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SETTE MESI DOPO
i due ragazzi si stavano baciando, inizialmente era un bacio dolce e casto, ma si stava trasformando lentamente in un bacio rude, bagnato e bisognoso.
felix ansimò leggermente quando changbin gli strinse i fianchi in modo possessivo, era sempre così in queste situazioni, si sentiva impotente sotto il tocco del maggiore e non poteva farci niente.
changbin era bisognoso, felix lo sentiva e voleva lasciarsi andare, ma aveva paura delle conseguenze, se si fosse allontanato una seconda volta? ne aveva paura, non voleva che il suo fidanzato andasse via.
scacciò via questi pensieri quando sentì il suo labbro inferiore venir tirato e gemette leggermente, changbin ne approfittò per far entrare le loro lingue a contatto, che iniziarono a lottare per avere la dominanza.
inutile dire che il primo ad arrendersi fu proprio felix.
per lui era un mondo tutto nuovo, era solo la seconda volta che sentiva il bisogno di essere riempito e la cosa lo eccitava. lo eccitava molto.
si staccò dopo vari minuti per riprendere fiato, guardando il maggiore negli occhi.
improvvisamente si ritrovò con la schiena attaccata al materasso, un paio di labbra sul collo mentre ansimava leggermente. inclinò il collo per lasciare più spazio al maggiore e strinse fra i suoi piccoli pugni le lenzuola quando changbin fece pressione e morse la sua pelle, poco sopra la clavicola.
fece tornare il più basso faccia a faccia con lui e lo baciò di nuovo, spostando le mani dal suo collo ai lembi della sua maglietta, alzandola velocemente per poi sfilargliela.
changbin lo guardò negli occhi con un ghigno malefico e fece strusciare le loro intimità ormai dure. felix si lasciò scappare un gemito strozzato e serrò gli occhi mentre si mordeva il labbro inferiore fino a farlo sanguinare.
changbin gli levò la maglia che aveva addosso e attaccò un suo capezzolo con le labbra, mordendolo e tirandolo, mentre con una mano torturava l'altro. felix si sentiva in estasi, gli sembrava di essere in paradiso.
Il maggiore scese con la bocca fino ad arrivare al bordo dei pantaloni del più piccolo. prese il bordo dell'indumento e glielo sfilò, rivelando man mano le gambe lisce del più piccolo, che lo osservava con occhi lucidi dal piacere.
tornò a baciarlo quando ebbe finito di togliergli i pantaloni, massaggiando da sopra il tessuto delle mutande il suo membro ormai eretto.
