PROLOGO💜

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È così strano come la vita di un essere umano possa iniziare e finire in un giorno qualsiasi

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È così strano come la vita di un essere umano possa iniziare e finire in un giorno qualsiasi.
Chissà quante cose staranno accadendo in questo istante. Qualcuno si starà sposando, qualcuno starà sperimentando cosa significhi amare e qualcun altro starà cercando di far terminare la propria vita con le proprie mani. Siamo all'incirca otto miliardi di persone e ciò vuol dire: otto miliardi di caratteri, di personalità, di bellezza, di talenti, di sogni. Ognuno unico nel suo genere.

Avete mai pensato che senso ha la vita, oppure se stiamo vivendo davvero e se tutto questo non sia solo un sogno o meglio un incubo?
Lei ci pensa sempre, in qualsiasi momento.
Evelyn Kim ha diciassette anni e oggi è il fine settimana. Come ogni ragazza della sua età dovrebbe uscire, ballare, divertirsi, ma lei no. Lei non ha quelle amiche dei film che ti stanno accanto quando hai bisogno, che si divertono con te, ma ha semplicemente quelle persone del "ehi ho bisogno di un aiuto nei compiti".
Tutti la chiamano secchiona e si approfittano del suo silenzio per prenderla in giro. Ma per Evelyn è okay. Non le è mai piaciuto parlare, semplicemente perché anche se parlasse nessuno la capirebbe. Nessuno capirebbe il suo dolore, i suoi sogni e la sua passione matta per gli scrittori e i scienziati. Per lei il silenzio è una forma di maturità.
Preferisce passare il suo tempo sui libri piuttosto che in giro per le strade, feste, a postare foto sui social e roba da "ragazzi".
I suoi genitori per lei è come se non esistessero; vive in una casa enorme con una governante che non fa altro che prepararle tazze di tè alle erbe perché "tolgono lo stress e rilassano".
È sempre stata circondata dal silenzio e dai libri da leggere, ma arriva sempre quel momento in cui ti stanchi anche di te stessa. Tutti i suoi tentativi di suicidio sono falliti perché a volte si ha solo bisogno di qualcuno che ci ascolti e non ci faccia sentire soli in questa guerra contro noi stessi.

Come ogni notte Evelyn osserva la luna, le racconta dei suoi problemi, della sua più grande paura e si lascia trasportare in quei pianti non di disperazione ma di liberazione. Piange per liberare la mente, piange per smettere l'indomani di sentirsi debole. Piange perché solo ora può. Nella sua camera, nel suo silenzio e in questo buio che la avvolge da anni ormai. Solo la luna è la sua grande compagna, lei che è spettatrice della sua vita da tanto tempo ormai.
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Allora che ne pensate?!
Accetto qualsiasi tipo di commento.
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