CAPITOLO 27

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Ci svegliammo e ci preparammo per andare in classe, durante la lezione Adrien rimaneva in piedi affianco alla porta, mentre noi eravamo dalla parte opposta della classe, vicino alle finestre che davano sul cortile esterno. Decisi, che Adrien era abbastanza lontano da non sentirci, e che quindi potevo raccontare il mio sogno a Hope.

-Hope, pensi che sia strano sognare la stessa cosa due notti di seguito?- le chiesi

-Be' io non ho mai sognato la stessa cosa due volte, quindi sognarla due volte di seguito penso che sia molto strano. Perché cos'hai sognato?-

-Un ragazzo-

-Be' una cosa normale, le ragazze sognano i ragazzi e i ragazzi sognano le ragazze-

-Non è questo il punto: è un ragazzo che conosco, ma io non provo niente per lui, o almeno credo, perché da alcuni giorni non ne sono più tanto sicura-

-Si tratta di Mike- mi chiese, sapeva quello che era successo tra me è lio durante la mia vacanza

-No-

-E di chi?-

-È un segreto-

-Dai, dimmelo, ti prometto che non lo dico a nessuno-

-Non posso, non sono sicura che non ci senta-

-Scrivi- gli scrissi 'Adrien' nella pagina del quaderno

-Cosa? L'avevo detto io, che tra voi le cose stavano cambiando-

-L'ho solo sognato, non significa niente-

-Se lo sogni una volta non vuol dire niente, ma se lo sogni due volte di seguito-

-E cosa pensi che voglia dire?-

-Non lo so. Raccontami il sogno, non penso sia possibile capire il significato solo sapendo chi c'era nel sogno-

-Be'...ecco... io e lui stavamo per...-

-Okay, ho capito. Io penso che in certi casi i sogni ti aiutano a capire cose che da sola non riesci a capire-

-È la stessa cosa che ha detto Adrien-

-Gli hai raccontato il tuo sogno?!?!-

-No, certo che no. Gli ho solo chiesto se pensa che i sogni abbiano un significato-

-Ti piace?-

-Chi??-

-Tu sai chi-

-Non lo so, non ci ho mai pensato, e comunque è sicuramente fidanzato-

-Non è fidanzato, era fidanzato, ma la sua ragazza, che ora è la sua ex, l'ha tradito con il fratello minore, motivo per cui Adrien non va d'accordo con suo fratello-

-Come fai a sapere tutte queste cose?-

-Adrien è famoso e le voci girano-

-Comunque non lo so-

-Sareste perfetti insieme-

-Be' non è detto che io gli piaccia-

-Non è un problema. Posso chiederglielo-

-Ma se quando c'è lui ci sono sempre anche io-

-Giusto. Be', allora, come dice il proverbio: se son rose fioriranno- la conversazione finì lì, anche perché suonò la campanella e andammo a pranzo.

-Vuoi fare magia o allenamento?- mi chiese Adrien

-Magia, sono distrutta-

-Visto, te l'avevo detto che, oggi, avresti preferito fare, magia-

-Ma domani facciamo allenamento-

-Okay, come preferisci. Tanto quella che si ammazza sei tu-

-Vedremo-

-Io penso che dovreste anche fare storia e scienze- disse Hope

-Non se ne parla, le lezioni di Adrien sono troppo noiose-

-Ma se neanche mi ascolti, come fai a dire che sono noiose?-

-Perché è proprio perché sono noiose che non riesco ad ascoltarle-

-Non hai mai neanche provato ad ascoltarle-

-Sì invece, le prime due lezioni le ho ascoltate, ma poi ho deciso che erano troppo noiose-

-Non è vero, eri troppo impegnata a pensare a Chris, per ascoltare me-

-Okay, come non detto. Fate allenamenti suicidi e magia, almeno non litigate- disse Hope notando che l'atmosfera si stava surriscaldando

Andammo in aula di magia, mi piaceva usare la magia, apparte il fuoco, ogni volta che lo usavo avevo paura di incendiare tutto.

-Iniziamo con il fuoco- mi disse, non avrebbe potuto dirmi niente di peggio

-Ma non ci riesco, lo sai che non lo so controllare, non possiamo fare un po' di pratica con gli altri elementi-

-No, è proprio perché non lo sai controllare, che devi fare pratica con il fuoco e non con altri elementi. Accendi queste candele, una alla volta- Cercai di liberare la mente da tutte le emozioni e i sentimenti e provai ad accendere le candele, ma ne accesi tre contemporaneamente.

-Non devi liberare la mente, devi dominare la rabbia e la passione. Se liberi la mente, non puoi controlarlo, perché se liberi la mente tu e il fuoco avete lo stesso potere. Per questo hai acceso tre candele contemporaneamente e tre una per volta-

-Okay, ora ci provo- dissi, mi concentrai per controllare la rabbia e la passione, e miracolosamente accesi tutte e sei le candele una per una.

-C'è l'ho fatta- gridai -Ci sono riuscita. Grazie, non ce l'avrei mai fatta senza di te- gli dissi

-Ci saresti riuscita lo stesso, anche senza di me, forse ci avresti messo più tempo, anzi ci avresti indubbiamente messo più tempo, ma ci saresti riuscita-

Passammo il resto della lezione a fare altri esercizi col fuoco e con gli altri elementi e poi tornammo nelle nostre stanze. Sognai la stessa cosa degli altri giorni, solo che questa volta...

* Spazio Autrice *
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