I raggi di sole che entrano dalla finestra mi accarezzano il viso, facendomi aprire gli occhi.
Vedo un coltello e una felpa bianca a terra, e solo adesso realizzo che Jeff The Killer ha dormito nel mio letto.
Non mi piace soprannominarlo "The killer".
Mi sa brutto.
Sento ancora il suo braccio stretto sulla mia vita.
Mi giro e incontro i suoi occhi che mi fissano.
-Giorno- mi dice continuando a guardarmi
-Hey, dormito bene?- gli chiedo con un sorriso dolce
-benissimo con te a fianco- a quelle parole le mie guance si fanno più rosee.
Guardo il suo viso illuminato dal sole autunnale, e mi soffermo sulle cicatrici sui suoi zigomi.
-Non ti ha fatto male?- chiedo sfiorandogli la guancia
-fidati, ho provato di peggio- dice voltando il viso e baciandomi la mano.
Noto la cicatrice dello sparo che Lowell gli aveva riservato la sera della morte dei miei.
-Vale anche per quella, tranquilla- dice notando che guardavo la sua spalla.
-Come fai a farti apparire un semplice ragazzo? Cioè, intendo a coprire le tue cicatrici...
-Segreto del mestiere...- dice scompigliandomi i capelli.
È senza maglietta, di sicure se l'è levata ieri quando mi sono addormentata, e noto un'alta cicatrice sul suo ventre.
-Come te la sei fatta?- chiedo
-Ho fame... che ne dici di fare colazione?- cambia discorso
-si tanto mia zia è a lavoro.- infilo una maglia grande che mi arriva fino a metà coscia e apro la porta che era chiusa a chiave.
Scendiamo di sotto e preparo del caffè per tutti e due.
-scusa ancora, per ieri notte- dice tenendo la testa bassa.
-Ti ho detto che ti perdono di nuovo, tranquillo- dico dolcemente
-non li ho uccisi io i tuoi genitori...- dice alzando lo sguardo questa volta
Sento il mio cuore che non sa se deve uscire dalla gabbia toracica o no.
-e allora c-chi è stato?- chiedo quasi balbettando
-Jane- dice con disgusto, poi continua -era una mia amica, vicina di casa, eravamo diventati migliori amici. Naturalmente prima che diventassi un mostro...- sospira -eravamo molto legati... ma quando ho iniziato ad uccidere la ho tralasciata, e una notte sono andata a casa sua per ucciderla. Appena mi avvicinai con il coltello lei lo parò con un altro e mi pugnalò la spalla. poi mi disse "se mi tieni con te non continuerò il mio lavoro oppure continuerò e ti consegnerò alla polizia". Lei era innamorata di Liu e sapeva che l'avevo ucciso, sapeva che Io ero il suo migliore amico, sapeva tutto.- dice quasi tutto d'un fiato.
Io annuisco e dico:
-lei dove è ora?
-l'ho uccisa, perché mi ha spinto addosso ai tuoi genitori appena finito il suo lavoretto... io non ho mai ucciso madre e padre davanti al proprio figlio... Lo so è una cosa stupida da parte di un killer.
Lo guardo e poi dico -No invece! è una cosa giusta, significa che dopotutto hai un cuore.
-non riesco a levarmi di mente la tua faccia quella notte- dice facendo scendere la lacrime.
Mi avvicino e lo abbraccio -basta.... ti prego- dico facendo scendere una lacrima -è passato- lui si tranquillizza e mi da un bacio tra i capelli. -ti voglio bene- mi dice mentre mi accarezza la schiena
-anche io.
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Love Killed
FanfictionStoria romantica, misteriosa, fantastica e "problematica" tra due ragazzi innamorati. Riusciranno ad amarsi? ~~~~~~~ Un assassino spietato. Ecco come lo definisce la gente. Assassino è brutto. Ti levano il tuo vero nome. Come se il mio non e...