Inizia il nostro viaggio in questa fanfiction disagio e subito veniamo catapultati nel cervello di Louis Tomlinson che, giustamente, pensa. Dice che se non l'avessero bocciato sarebbe uscito dal collegio prima e perciò ce l'ha con tutti i suoi professori. (Se è un collegio in teoria una volta maggiorenne potrebbe fare come gli pare, più o meno, ma questo il povero Louis non lo sa.)
In tutto ciò, vediamo un Louis Tomlinson che cammina verso la sua classe. È il primo luglio, ma in questo lugubre luogo dove trattengono maggiorenni per le bocciature si va a scuola pure in estate. Qui si studia sempre, nonostante io non lo faccia mai. È la poco plausibile giustificazione del protagonist(autore) della storia.
Louis si siede al suo banco - rigorosamente ultimo banco, sennò che sta a fa - accanto a un tizio biondo che chissà chi sarà mai?
Si guardano, uno guarda l'altro e l'altro guarda l'uno all'infinito (tante volte quante l'autore ritiene necessario), finché questo tizio biondo non risulta spaventato.
A detta del protagonista - che a quanto pare gli legge pure nella mente - il tizio vuole andare via, ma non può, perché sarebbe scortese (?).
Si presentano, scopriamo il nome dello sconosciuto, spaventato ed educato tizio biondo... rullo di tamburi... Niall (non l'avreste mai detto eh), che confessa di essere in classe con Louis da due anni, ma quest'ultimo se l'era cagato talmente tanto da non sapere nemmeno il suo nome.
Niall sembra più tranquillo quando entra un insegnante (?).
Louis inveisce contro il luogo orribile che è l'orfanotrofio, (tutto ciò nella sua mente) ricorda che gli dicevano che a diciotto anni se ne sarebbe andato (ma allora perché non se ne va, boh), ma non hanno mantenuto la promessa i professori cattivi che ha...
Uno di questi professori cattivi, quello nella classe con lui e Niall (unici elementi viventi citati nel racconto, privo di cenni a un eventuale complesso di studenti), dice che il famigerato Tomlinson dovrebbe provare a seguire la lezione.
Ma lui fottesega, rivela di non riuscire a concentrarsi e per colpa di ciò non uscirà mai dall'orfanotrofio. (?)
Scopriamo il fitto orario di lezioni di Louis e stavolta siamo noi che fottesega, poi c'è il pranzo. Louis vede Liam - altro personaggio che non viene descritto, solo accennato -, però sappiamo che che ha tanti amici con cui mangiare. Bello.
Passa una cuoca, mette del purè e degli spinaci nei piatti. Parte troppo importante per essere tagliata.
Louis, mangiando con Liam e i suoi amici solo citati e a quanto pare inutili, viene a sapere che ci sarà una riunione di cui non era a conoscenza (ma ci vive davvero dentro sto collegio) ed è contento perché così non farà lezione.
Salto temporale senza un minimo di senso e ci ritroviamo in aula magna con Louis che si lamenta perché ci sono dei bambini felici (?).
Il nostro protagonista vede di nuovo Liam e questo ci dice che "i ragazzi" - chi so questi non lo so nemmeno io e ho scritto la storia - hanno organizzato qualcosa di fighissimo e trasgressivo - cosa? boh-. Liam parla de "i ragazzi" con tono annoiato (annoiato di tizi che fanno cose trasgre, ok).
Il preside fa un discorso che né noi né Louis ascoltiamo e dice in quale stanza andrà a finire ogni studente. (Ma perché ci cambiano le stanze a luglio a sti tizi? boh, non si sa.)
Louis va in questa famigerata camera e un tizio che non conosce ci dice: "Salve", manco fosse il commesso della Conad... scopriamo in pochissimo tempo che codesto estraneo è niente popo di meno che Zayn in persona, ma Louis già lo sa, siccome erano amici da piccoli.
Zayn racconta di aver cambiato istituto, ma l'hanno cacciato e mo sta di nuovo con il suo bff Louis. Louis, in tutto ciò, ci dice (pensa) di non voler fare le cose strafiche che ci ha detto Liam, con "i ragazzi"... perché? boh è un po' asociale, credo.
Quella sera a cena, Louis rompe una tradizione importante: non si siede con Liam, ma con Zayn e, a caso, il mai cagato fino a quel momento Niall (che vi ricordo fosse terrorizzato da Louis) chiede di mangiare con loro.
Louis guarda schifato il piatto e Zayn, così a caso, chiede se le ragazze sono ancora belle (?). Boh, le ragazze in questo collegio per ora non le abbiamo ancora viste, quindi lo scopriremo anche noi con Zayn.
Con ciò succede qualcosa che mi vergogno di raccontare: Niall ha talmente tanta fame da volere altro cibo (fin qui ci sono), fa per alzarsi e prenderselo, ma Louis lo trattiene.
Il nostro intelligentissimo protagonista si mette in piedi sul tavolo e urla: "DEBORAHHHH" con 86 H, ridendo. (Deborah è la povera donna che serve alla mensa)
DEBORAHHHH non lo insulta, non gli dice nulla tipo: brutto, cafone, maleducato, così parli a tu cugina... no, lei risponde alzando le mani al cielo: "Tomlinson, le buone maniere."
Il capitolo si chiude con risate di sottofondo.
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Come NON ho scritto una bella storia
FanfictionQuesta è una storia disagio. Maneggiare con attenzione. "I Will Follow Him - Larry Stylinson" era il titolo di codesto obbrobrio. Me nel 2014 scrisse: "Louis è un ragazzo complicato e diverso, vive accompagnato da paure e segreti celati nel colleg...