noi si apre e spunta la testolina di Taehyung.
«Kookie, sei sicuro che sia necessario?»
«Si amore, ne abbiamo già parlato»
«Lo fai solo perché non vuoi avermi a casa con te» dice lui mettendo il broncio.
«Taehyung, non dire cavolate, ti vorrei sempre al mio fianco, ma questa cosa ora ha la priorità, ok?»
«Va bene» dice rientrando dentro e chiudendo la porta sbuffando.
«Scusi per questa scenetta dottore» gli dico io.
«Non importa» sorride lui.
«Ora devo andare, ciao Jungkook» dice e sparisce tra i corridoi.
Entro in camera, saluto Taehyung e gli prometto che appena staccato dal lavoro, sarei andato a trovarlo.
Lo saluto con un bacio e me ne vado.
Quanto mi sento male a lasciarlo lì, ma è per il suo bene.

 He's Taehyung  |TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora