𝕍𝔼ℕ𝕋𝕌ℕ𝕆.

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Dopo circa un'oretta i due uomini in passamontagna irrompono nella stanza, con un altro ragazzo che li segue.
Quanta gente c'è in questo posto, sembra di essere finita in un reality show!

"Bene bambolina, vedo che i tuoi capricci sono finiti e quel vestito ti sta da dio."Mi si avvicina e noto che il terzo ragazzo stringe i pugni successivamente al suo commento, sembra troppo teso.
"Alzati!" mi prende per un braccio e finalmente mi libera da quella catena "ora ci divertiamo un po'" mi volta con forza, imponendomi quasi guardarlo, mi sposta un ciocca dal viso per poi accarezzarlo delicatamente.
Il ragazzo che mi ha portato il vestito, porta una sedia al centro della stanza.
L'uomo che mi tiene per il braccio mi strattona spingendomi sul pavimento, per poi sedersi sulla sedia.
"Alzati!" mi urla, dalla caduta noto che mi sono fatta male il ginocchio, ma ormai in questo momento me ne frego, quasi nulla mi fa più male di questa situazione.

"Allora bambolina che ne dici di ballare un po' per noi?" mi dice con tono malizioso, per cosa mi ha preso una marionetta?

Noto il terzo ragazzo che tenta un passo avanti ma l'altro lo ferma, "andiamo fammi divertire in santa pace,piuttosto non vuoi mostrare a Diana chi sei?" gli chiede ma dal suo modo di guardarlo sembra quasi glielo imponga.
Chi è?
Voglio sapere chi si nasconde dietro quei passamontagna.
Il ragazzo fa un cenno negativo con il capo ma l'uomo si alza e gli toglie subito il passamontagna.

Sento stringermi in gola, e ribatto a me stessa che in fondo il ginocchio non è nulla sul serio rispetto a tutto questo.
Una lacrima non cessa di uscire, mi sono trattenuta troppo a lungo e ora mi sento esausta alla visione di lui, così intento a guardami soffrire davanti a loro senza dire una parola senza evitarlo.

"Diana io..." inizia a dire, ma sembri non trovare le parole, dalla sua voce sembra deluso quasi dal comportamento avuto in questo momento, sapevo che non dovevo fidarmi, avrei dovuto ascoltare Tyler e le sue avvertenze.
Ora capisco che tutto ciò che faceva aveva senso, ma ancora non mi capacito della situazione.
Il suo comportamento non ha spiegazione, non ah giustificazioni, ho sbagliato fin da subito a fidarmi di lui...
"Jared ma cosa..." mi sento distrutta e ferita, eppure sembra che io gli abbia data un'arma per ferirmi.
È colpa mia se mi trovo in questo casino adesso, sono stata testarda con me stessa e troppo impulsiva, ed eccomi il ben servito.

"Adesso basta teatrini, balla cazzo!" sbraita l'uomo ancora incappucciato, Jared è lì fermo a guardare questa umiliazione senza fare nulla "Brava bambolina" inizio a muovermi senza pensarci troppo a quello che sto facendo, ricordando le parole del ragazzo quando mi ha portato i vestiti.

Sono già abbastanza esausta, e non so cosa possa farmi quest'uomo se non faccio ciò che dice, quindi mi limito ad eseguire gli ordini anche se controvoglia, mentre le lacrime continuano a rigare sempre di più il mio viso.

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