Capitolo 2

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Anche per Beatrice metà giornata era appena volata via.
I pazienti di quel giorno l'avevano stremata, aveva appena strappato via un foglio colmo di appuntamenti.
Niente però, gli tolse le forze e la voglia di correre in bagno, sfilare dalla borsa un test di gravidanza e attendere il verdetto.
Quei pochi secondi sulla tavolozza del water lasciarono correre un pensiero fantasioso: una vita con Mario e il loro figlioletto, l'auto sostituita con una più spaziosa, un cane sporco preso dalla strada, e i litigi per i brutti voti a scuola.
Forse non erano le immagini più romantiche, eppure quei pensieri erano quanto di più realistico. Spogliati dalla patina rosa dell'amore che a volte illude gli innamorati.
Beatrice amava restare con i piedi per terra, a volte si, e a volte no. Quella volta, pensare ad un futuro quanto più possibile fedele alla realtà non la intimorì, al contrario le dava serenità.
I segni cominciarono ad apparire sull'indicatore del test, e questo annunciò la dolce attesa di Beatrice.
La donna poggiò la mano sulla bocca come per tapparla, poi scivolarono delle lacrime timide e sincere lungo le guance. Le mancava quasi il fiato dall'emozione, tutto ciò che aveva segretamente sognato dentro di lei, era realtà.
Uscì dal bagno con il trucco sbavato, alzò la cornetta del telefono dello studio e compose frettolosamente il numero della madre.
Parlava così affannosamente al telefono, che la povera signora dall'altra parte, ignara della notizia, si preoccupò chiedendo cosa stesse succedendo.
Beatrice sorrise, prese un respiro e le disse: "Mamma ho bisogno di venire a casa tua, devo dirti una cosa importante!".
Le due si diedero appuntamento pochi minuti dopo, giusto in tempo per il pranzo.
Quando Beatrice superò la porta di casa della madre, subito strinse tra le braccia l'anziana signora e commossa le rivelò quanto scoperto quella mattina.
Le due donne si guardarono dritto negli occhi lucidi come specchi. In quello sguardo la madre di Beatrice trovò conferma su quanto detto dalla figlia, e si lasciò sprofondare in un tenero abbraccio.

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