Spiegazioni

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~Marinette~

Era accaduto tutto abbastanza in fretta.
Dopo che Adrien si era sciolto in lacrime davanti ai miei occhi era successo qualcosa che non mi sarei aspettata, non da parte sua almeno.

Mi ero inginocchiata per mettermi alla sua altezza e stringerlo in un abbraccio.
Da quando lo conoscevo non era mai successo che quel ragazzo crollasse così e, invece, c'è una prima volta per tutto.

Poi i miei ricordi sono un po' appannati.

Eravamo finiti a baciarci come se nulla fosse e poi... be', Adrien sembrava avere un bisogno disperato di un qualsiasi contatto e di qualcosa per distrarsi, io ero stanca di sperare e aspettare e forse ne avevo, anche, approfittato un po'.

Fatto sta che eravamo stesi sul divano dello studio, Adrien sotto di me che mi accarezzava la schiena e io allungata su di lui.
A coprirci solo una stoffa grande quanto un lenzuolo.

- Scusa - lo sentii sussurrare

Alzai la testa dal suo petto

- Per cosa? - chiesi

- Per questo - rispose - Ho perso il controllo, non avrei dovuto...dovuto...-

Sembrava non riuscire a trovare le parole per spiegare ciò che avevamo fatto

Sorrisi e gli spostai un ciuffo dalla fronte

- Basta. Va bene così - dissi

Adrien scosse il capo ma non si mosse di una virgola

- Non sarei dovuto venire al letto con te -

Storsi la bocca.
Tra noi non era cambiato, comunque, nulla.

Feci per alzarmi ma Adrien mi trattenne, continuando a tenermi premuta contro il suo corpo sodo.

- No! Non andare, non intendevo questo - disse - Penso solo che non sia giusto così, che l'abbiamo fatto solo per un momento di debolezza. Non volevo che accadesse così -

Aspetta! Cosa?
Aveva detto che non voleva che accadesse così?
Allora aveva già intenzione di fare l'amore con me?

Mi guardò negli occhi e sembrò quasi che mi avesse letto nel pensiero.

- Si My Lady, avevo brutte intenzioni con te - mi confessò ridacchiando

- Disgraziato - borbottai

Ma alla fin fine non mi dispiaceva sentirgli dire queste cose

- Pensavo che lo avessi capito -

- In realtà no - risposi - E sei comunque un disgraziato -

- Marinette, tu mi piaci, mi sei sempre piaciuta, lo sai questo? - chiese

Arrossii alle sue parole e questa volta riuscii a liberarmi dalla sua presa.
Mi alzai dal divano e afferrai la prima cosa che trovai a terra: la maglietta di Adrien, e me la misi; mi faceva da vestito, visto che arrivava a metà coscia.

Non potevo credere alle sue parole!
Per anni non avevo fatto altro che corrergli dietro e lui mi aveva sempre detto che ero solo un'amica e adesso? Dopo anni viene a dirmi che gli ero sempre piaciuta.

Ero arrabbiata?
No!
Proprio per niente

- E copriti! - esclamai buttandogli sopra la stoffa

- Poco fa non ti dava fastidio - disse malizioso

- Vedi di piantarla Agreste -

Adrien si mise seduto e mi afferrò per i fianchi avvicinandomi di nuovo al suo corpo

- Vieni qui -

- No, mi hai fatto arrabbiare - replicai scrollandomelo di dosso - E poi dovremo parlare -

- Anche no... - borbottò

Lo fulminai e sbuffò

- Non me lo dici perché sono arrabbiati con te? -

- È abbastanza evidente - disse portando le braccia sotto alla nuca e mettendo in mostra tutto il suo ben di Dio - Mio padre è Papillon! Credevo che Alya te ne avesse parlato -

Si questo l'avevo capito anche io, ma non mi spiegavo il perché aveva reagito a quel modo, prima.
Quando la sera prima avevamo parlato, ad Adrien non importava un fico secco ciò che aveva fatto il padre e l'unico sentimento che provava per lui era l'odio.
E non capivo perché, allora, aveva reagito alla provocazione di Kim.

- Lo so, ma mi sembrava che non te ne importasse! Perché hai picchiato Kim allora? - chiesi

Adrien chiuse gli occhi e fece un bel respiro

- Kim ritiene che io sia complice di mio padre e che, se anche non lo fossi, pensa che io ne ero a conoscenza e che sono rimasto a guardare mentre gli altri soffrivano - spiegò - Se poi ci aggiungi che non sono mai stato akumizzato...ecco che vieni fuori la polemica, è questo che mi urta! -

- E lo credono tutti? - chiesi curiosa di sapere come stava andando quella storia

- No, non tutti - disse lui - Alya, Nino e Chloé non ci credono -

Tirai un sospiro di sollievo, allora la situazione non era grave come pensavo.

- E tu che ne pensi? - mi chiese ad un tratto

- Quello che ho sempre pensato - risposi - Cioè che non saresti capace di fare una cosa simile -

- E se invece ti sbagli e Kim ha ragione? -

Sbattei le palpebre e lo guardai, adesso mi stava confondendo parecchio.
Ma io avevo ancora la mia carta della certezza, o meglio conosciuta come Alya

- Alya ha detto che non c'entri nulla -

- E Alya come fa a saperlo? Lei si basa sulla nostra amicizia, punto! -

- Alya è Rena Rouge e quindi ha combattuto contro Papillon e sa esattamente ciò che è successo...porca vacca! -

Mi tappai la bocca.
Che cosa avevo fatto?
Avevo appena rivelato l'identità di Rena Rouge senza pensarci due volte!

- E "Rena Rouge" come fa a dirlo? - mi chiese facendo un sorriso malizioso

- Questo non lo so - borbottai distogliendo lo sguardo da quello di Adrien

Che figura del cavolo!
Alya mi avrebbe ammazzata!
Mi ero fatta distrarre da lui e dal suo corpo.

- E quindi non ti ha detto nulla... - mormorò lui - Vieni qui -

Si mise seduto e mi prese per i fianchi.
Questa volta non opposi resistenza e mi sedetti sulle sue gambe

- Ascoltami bene, adesso ti dirò perché mi dà così fastidio ciò che dice Kim - sussurrò al mio orecchio

Annuii
Non sapevo che cosa aspettarmi a questo punto.

- Io sono Chat Noir - disse - E so anche chi sei tu, lo so da anni, insettina -

- COSA? -

Dopo tanto tempo...ho capito di amarti!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora