Il grande giorno

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~Marinette~

- Ho la nausea - annunciai

Era arrivato il grande giorno della sfilata d'inaugurazione del mio negozio, io e Alya eravamo dietro le quinte del palco aspettando l'inizio dell'evento.

Alya si voltò a guardarmi

- È normale, sei agitata, è la tua prima sfilata - mi disse mettendomi una mano sulla spalla

- È da una settimana che va avanti così - ammisi passandomi una mano tra i capelli

- E non sei andata da un dottore? -

Non ne avevo avuto tempo materiale: con organizza, pensa alle luci, hai vestiti e alle modelle, le luci e la musica, gli inviti e l'orario...
Non non avevo avuto tempo nemmeno per dormire, figurarsi andare da un dottore

Per fortuna i miei amici si erano offerti di sfilare per me, così non dovevo pagare qualche estraneo per farlo; con i capi maschili avrebbe sfilato Adrien e un ragazzo che lavora per Gabriel Agreste, per i capi femminili avrebbero sfilato Juleka, Rose e Chloé. Alla musica e alle luci avrebbe pensato Nino e alle riprese Alya.
Sarebbe andato tutto bene, ne ero certa, apparte la mia nausea persistente

- Chi è che deve andare da un dottore? - chiese Nino raggiungendoci

- Marinette - rispose la mia migliore amica e la fulminai con lo sguardo

- Perché che cos'hai? - chiese il suo ragazzo

- Nulla! - esclamai esasperata - Sono solo nervosa e... -

- Marinette puoi venire a vedere se i vestiti stanno bene? - mi chiamò Rose

Annuii e la raggiunsi.
Avevo cose più importanti a cui pensare per preoccuparmi di una stupida nausea.

                               ***

La sfilata era iniziata da mezz'ora e la sala era piena di gente.
Sapevo che molte erano persone colte inviata da Gabriel Agreste ma non mi importava.
Avevo organizzato quella sfilata per far vedere le mie abilità da stilista

- Sta andando tutto bene - disse Adrien poggiandomi una mano sulla spalla

- Pare di si - borbottai - Ora esce Juleka e tu subito dietro -

- Marinette abbiamo provato mille volte non serve che ti agiti - disse

Mi voltai a guardarlo: era stupendo e aveva quell'aria accattivante che da ragazzino aveva sempre tenuto nascosta dietro la maschera di Chat Noir; avevo scelto per lui abiti prevalentemente neri e molti in pelle. Sapevo per esperienza che quello stile gli stava a meraviglia.
Mi chiesi come aveva fatto suo padre a non accorgersene prima.

Adrien stava cercando di incrociare i miei occhi

Non avevamo più parlato dopo la nostra piccola discussione o meglio, avevamo parlato solo per lo stretto necessario.
Lui non mi aveva più toccato o baciato e a me stava bene così, per il momento.
Non avevamo chiarito il rapporto che volevamo e non avevo avuto tempo per pensarci in quella settimana.
Gli avevo promesso che dopo la sfilata avremmo affrontato il discorso.

Volevo iniziare una relazione con Adrien, l'avevo sempre voluto.
Ma a volte mi chiedevo se il nostro era solo un attaccamento per quello che eravamo stati anni prima.

Adrien mi fece una carezza sul viso e mi rilassai

- Dopo oggi avrai talmente tanti clienti che farai un baffo al marchio Agreste - mi disse

Ridacchiai

- Certo! Se solo avessi il modello principale del così detto marchio, magari - risposi divertita - Che era sparito ed è riapparso solo oggi sulle passerelle -

Lui ridacchiò e mi cinse i fianchi, avvicinandomi al suo corpo

- Sono al tuo completo servizio - mi disse avvicinandosi alle mie labbra

Sentii una fitta al ventre e storsi la bocca. Adrien mi lasciò andare e il suo sguardo si fece cupo

- Scusa - borbottò

Solo a quel punto mi resi conto che il mio gesto gli aveva fatto credere che non doveva toccarmi

- Oh, no...non era per quello. È che...in questi giorni sto poco bene - dissi abbassando le spalle afflitta.

Lui annuì e mi scrutò meglio

- Che ti senti? - mi chiese

- Ho la nausea Adrien e mi vengono le fitte alla pancia - ammisi

Non ne avevo parlato con nessuno fino ad adesso e tutta questa situazione non mi stava facendo godere la mia giornata.

Buttai un occhiata alla passerella

- Juleka sta tornando! Vai! - esclamai spingendolo verso il sipario

Adrien mi lanciò un occhiata preoccupata ma poi partí.

Era la seconda volta che usciva in passerella, ma come prima, gli applausi si sentivano fin nelle ossa e i gridi d'esultanza non erano da meno.

Era la seconda volta che usciva in passerella, ma come prima, gli applausi si sentivano fin nelle ossa e i gridi d'esultanza non erano da meno

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- Mette i brividi è? - chiese Rose prendendomi per mano

Annuii

Era decisamente mancato ai suoi fan

E anche a me...

Ci fu un urlo d'esultanza che sentii nello stomaco, poi sentii una fitta allo stomaco e cominciò a girarmi la testa all'improvviso.
Sentii la voce di Rose poco chiaramente e persi i sensi.

Dopo tanto tempo...ho capito di amarti!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora