CAPITOLO 12

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Hope mi raggiunse in camera, Adrien stava per entrare ma gli chiusi la porta in faccia

-Non c'è bisogno che mi segui anche in camera mia- gli urlai dopo aver chiuso la porta, stavo piangendo e non me n'ero neanche accorta.

-Cos'hai Rose?- mi chiese dolcemente Hope

-La mia vita va a rotoli, prima muore mia madre, poi scopro di essere un vampiro e devo trasferirmi in una zona isolata del Montana e lasciare mio padre e i miei migliori amici, poi scopro che qualcuno potrebbe volermi uccidere e per quest la persona più insopportabile che conosca deve seguirmi e come se tutto questo non bastasse tutti si fanno domande sulla mia vita sessuale solo perché sono fidanzata con qualcuno che a loro non piace, perché a quanto pare, in questa scuola, è troppo chiedere agli altri di farsi i cazzi propri!- dissi stavo quasi urlando

-Scusa- mi disse Hope -io non volevo farti arrabbiare-

-Scusami tu, ho esagerato-

-Non preoccuparti, capisco che per te non sia facile- mi disse abbracciandomi -ah dimenticavo, abbiamo incrociato Chris in corridoio, ha detto di dirti che viene a prenderti alle cinque, preparati-

-Oh fantastico, il mio primo appuntamento a tre-

-Non preoccuparti, ti copro io con Adrien-

-E come? C'era anche lui quando te l'ha detto!-

-Fidati di me, aspetta un attimo- mi disse uscendo dalla stanza, mi avvicinai alla porta e la sentii bussare da Adrien

-Che c'è?- le chiese Adrien

-Rose mi ha mandato a dirti che ha deciso di non andare all'appuntamento, dice che non ha intenzione di andare a un appuntamento a tre-

-Fantastico, ciao-

-Ciao-

-Grazie Hope, sei un genio- le dissi come rientrò e corsi a prepararmi

-Di niente- mi disse

Alle cinque arrivò Chris e andammo all'Osservatorio, era diventato il nostro ritrovo.

-Com'è andata la giornata?- mi chiese

-Non tanto bene, a te?-

-Bene, perché non tanto bene?- gli raccontai quello che era successo, tralasciando alcuni dettagli come la parte su tutte quelle domande sulla mia vita sessuale.

-Ma adesso lui non è qui, non ti sta seguendo. Vero?-

-No, Hope gli ha detto che avevo deciso di non venire- sentimmo un rumore, mi spaventai e mi avvicinai ancora di più a lui, che avvicinò il mio viso al suo e mi baciò

-Stai tranquilla piccola, ci siamo solo noi due- mi sussurrò accarezzandomi la schiena, avevamo messo una coperta in terra, lui era sdraiato e io mi ero raggomitolata, come un gatto, con la testa sul suo petto. Restammo a lungo in quella posizione, senza dirci niente, e lui continuava ad accarezzarmi la schiena, mi sentivo al sicuro, ma come sempre arrivò l'ora del coprifuoco, stupido coprifuoco

-Ora dovremmo andare- mi disse dolcemente

-Già- dissi io

-Hai già qualcuno che ti accompagnerà al ballo di Halloween?- mi chiese quando eravamo quasi arrivati davanti alla mia camera

-Veramente no, sto ancora aspettando che tu ti decida ad invitarmi-

-Allora, vuoi venire al ballo con me?-

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