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« invece sei l'angelo più bello che io abbia mai visto. » disse changbin, avvicinandosi a lui, e non smettendo mai di guardarlo, aveva così tanta paura. felix si era coperto il visino, continuava a sussurrare che non lo aveva fatto apposta, che non lo voleva, che voleva essere normale. si sentì così inutile, quel piccolino stava così male e non stava facendo nulla di buono per lui.
« piccolo, ehi, calmati. va tutto bene, okay? io sono qui, guardami » disse, e pian piano il minore levò le braccia da davanti al viso - « bravissimo, ora guardami. su, piccolo, non vado via. » gli aveva preso il visino tra le mani, sembrava così indifeso, perché proprio lui doveva soffrire?
gli spostò dei capelli dalla fronte e lasciò un bacio su quest'ultima, « visto? non è successo nulla, non sono andato via. va tutto bene, sul serio. » era la prima volta che provava a consolare qualcuno, aveva tanto il terrore che non fosse servito a nulla e che il piccolo sarebbe tornato a tremare, non voleva.
sapeva di non essere bravo in molte cose, ne era stato sempre consapevole, e consolare qualcuno era una di queste, non che ne rimpiangesse molto alla fine ma voleva essere utile per lix, voleva davvero fargli capire che era tutto okay. e quando si staccò, solo dopo qualche secondo, vide che si era calmato e che aveva smesso di tremare, ci era riuscito.
il minore si fiondò nelle sue braccia e mise il visino nel suo incavo del collo, gli parve tanto un gattino in quel momento. sospirò, si stava addolcendo troppo con lui, diamine, ma era ancora il seo changbin che tutti temevano? « mi dispiace- scusa, non volevo, non odiarmi... » aveva sussurrato, accoccolandosi al più grande, ma come avrebbe potuto odiarlo se faceva così?
e sembrava così piccolo tra le sue braccia, le manine stringevano a pugnetto la maglia di changbin e faceva grandi respiri, proprio come i bambini; ogni tanto lasciava dei piccoli e veloci bacetti sulla pelle del ragazzo, li aveva intesi come degli 'scusa' da parte sua, anche se non doveva scusarsi, non aveva fatto nulla.
« cosa succede? cosa ti tormenta? perché non me ne parli? non capisco, voglio starti vicino ora però tu così non me lo permetti, dimmi perché stai male, è colpa mia? c'è qualcuno che ti ha fatto male? » aveva il timore che se seungmin avesse potuto sentirlo lo avrebbe preso in giro a vita, dandogli del logorroico e pretendendo che gli dicesse scusa per tutte le volte che gli aveva detto ' sei un logorroico di merda, buttati dal ventesimo piano. '
« non è colpa tua, non volevo che tu pensassi ciò, mi dispiace... la colpa è mia, changbin. sono omosessuale, e questo non va bene. » si era staccato da lui, sedendosi e non provando nemmeno lontanamente a guardarlo. « chi te l'ha detto? » chiese e deglutì quando l'australiano gli disse che erano stati i suoi genitori, « dimmi tutto quello che ti hanno fatto, per favore. »
