𝔻𝕌𝔼.

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Sento il profumo ancora fresco della bella Seattle,le pareti bluastre dell'ospedale somigliamo molto al cielo,forse è per far ammirare alla gente malata che lì fuori c'è un mondo meraviglioso che li aspetta,dandogli una speranza in più per guarire in fretta.

Non so perché ma speravo che quella bella tonalità di azzurro,avrebbe dato anche una speranza a mia madre.

<Sorellina vieni,ora puoi vederla.>mio fratello mi fa cenno di entrare.Nonostante non l'abbia mai visto piangere in questi cinque mesi stressanti tra casa,scuola,ospedale e cure mediche per nostra madre;so che Tyler non sta bene,è nervoso,scostante,sembra che tra un giorno all'altro possa espoldere,eppure non lo fa...per me;per darmi la forza necessaria ad affrontare le chemio di nostra madre.

Gli sorrido ed entro nella stanza,fatica a respirare,nonostante ciò i medici dicono che è una donna forte abbastanza da poter superare questa guerra;forse ci sperano anche loro.

Ha il viso pallido e mani tremanti,e quei pochi capelli che le sono rimasti;è comunque meravigliosa.

<Ciao bambina mia,come stai?>le sorrido,cercando di trattenere le lacrime<Piuttosto tu come stai?>
tenta di sforzarsi a sorridere,nonostante sia troppo debole per farlo.

<Potrei stare meglio>tossisce,e in un lasso di tempo la prima lacrime non ha cessato di uscire.

<Tranquilla passerà tutto,i medici dicono che sei forte abbastanza da superare tutta questa merda>fa spallucce mantenendo il sorriso finto sulle labbra secche,<Basta sforzarsi ancora un po'>le dico,lei fa per accarezzarmi il viso<Bambina mia,vedi queste macchine,sono loro a darmi ossigeno,ormai è già troppo tardi,e tutti qui dobbiamo accettarlo,anche i medici...>la fermo<Perché dici così,no certo che no,tu uscirai da qui e torneremo a rifare le nostre giornate mamma figlia,come i bei vecchi tempi>la rassicuro,cercando di rassicurare anche me.

Orami le lacrime non si fanno problemi ad uscire,mia madre tenta di asciugarle con mano tremante;

<Vedi Diana ti racconto una cosa>tossisce<Tu e tua nonna eravate completamente diverse,tu hai gli occhi di un verde scuro e lei li aveva azzurri,tu hai dei bellissimi e lunghi capelli di un nocciola tenue e lei li aveva biondi e ricci...>continua ad asciugarmi le lacrime.Mi ricordo a malapena il nome di mia nonna,purtroppo morì prima che io nascessi,mia madre mi chiamò proprio come lei,in suo onore.

<Ognuno a questo mondo si distingue in aspetto,carattere e genetica.>fa per alzarsi un po'<Ma una cosa vi accomunava,la forza piccola,la forza...>non capisco cosa sta cercando di dirmi;<E tu lo sei il triplo.>ribatto,<Vedi,Diana tu e lei portate un nome di una grande Dea,la Dea protettrice e di gradevole forza.>mi dice,<Sarai tu a proteggere la famiglia quando non ci sarò più,l'unica donna.Il mondo è un posto malvagio,Diana,qui i cattivi vincono sempre;per quanto tu possa essere forte arriva il momento di lasciare alla presa,perché magari tenendola ti fai solo del male.Esistono persone veramente cattive e senza pietà,e anche loro hanno forza e sai quando vincono?>mi dice<quando sanno che stai per crollare,colpiscono e vincono...Ed è proprio lì che sai di aver perso.Siamo di passaggio su questa terra e devi sapere che un giorno tutti saranno rivendicati nel bene o nel male.Vivi con spensieratezza ma sempre costante e consapevole di quando le persone possano colpirti da un momento all'altro.Credi nella tua forza,solo credere in te stessa è la cosa che ti salverà veramente dal mondo.>si raggela il cuore per la sua saggezza e la sua forza nel dirmi tutto questo.

<Sorellina è tardi,l'orario di visita è finito.>irrompe Tyler nella stanza<Ciao bambina mia,buona fortuna.>mi sorride mia madre<Ti voglio bene>le sorrido ed esco dalla stanza.

<E tu che cazzo ci fai qui?>sbraita mio fratello...

Sento una campanella suonare,in ospedale non ci sono campanelle.

Sono confusa.

<Diana svegliati!>mi scuote Tyler,<la campanella è suonata,vieni o no in mensa?>mi sento strana,sembrava così reale.Sono già tre giorni che continuo a fare sempre lo stesso sogno che finisce sempre nello stesso modo;Tyler che vede qualcuno e io non so chi sia.

Mi asciugo le lacrime cercando di non dare nell'occhio,conoscendolo inizierà a fare qualche domanda di troppo.

Prendo lo zaino e i libri<Andiamo!>

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