Capitolo dodici

2K 128 39
                                    


Ci sono amori che durano per sempre, che superano le distanze, che esistono al di sopra di tutto. Sono quegli amori indimenticabili, quelli che non ti fanno neanche respirare, quelli che esistono se tu esisti.

Gli amori così sono impossibili da cancellare o da rimpiazzare.

È per questo che non è facile trovare qualcuno con cui trascorrere il resto della vita, e non sarà mai così scontato che si riesca a trovarlo.

Claudio ha sempre avuto paura di questo. Si è sempre chiesto come sarebbe stato se, invece di conoscere Mario, avesse continuato a uscire con le ragazze o, magari, se avesse incontrato un ragazzo che a differenza di Mario gli avesse garantito la sicurezza di un rapporto duraturo.

Quello che può dire con certezza è che in nessun caso, in nessuna circostanza, sarebbe stato in grado di tornare indietro arrivato a questo punto.

Gli ci è voluto tutto il coraggio di cui dispone per presentarsi a Torino, dove ormai da più di due settimane vive Mario, per chiedergli spiegazioni.

Sa che probabilmente quello che è stato il suo migliore amico e il suo amante non si aspetta di vederlo. Da quel giorno di quasi un mese fa non si sono più visti. Non si sono neppure salutati.

Claudio è sicuro che Mario abbia preferito così. In fondo non sono mai stati bravi a dirsi addio.

Eppure c'è qualcosa che l'ha spinto ad andare da lui. Forse il fatto che non si capacita della sua decisione, o il fatto che non riesce a spiegarsi il motivo della sua ultima visita. Ad ogni modo, anche da lontano, Mario continua a tormentarlo. Perché non puoi dimenticare qualcosa che è vissuto dentro di te per anni. Non puoi dimenticare quanto abbia significato, anche se da molto non hai più gli stessi riscontri, le stesse certezze.

Il fatto è che a Claudio è bastata una sola notte per comprendere che gli anni di lontananza non hanno permesso al suo sentimento di affondare. Neanche di affievolirsi.

Gli anni di lontananza non hanno fatto altro che alimentare il fuoco di un amore mai vissuto per davvero, un amore per cui Claudio avrebbe sempre sfidato il tempo e lo spazio.

Un amore da libri di epica.

Ulisse e Penelope.

Tristano e Isotta.

Achille e Patroclo.

Claudio è fuori l'appartamento di Mario, indeciso sul da farsi. Non ha dormito neanche un'ora stanotte. I segni della nottata in bianco sono chiari sul suo volto. Gli ci è voluto coraggio per decidersi ad andare da lui, ma sa che ha bisogno di parlargli, di essere chiaro.

Per quanto potrebbe sembrare assurdo, sa di dover fare lui il primo passo, perché Mario non lo farebbe mai.

È sempre andata così tra di loro. Non gli pesa dover essere coraggioso per entrambi.

Dev'esserci qualcosa che ha indotto Mario a non considerarlo più che un amico intimo. Dev'esserci qualcosa che a lui sfugge, ma che è deciso a scoprire.

Ha bisogno di sentirselo dire, ha bisogno di sapere perché Mario non è mai voluto stare con lui.

È per questo che è qui. Non tanto con la speranza di ricostruire un rapporto ormai andato in frantumi, quanto per saperne le motivazioni. Pensa che gli debba almeno questo.

È così assorto nei suoi pensieri che non si rende neanche conto che è passata un'ora da quando è arrivato, e finalmente la porta del portone che sta fissando a lungo senza trovare il coraggio di avvicinarsi si apre.

E, di nuovo, Mario è lì, in tutta la sua bellezza. Di fronte a lui, in un incanto di occhi, e pelle, e sorrisi, e anche se la situazione è paradossale non può far altro che sentirlo ancora dentro lo stomaco, come un pugno.

Amore sottovoceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora