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il primo ad allontanarsi fu felix, anche se a malincuore, ma tutta quella vicinanza, il maggiore che gli teneva il polso e il leggero sorriso non aiutavano il suo cuoricino.
non doveva succedere niente, e niente sarebbe successo, changbin aveva una ragazza e stava con lei per un motivo. ma a felix piaceva changbin; quello che si sarebbe ritrovato a piangere, la sera dopo, era proprio lui.
ma è okay, gli bastava solo essere vicino alla persona che amava per sentirsi bene, non si sarebbe mai aspettato di poterlo vedere. non poteva nemmeno descrivere come si sentiva, ma era sicuramente qualcosa di positivo.
quando il moro aveva portato il fiorellino tra i suoi capelli non aveva potuto fare a meno di sentirsi la cosa più preziosa del mondo, ancora sentiva le guance bruciare se pensava al suo tocco gentile. sospirò, doveva smettere di pensare a queste cose, non faceva nient'altro se non illudersi.
« binn- changbin, dove dobbiamo andare? » si maledì, perché doveva risultare così stupido? come aveva fatto a non ricordarsi, per quel millesimo di secondo, che non voleva essere chiamato così? come faceva a dire di voler essere perfetto se non riusciva nemmeno a ricordarsi di quella cosa tanto importante?
il più grande, invece, pareva non aver notato nulla e a quella domanda non seppe cosa rispondere. inizialmente la sua intenzione era quello di lasciarlo lì ma, nervoso come era in quel momento, se ne era dimenticato e desiderava solo portare felix in un posto decente. non se ne intendeva, lui, di solito era sooyoung a trascinarlo da qualche parte e, costretto, ci andava.
e se lo avesse portato al cinema? no, pensò, sarebbe stato troppo stupido e banale... e poi non gli piaceva guardare i film e tantomeno stare seduto per più di un'ora. okay, scartare il cinema sarebbe stato meglio.
andare in un fast food lo scartò subito - perché il ristorante era troppo 'romantico' -, di certo non le aveva dimenticate le parole di seungmin: felix mangia davvero poco. non voleva metterlo a disagio, soprattutto se in un luogo pubblico dove potevano esserci miliardi di persone, se il piccolo avesse voluto, avrebbe potuto provare a farlo mangiare quando sarebbero stati da soli.
realizzò quel pensiero solo qualche secondo dopo e le sue guance si tinsero di rosso, palesemente imbarazzato. ma cosa pensava? diamine, la colpa era di felix, era lui che stava provando a farlo impazzire, sicuramente.
si guardò attorno, qualche giorno prima jisung gli aveva parlato di un luna park vicino al centro, era stato aperto da poco e non sembrava poi una brutta idea. perché no? felix sembrava proprio un bambino e farlo svagare un po' non sarebbe stata una brutta idea; non che ci andasse solo per quello, ovviamente.
