La mattina seguente Mario si recò in un laboratorio fotografico per far stampare tutte le fotografie accomunate dalla presenza di Beatrice, con il losco tipo.
Giusto qualche ora dopo, gli venne consegnato una busta con le sue fotografie, questa conteneva anche la speranza di Mario, di poter ottenere il consenso della polizia.
Ma dopo aver spiegato tutto ad un agente, questo con aria quasi divertita, spiegò al giovane uomo disperato di fronte a lui che gli scatti non costituivano alcuna prova, dato che non avevano nessun collegamento logico con quello che pareva al contrario, palesemente un suicidio.
Mario non poteva credere a ciò che stava accadendo, era sconfortato e per quanto provava ad avvalere la sua tesi, il viso dell'agente non cambiava quel sorriso beffardo che sembrava avere stampato.
Mario uscì dalla questura, il capo basso e l'andatura sbarellante lo mostravano agli occhi dei passanti come un uomo sconfitto da una grande battaglia.
Del resto, per lui era stata una terribile sconfitta lasciare incollata a Beatrice la sorte di una suicida, nonostante le sue convinzioni non erano affatto mutate.
Prese in mano il telefono e fece il numero di Luca. Nessuno avrebbe potuto capirlo come il suo migliore amico.
Lo stesso che qualche giorno prima, lo aveva contattato per stargli vicino dopo quello spiacevole evento.
Il cellulare squillò due volte, poi Luca rispose.
Si diedero appuntamento a casa di Mario, dove le sue paure si sarebbero mostrate per quelle che erano: Ineluttabili, immensamente forti. Contro un cuore fragile.
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ASSASSINIO DI BEA
Mystery / ThrillerSolo 12 brevissimi e coinvolgenti capitoli. "Gelosia ossessiva, disturbi di personalità, farmaci psichiatrici e un amore non corrisposto. Non è forse un mix di elementi perfetto per un potenziale omicida?" Questo è il racconto di una giovane coppia...