29-You'll always be bound to me

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-D'ora in poi sarai sempre legata a me!

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Mi alzo di scatto urlando in preda al panico.

Jeff si sveglia allarmato guardandosi intorno e accende la luce.

-scusa... Era solo un incubo. Torniamo a dormire- dico frettolosamente.

Tiro le coperte fin sopra la testa.

-No Clary...-dice Jeff scoprendomi- Sappiamo bene che i tuoi incubi non sono niente da lasciar perdere.

Sospiro.

-dimmi...- mi accarezza una guancia- che hai sognato?

-E-ero al parco, e c'erano anche Edith ed Elizabeth... tutto ad un tratto si fa tutto buio e si sentono due gridi, erano loro due.
Poi le vedo.
Appese al soffitto.
Impiccate.
Inizio a gridare in preda al panico, poi appare Liu...
E mi dice: "Clary, più amici ti farai, più persone saranno in pericolo. Sarà colpa tua se qualcuno si fa male. Non sei altro che un mostro!"
Volevo gridare di più e scappare, ma non facevo altro che fissare il vuoto.
Poi si dissolve in una nuvola nera, e-e quella nuvola... mi trapassa.
Mi sentivo vuota.
Come se non avessi ne organi ne il bambino.
Poi riappare dietro di me e mi dice
"D'ora in poi sarai sempre legata a me."- mi metto le mai nei capelli arruffati.

Jeff non parla.

Se ne resta in silenzio, passandosi una mano sul viso pallido.

Gli occhi scuri a causa della sonnolenza e della rabbia.

-secondo te, mi ha fatto veramente qualcosa?- chiedo con un filo di paura nella voce.

-Non lo so. La cosa giusta da fare, per ora, è sperare di no.

Mi abbraccia facendomi passare la mano sulla schiena.

-Abbiamo, anzi, ho sbagliato a tenere il bambino, a tornare insieme a te, siete in pericolo...

-che dici Clary...

-è stato chiaro... "più amici ti farai, più persone saranno in pericolo", il bambino è compreso, e dato che ti vuole morto, beh anche tu sei compreso.

-Io non ti avrei lasciato per niente al mondo, e di certo non ti avrei mai permesso di uccidere il bambino, perché lui sarà la prova del nostro amore. Sarà la nostra gioia. E lo ameremo più di noi stessi.

Lo guardo dritto negli occhi.

-ora torniamo a dormire... Domani andremo a trovare Liu.

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Arriviamo al boschetto dietro casa.

Busso alla porta di Sally.

Niente.

Busso altre tre volte.

Poi sento correre giù per le scale.

Una Sally in vestaglia sbottonata fino al seno, capelli castani arruffati, ci apre la porta.

Mi viene da ridere.

Guardo Jeff che sta trattenendo una risata.

-che avete da ridere voi due.

-abbiamo interrotto qualcosa?

Arrossisce di botto.

-oh no. Ma che dici Clary!

-Lo slender è in casa?

-n-no è uscito un attimo.

-okay noi dobbiamo andare a fare una "commissione"- dico mimando le virgolette -se slender ci cerca, non siamo a casa. Torniamo per cena.

-okay. Ciao.

Sorrido e ci dirigiamo nel luogo in cui Liu colpì lo slender.

Ci fermiamo all'albero.

-Liu!- chiama Jeff.

-Liu! Sappiamo che sei nei dintorni, dobbiamo parlarti!- dico alzando la voce.

Un fruscio ci fa girare di scatto.

-Ma guarda un po'. l'allegra famigliola riunita.

Liu è seduto su un ceppo dietro di noi.

Jeff si sposta davanti a me, come per proteggermi.

-Dobbiamo parlarti.

-ma guarda un po'! Ho saputo...- dice ridendo e guardandosi le unghie-... che sei andato a lavorare come barista... Notevole per un killer.

-piantala!

-come sta il ragazzino li dentro? Wow! Sono così tanti mesi? Quattro se non sbaglio.- se non fosse per il suo fascino particolare, lo potrei benissimo scambiare per Tremotino.

Un pazzo!

- già, il tempo è passato troppo in fretta... ora però dobbiamo parlare.

-e tu piccola Clary... di cosa ti occupi? Niente?! Sei una grande egoista! Non si fa così!

Inizio ad innervosirmi.

-ditemi tutto.- dice alzandosi.

-questa notte ti ho sognato.- dico avvicinandomi a lui- mi hai trasmesso come un maleficio. È solo un incubo, o è tutto vero?

Fa una risata isterica.

È pazzo!

-Diciamo che sta notte ti sono apparso, e che ti ho trasmesso un maleficio.

Sbianco.

-LEVAGLIELO! ORA!- dice Jeff alterato.

-Ormai è fatta. Niente può levarlo. Sarà legata a me fino alla nascita del bambino. A meno che...

-a meno che?

-a meno che non mi uccidiate.

-Sarebbe troppo facile.-dico facendo una smorfia.

-Beh così sì. Io sono qui, davanti a voi... Jeffrey ha il coltello in mano...

Abbasso lo sguardo sulla mano di Jeff. Sta stringendo il coltello.

Rialzo lo sguardo su di lui.

Sta continuando a fissare il fratello con sguardo cagnesco.

-...la probabilità che io muoia in questo momento è alta. Il novantanove percento dice che morirò. Peccato che rimane l'un percento, che dice il contrario.- continua.

Fa spallucce.

-e di solito, la minoranza, con me, azzecca sempre.

Detto ciò si dissolve in fumo, come nel sogno.

Jeff lancia il coltello, che si pianta sull'albero davanti a lui.

Ed imprecando si rannicchia su se stesso.

Tutto quello che posso fare io, è correre.

Non so bene dove sto andando.

Ma di sicuro, in cerca di risposte.

Love KilledDove le storie prendono vita. Scoprilo ora