Mi svegliai, era prestissimo, ma non riuscivo a dormire, non vedevo l'ora di rivedere Emily, Mike e Erik. Iniziai a prepararmi, erano le sei del mattino e l'aereo sarebbe partito alle otto, feci una doccia, mi misi un paio di jeans, una felpa bianca Obey e le vans rosa pastello e ricontrollai le valigie, per essere certa di aver preso tutto. Uscii dalla stanza e bussai da Adrien, ma non aprì, così bussai più forte e dopo un po' aprì la porta, era spettinato e senza maglietta, era bellissimo.
-Sei ancora così??- goi chiesi
-Sì, perché che ore sono?- mi chiese, e dalla sua voce capii che l'avevo svegliato
-Sono le sette-
-Le sette?? Ma sei impazzita, perché ti sei svegliata così presto?-
-Sveglia, oggi dobbiamo partire e l'aereo parte tra un'ora-
-Oh cazzo, è vero-
-Hai preparato le valigie. Vero?-
-No, mi ero completamente dimenticato che dovevamo partire-
-Hai mezz'ora per prepatarti le valigie, poi andiamo insieme a fare colazione. Capito?-
-Sì- tornai in camera mia e dopo un quarto d'ora qualcuno busso alla porta e andai ad aprire.
-Adrien??-
-Sembri sorpresa-
-È passato un quarto d'ora, non è possibile che tu abbia già preparato le valigie-
-Non ci vuole niente, cinque minuti per prepararmi e dieci minuti per fare le valigie-
-Ma come fai a fare così in fretta?-
-Butto tutto dentro le valigie-
-Ah-
-Be' andiamo a fare colazione?- mi chiese
-Sì sì- dissi
Quandi finimmo di fare colazione andammo alla pista, la scuola aveva due jet privati e una piccola pista di atterraggio e decollo che era a pochi passi dall'edificio dei dormitori. Arrivammo cinque minuti in ritardo e il pilota era un po scocciato, a quanto pare i vampiri hanno la fissa della puntualità.
-Sei mai stato a Miami?-
-Sì, una miriade di volte, ho persino perso il conto-
-Da dove vieni?-
-Da Los Angeles-
-Pensavo che venissi dall'Europa, Hope mi ha detto che la tua casata è la più importante d'Europa-
-Sì, ma siamo sparsi un po' in tutto il mondo-
-Come mai vai tanto spesso a Miami?-
-Accompagnavo mio padre, quando andava a parlare di affari con tua madre-
-Con mia madre?-
-Sì, è una cosa normale, che due persone importanti parlino di affari-
-E solo che non ho mai pensato a mia madre come una persona importante nella società dei vampiri, certo, prima pensavo che i vampiri non esistessero, ma neanche adesso riesco a immaginarla come una persona di tanta importanza, lei era così semplice-
-Be' penso che sia normale-
Finalmente arrivammo all'aeroporto c'era mio padre ad aspettarmi e come lo vidi gli corsi subito incontro per abbracciarlo, mi era mancato tantissimo.
-Grazie mille- mi urlò Adrien in tono ironico, gli avevo lasciato tutte le valigie
-Scusami, adesso arrivo- dissi andando a prendere le valigie
-Papà, lui è Adrien. Adrien, lui è mio padre- li presentai
-Piacere di conoscerla signor Sullivan-
-Il piacere è tutto mio-
Appena arrivai a casa corsi al piano di sopra, in camera mia, e mi buttai sul letto, quanto mi era mancata la mia camera. Dopo un po' arrivò Adrien e si fermò sulla porta.
-La tua stanza e quella affianco- dissi, mi ero dimenticata di dirglielo prima.
* Spazio Autrice *
Spero che il capitolo vi piaccia
Per favore commentate e votate
Scusatemi, so che ultimamente i capitoli sono cortissimi, ma non ho molto tempo :'(
Anche oggi niente foto personaggio, scusate :(
Grazie mille per le +6.3k visualizzazioni, per i commenti e per i voti♥♥
CIAOOOO♥
STAI LEGGENDO
We love blood
VampirgeschichtenCiao, mi chiamo Rose e ho 16 anni ho recentemente scoperto che mia madre era una vampira, si era,perché è morta; ho anche scoperto che tutte quelle cose sui vampiri, come per esempio che sono immortali e che non possono vedere il sole, sono false...